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Allergie Stagionali: Cosa Sono e Come si Combattono

di Alessandra Albanese

24 Maggio 2014

Con la bella stagione arriva il clima mite, ma anche le allergie.

 

L’allergia è una reazione del nostro sistema immunitario che agisce tramite anticorpi chiamati allergine, a sostanze normalmente innocue.

Due sono sostanzialmente le caratteristiche delle allergie: è specifica nei confronti di alcune sostanze e la reazione che si innesca è immediata.

Nel mondo milioni di persone sono allergiche alle più svariate sostanze, e la primavera è la stagione dell’anno nella quale molte di queste persone soffre di allergie ai pollini.

Sebbene sia una malattia del sistema immunitario, alcuni fattori esterni possono contribuire ad aumentare il rischio di allergie: stress, ambiente esterno o anche abitudini alimentari aumentano il rischio allergie in soggetti potenzialmente già predisposti.

Sintomi chiari di allergia da polline sono starnuti, naso che prude o cola, occhi arrossati e che lacrimano.

Gli allergici ai pollini possono trovare qui di seguito un elenco di queste sostanze, con la relativa fioritura.

Eccole:

  • Nocciolo: da gennaio a tutto marzo
  • Olmo: da febbraio ad aprile
  • Pioppo e salice: da marzo a tutto il mese di maggio
  • Parietaria: da maggio a settembre
  • Betulla: da aprile a metà giugno
  • Tarassaco: da maggio a giugno
  • Piantaggine, Acetosa: da maggio ad agosto
  • Quercia, Faggio, Platino, Pino: da metà maggio a metà agosto
  • Graminacee: da metà maggio a metà settembre
  • Ortica: da maggio a tutto settembre.

Oltre ai farmaci antistaminici, che devono essere prescritti da un allergologo o dal proprio medico, ci sono degli accorgimenti che possono diminuire o attenuare i sintomi da allergia da pollini.

La prima cosa da fare è individuare il polline o la pianta che dà allergia, così da far fronte al nemico prima che si scateni la reazione (evitare di tenere le piante incriminate in casa, evitare le zone con queste fioriture, e limitare gite all’aria aperta nei periodi di massima distribuzione di questi pollini o in giornate particolarmente ventose).

Attenzione poi a lavarsi bene le mani quando si pensa che inavvertitamente si è venuti in contatto con questi pollini, soprattutto se si tratta di bambini.

L’acqua piovana inoltre frammenta i pollini, che in dimensioni ancora inferiori penetrano più in profondità nell’apparato respiratorio: subito dopo un temporale dunque il rischio allergie è ancora più forte.

Anche in casa però è possibile venire attaccati da allergeni: ad esempio vale la pena evitare di aprire le finestre durante le prime ore del mattino o la sera, momenti nei quali è maggiore la concentrazione di pollini nell’aria.

Un altro rimedio è quello di montare un condizionatore con filtri antipolline che evita che questi entrino tra le mura domestiche, ricordandosi di pulire i filtri ogni anno, prima del suo utilizzo.

Lo stesso vale per il condizionatore dell’auto, che può essere dotato di filtro anti polline.

Se si decide di fare una passeggiata in bicicletta o in motorino bisogna non dimenticare di indossare occhiali, per riparare gli occhi, e per i soggetti più esposti anche una mascherina che copra naso e bocca.

Prevenzione contro le allergie si fa anche a tavola: infatti i soggetti allergici possono sviluppare le cosiddette reazioni crociate, ovvero forme di allergie ad alimenti contenenti proteine simili alle piante a cui si è allergici.

Gli allergici alla betulla potrebbero ad esempio essere anche allergici a mele, ciliegie, albicocche, kiwi, sedano.

Gli allergici alle graminacee invece dovrebbero fare attenzione a pomodori, pesche, mandorle e melone.

Un altro rimedio contro le allergie è stare in spiaggia, luogo con una presenza contenuta di pollini, anche se non del tutto esente: in presenza di alberi ed erba il polline può raggiungere anche i 400 km di distanza.

Un mito da sfatare invece è il miele: qualcuno pensa infatti che il miele sia una cura contro le allergie, ma non è così.

Il miele non contribuisce a rafforzare il sistema immunitario, e la favola che il miele protegge dalle allergie non è supportata da alcuno studio scientifico.

Altra cosa non vera è che di allergia si può guarire. Purtroppo un soggetto allergico lo sarà sempre, anche se in alcuni casi i sintomi diminuiscono con l’avanzare dell’età.

Viceversa, non è neanche vero che se un bambino non è allergico diventerà un adulto sano: anche in età adulta infatti si possono sviluppare reazioni allergiche, ad esempio frequentando ambienti nuovi.

Gli allergici alle muffe inoltre devono fare attenzione non solo agli ambienti chiusi.

Non è vero infatti che le muffe crescono solo al chiuso: anzi, esse possono svilupparsi anche tra le foglie, nel legno marcio o in luoghi umidi anche all’aperto.

Un’altra leggenda senza fondamento scientifico è la febbre da fieno.

Non è affatto vero che questa venga causata dal fieno, tantomeno con aumento della temperatura corporea.

La febbre da fieno, in effetti è una forma di rinite allergica, causata da pollini stagionali, ma anche da polvere,dal pelo animale (dei gatti soprattutto) e da alcuni uccelli.



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