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Allarme Sostanze Tossiche: il Merchandising dei Mondiali 2014 è Pericoloso

di Maria Corbisiero

22 Maggio 2014

Mondiali 2014 Denuncia Pericolo sostanze tossiche

Nel mirino di Greenpeace il merchandising dedicato ai Mondiali del Brasile!

Dal prossimo 12 giungo fino al 13 luglio 2014, in Brasile infatti si disputerà la 20° edizione del campionato mondiale di calcio, conosciuta come la Coppa del Mondo FIFA.

Un evento sportivo che, oltre ad annoverare ed impegnare i migliori giocatori di calcio prevenienti da tutto mondo, sfrutta la popolarità di questi ultimi, nonché della manifestazione in se, per la vendita di gadget ed articoli sportivi ad esso legati.

E proprio nel merchandising dei Mondiali 2014 sono state rilevate sostanze tossiche.

A denunciare ciò è stata l’organizzazione ambientalista e pacifista Greenpeace che due giorni fa ha reso note le analisi di laboratorio effettuate su 33 articoli, campioni prodotti dalle 3 principali marche di abbigliamento sportivo: Adidas (16 campioni), Nike (15 campioni) e Puma (2 campioni).

Fabbricati nella maggior parte in Cina o Indonesia, mentre la minoranza proviene dal Vietnam, dalla Cambogia, dal Bangladesh, dall’Ucraina, etc., i prodotti campione, nella fattispecie

  • 21 paia di scarpe da calcio,
  • 7 magliette,
  • 4 paia di guanti da portiere,
  • 1 pallone ufficiale della Coppa del Mondo ‘Brazuca’,

sono stati acquistati in 16 diversi Paesi tra cui l’Italia, il Regno Unito, la Germania, la Spagna, etc..

Come scritto nel sommario del rapporto integrale Greenpeace, il cui formato pdf è disponibile cliccando qui, 20 dei prodotti testati erano sono stati realizzati appositamente per bambini di varie età.

Inviati al Greenpeace Research Laboratories situati presso la University of Exeter, in Inghilterra, mentre un duplicato veniva spedito alla Greenpeace Germany, le analisi effettuate sui 33 campioni hanno rilevato la presenza di sostanze chimiche potenzialmente cancerogene quali: PFC (perfluorurati), NPE (nonilfenol etossilati), DMF (dimetilformammide) e ftalati.

“Adidas e altri marchi – afferma in una nota Chiara Campione, responsabile della campagna Detox di Greenpeace Italia – che vestono i più grandi calciatori del mondo, promuovono i prossimi Mondiali di calcio con toni quasi eroici ma le nostre analisi dimostrano che l’azienda sta giocando davvero sporco […] Livelli così alti suggeriscono l’uso intenzionale di plastificanti, in contrasto con le politiche aziendali di entrambe le aziende e decisamente superiori ai limiti fissati nei loro programmi di gestione delle sostanze chimiche pericolose”.

Per ulteriori informazioni sulla campagna detox di Greenpeace visitare il sito www.detoxfootball.org

Per approfondire il rapporto relativo alle analisi di laboratorio cliccare qui.

Le foto di Body Painting sono realizzate da Lance Lee

 



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