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Yara Gambirasio: una Notizia che Colpisce Arriva Dopo l’Arresto di Ignoto1

di Federica Federico

21 Giugno 2014

Yara Gambirasio: una Notizia che Colpisce Arriva Dopo l'Arresto di Ignoto1

A che punto sono le indagini sul caso di Yara Gambirasio?

Gli investigatori hanno annunciato la conclusione delle indaghi con l’arresto di Ignoto1, identificato nella persona di Massimo Giuseppe Bossetti, 44 anni, muratore, padre di 3 figli, sposato con una donna con cui divide la vita da molti anni e senza nessun precedente penale.

L’arresto del “presunto killer” è avvenuto a Clusone (piccolo paese della Bergamasca non lontano dalla casa di Yara e dalla palestra di Brembate), Bossetti è stato prelevato dalla sua abitazione e portato nella caserma dei Carabinieri di Bergamo. Non ha confessato e, malgrado la determinante prova del Dna, che lo inchioda sul luogo del delitto nel momento dell’uccisione di Yara, l’uomo continua, anche per il tramite del suo legale, a dichiarare la propria estraneità ai fatti.

Il Dna non mente, dicono però gli esperti, e le 15 piccole tracce di sangue repertate sugli indumenti della vittima dichiarano il suo nome:

il materiale biologico isolato e repertato sui vestiti di Yara è di Massimo Giuseppe Bossetti.

Se la ricostruzione investigativa dovesse trovare conferma in aula, Massimo Giuseppe Bosetti potrebbe essere definito, secondo una classificazione di scuola un cosiddetto “predatore locale”: un criminale dall’apparenza del tutto normale e dalla vita comune ma capace di puntare una vittima, nella propria area di appartenenza, nei luoghi a lui conosciuti e vicini ed appunto di “predarla” con violenza.

Ciò che colpisce è la normalità apparente della vita di quest’uomo che non ha mai rotto la sua apparentemente “serena routine”, neanche quando gli investigatori hanno con certezza asserito che l’assassino era Ignoto1.

  • Bossetti ha fatto sapere alla stampa, attraverso la voce del suo avvocato, di non aver mai visto né conosciuto Yara (il che è improbabile siccome è stato dimostrato che invece l’aveva osservata in palestra, dove pare che andassero anche le sue bambine);
  • ha fatto altresì sapere che la notizia della sua condizione di figlio illegittimo lo ha colto di sorpresa e che di tale sconvolgente verità lui, il figlio di Giuseppe Guerinoni, era completamente allo scuro.

 

La madre avrebbe partorito 2 gemelli nati da una relazione clandestina con Giuseppe Guerinoni, ma i bambini avrebbero assunto il cognome Bossetti ovvero il cognome dell’uomo con cui la donna si era sposata e che “riconobbe i figli come propri”. Non è dato sapere chi ed in che misura fosse al corrente della vera identità del padre di queste due creature, sta di fatto che la madre di Bosssetti anche dinnanzi al test del Dna si ostina a negare la verità dei fatti.

 

La famiglia Gambirasio può dunque scrivere la parola fine in calce a questa tragedia?

Da un punto di vista investigativo e scientifico probabilmente sì, adesso la definizione legale della questione passa nelle mani dei magistrati giudicanti.

Arriva però una notizia clamorosa che in qualche modo rompe quel silenzio commemorativo e rispettoso che dovrebbe seguire alla conclusione di un giallo tanto intricato.

Il produttore Pietro Valsecchi fa sapere che sarà realizzata una mini serie per la tv sul caso Gambirasio e aggiunge che l’individuazione dell’assassino era l’ultimo tassello fondamentale per chiudere la sceneggiatura e procedere alla costruzione del racconto televisivo di questo caso di cronaca.

Fonte della notizia della mini serie tv (TgCom24 )

Lo hanno già fatto con il caso di Perugia, la morte di Meredith Kercher è diventata un film per la Tv.

Il caso di Yara Gambirasio verrebbe prodotto dalla Taodue Film, che da tempo lavorerebbe al progetto.

 

Ebbene, da mamma e da telespettatrice, non ritengo umanamente ed eticamente corretto l’uso “spettacolare” di questo caso di cronaca così delicato: non credo si possa parlare di “ricostruzione storica” perché si tratta di una morte vera, che per di più ha colpito una giovane strappata alla vita così crudelmente. Inoltre la serie televisiva sarebbe pensata e girata ancor prima della conclusione del processo e mi chiedo se non possa “influenzarlo” o quantomeno condizionare l’opinione pubblica e la coscienza sociale.

 

Voi cosa ne pensate?



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