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Carne Contaminata Venduta in Tutta Italia per Uso Alimentare: è Infetta

di Federica Federico

10 Giugno 2014

carne

I NAS, il nucleo antisofisticazione dell’arma dei Carabinieri pubblica sul sito ufficiale la notizia di un maxi sequestro di carne, commercializzata ad uso alimentare ma contaminata.

Il sequestro, in corso in Italia, ha ad oggetto l’illecita commercializzazione di bovini (e quindi carni bovine) infette, sebbene spacciate per carni di ottima qualità.

Si legge sul sito dei NAS:

I carabinieri del comando carabinieri per la Tutela della Salute stanno eseguendo 78 decreti di perquisizione e sequestro, emessi dalla procura della Repubblica di Perugia, nell’ambito dell’indagine ‘Lio’ , condotta dal Nucleo A.S. di Perugia, sull’illecita commercializzazione di bovini infetti, con marchi auricolari contraffatti e dichiarati falsamente di razza pregiata, al fine di trarne indebiti profitti.

L’operazione è in corso nelle province di Arezzo, Avellino, Bari, Foggia, L Aquila, Latina, Lodi, Matera, Padova, Perugia, Pesaro Urbino, Pistoia, Potenza, Ravenna, Rieti, Roma, Siena, Terni, Torino, Verona e Viterbo.

Quel che è certo al momento è che in Italia, nelle province sopracitate, era in corso un vero e proprio traffico di bovini spacciati per animali dalle carni pregiate e dotati anche di certificazione non originale, si parla di marchio auricolare contraffatto.

I NAS avrebbero scoperto e denunciato il fatto che i bovini erano contaminati. Non sono state ancora rese note la natura e l’eventuale pericolosità per l’uomo della suddetta contaminazione delle carni bovine ora sotto sequestro.

Al momento sono stati eseguiti 78 decreti di perquisizione e sequestro in tutta Italia.

Il valore stimato del giro d’affari che poteva essere illecitamente concluso attraverso l’uso dei capi bovini vivi sequestrati dai NAS è pari a 4 milioni di euro.

In tutto sono 65 gli indagati tra allevatori, autotrasportatori e veterinari.

I sequestri portano a compimento un’indagine denominata ‘Lio’, condotta dal Nas di Perugia e estesa a tutte le province italiane coinvolte nell’illecito traffico.

Aggiornamenti al 11 giugno ore 14:40

Durante la conferenza stampa il capitano Marco Vetrulli, a capo del Nucleo anti sofisticazione del capoluogo umbro, ha rassicurato i consumatori precisando che il rischio di contagio per l’uomo, nei casi di bovini infetti, è nullo.

Le patologie dei bovini divengono non sono trasmissibili all’uomo attraverso il consumo di carne cotta o preventivamente congelata, in altre parole il rischio di malattia viene scongiurato dalla cottura o dal congelamento della carne.

La contraffazione si concretizzava anche con la vendita di carni di animali meticci con una indicazione di qualità fasulla: per esempio, venivano vendute come chianine, carni di animali o di razze meticce.

(Fonte aggiornamento: www.rainews.it )



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