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Come può Aiutarti Facebook: Questa è una Novità

di Gioela Saga

09 Luglio 2014

Facebook e la prevenzione del bullismo

Quando si parla di un social network di portata globale come Facebook, i dubbi e le perplessità sulla propria privacy e sulla tutela soprattutto dei minori è all’ordine del giorno.

Lo sanno bene tutte le persone che collaborano quotidianamente per stabilirne le linee di condotta e le politiche della privacy connesse a questo sistema di condivisione di massa.

Facebook rappresenta di fatto una sorta di mondo parallelo e virtuale in cui è bene comportarsi come nel mondo reale, con la stessa accortezza, prudenza e rispetto.

Se già la realtà può ben presentare insidie e pericoli, in rete il tutto è complicato dal fatto che dietro lo schermo può nascondersi chiunque e anche gli “amici”, sentendosi in qualche modo supportati e nascosti, possono a volte trasformarsi in aguzzini.

Proprio perché queste problematiche sono sempre più urgenti ed accompagnano la sopravvivenza e la prosperità stessa del social, Facebook ha collaborato con gli esperti dello Yale Center for Emotional Intelligence per fornire risorse e strumenti per la gestione degli atti di bullismo e delle relative conseguenze.

L’intelligenza emotiva è propriamente la capacità di comprendere le proprie emozioni e conoscere, utilizzare, comprendere e gestire in modo consapevole anche quelle altrui, significa in altre parole, empatia.

Il team di esperti in tecnologia di Facebook ha dunque collaborato con esperti di vari ambiti in relazioni umane ed educative, al fine di poter sviluppare ed implementare nuove risorse per la prevenzione del fenomeno: l’offerta, in pratica, prevede nuovi strumenti importanti e nuove possibilità di comunicare con i gestori del social attraverso segnalazioni e messaggi sempre più dettagliati e personalizzati.

Da un lato è stata ideata una piattaforma dove ogni iscritto può approdare per avere indicazioni e suggerimenti sul bullismo o su altre forme di abuso che si possono perpetrare sul social. Vi sono diverse sezioni dedicate a ragazzi, genitori, insegnanti che dunque possono attingere informazioni, linee guida e leggere tutte le news inerenti.

Vi è anche una sezione dedicata a come Facebook stesso può essere utilizzato per tutelarsi e difendersi da qualsiasi tipo di molestia virtuale, bloccare o rimuovere un amico e gestire al meglio la propria privacy.

D’altra parte l’attenzione è stata rivolta principalmente all’utilizzo di tag e foto che possono in qualche modo disturbare o proprio ledere la propria persona.

Ad ogni fotografia si potrà infatti non solo semplicemente rimuovere il tag ma chiarire anche i motivi per cui lo si fa oppure segnalare anche solamente che la foto non è di proprio gradimento. Con il consueto sistema a menu si chiederà poi se la fotografia è semplicemente brutta, si tratta di spam, è offensiva, non dovrebbe stare su Facebook, è imbarazzante, mostra un comportamento inappropriato o altro.

Il sistema propone poi la stesura di un messaggio da inviare a chi ha postato la foto o inserito il tag in modo da chiarire, anche in modo diretto, il proprio disagio e aiutare l’”amico” a comprendere il dissenso.

Secondo gli esperti, il 65% delle persone reagiscono positivamente e in modo collaborativo con questi messaggi di rimozione e spiegazione.

Gli utenti che segnaleranno abusi non verranno lasciati soli in un sistema freddo e distaccato ma verrà anche chiesto loro se hanno bisogno il supporto di un adulto, delle autorità, di un educatore o mentore o di un amico fidato al quale inoltrare il materiale offensivo. In ogni caso si viene reindirizzati automaticamente alla piattaforma di aiuto.

Lo scopo è di far emergere più possibile queste situazioni di disagio e dare un seguito a chi vive la situazione in solitudine e angoscia e chiaramente, in parallelo, creare un circuito che possa dissuadere ad utilizzare Facebook in modo inappropriato.

L’iniziativa in Italia è promossa insieme a Save the Children Italia e al Telefono Azzurro.

Laura Bononcini, Head of Policy Facebook Italia, ha sottolineato che:

“La tutela della sicurezza dei ragazzi che utilizzano la nostra piattaforma è una delle nostre massime priorità. Fenomeni come il bullismo necessitano da parte nostra di un serio impegno per affrontarlo e gestirlo al meglio”.

Ci sembra un’ottima presa di posizione che può ancora essere migliorata ma che intanto ci propone un aspetto non solo punitivo ma anche educativo per tutti.

Fonte: Facebook



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