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Anna Nasce con una Malformazione Congenita all’Esofago: 70 operazioni “Cento Lacrime Mille Sorrisi”

di Federica Federico

19 Agosto 2014

La testimonianza del potere dell’amore, della speranza e del sorriso.

Quando una mamma porta in grembo un figlio la famiglia tutta si anima di speranza, respira futuro, progetta ed idealmente già costruisce il suo lungo domani.
La malattia dei bambini appena nati, piccolissimi o piccoli, interrompe la positiva gioia di questa naturale tensione verso il domani, spezza i progetti perché limita il futuro, distrugge le aspettative e tradisce i sogni.
Tutta la vita intorno ad un bambino malato si trasforma in speranza.

Chi ha vissuto la malattia di un figlio, di un fratello o di una sorella, piccoli, fragili ed indifesi, sa che la speranza ha nella sua verità pratica molti volti diversi:
speranza è incontro e allora si trasforma nell’affidamento al medico, all’infermiera o allo specialista di turno;
speranza è ricerca della strada migliore ed allora pretende coraggio, forza decisionale, amore e rischio;
speranza è contatto ed allora si alimenta di carezze, messaggi positivi sussurrati in silenzio e con la sola voce del cuore.
In tutto ciò si insinua la disperazione, la paura, lo sconforto e spesso tra le vie del dolore qualcosa muore, qualcuno cede, qualche sorriso appassisce; sovente la strada della malattia guida tutti, malato e familiari, verso un cambiamento che investe anche anima e cuore.

C’è un aspetto della malattia dei bambini piccoli che resta ignoto ai più, che rimane trascurato o poco affrontato: il sorriso del genitore.

Il sorriso è comunemente considerato come un’idea opposta alla malattia, contraria alla sofferenza, antitetica al dolore e qualcuno lascia credere che un sorriso dinanzi alla disperata speranza della guarigione sia un’eccezione “improponibile”.
Ebbene il sorriso è una medicina miracolosa, lo è al contrario ed a dispetto di quanto il costume sociale non “osi” pensare.

Comunemente quando nasce un bambino la mamma si sente confessare da nonne, zie e parenti che il migliore pediatra del figlio è il genitore perché la madre (ed anche il papà se è attento e partecipe alla crescita del bebè) sente e vive le emozioni, l’evoluzione, gli stati d’animo del figlio.
Questa idea popolare, che non fa altro che sottolineare l’intimo rapporto di dipendenza tra figlio e genitore, vale ancor di più quando il bambino è malato.
Al di là della bravura dei medici, della speciale competenza delle strutture sanitarie, dei protocolli ospedalieri, ciò che sostiene un bambino malato è la forza della famiglia, la voglia di dare amore, la capacità di esprimere il bene e di combattere per esso anche tra iniezioni, tubicini, interventi medici e reparti di ospedale.

L’amore ed il sorriso non conoscono protocolli, non permettono di pianificare le azioni ma guidano l’istinto e legano alla vita, non si arrendono nemmeno dinnanzi all’evidenza o all’ostinazione della ragionevolezza.

Amare e sorridere dinnanzi alla malattia resta, però, una cosa complicata, richiede una vitalità, un’intelligenza e una forza superiori.
L’amore ad ogni costo, espresso a confronto del dolore è un esempio di speranza che non solo può confortare ma addirittura può salvare.

Amore, amore che salva, lenisce, educa alla vita e guarisce: è questa la sintesi con cui si può descrivere e tradurre l’emozione che resta chiudendo l’ultima pagina di “Cento lacrime mille sorrisi”, un libro di emozioni.

Cento lacrime mille sorrisi” è firmato da Chiara Pelosi – Angelucci, coraggiosa, sorridente e fiera mamma di Anna. Anna è nata in Canton Ticino con una malformazione congenita dell’esofago che le è valsa 70 operazioni e la conoscenza di un luminare americano che, dopo più di 10 ore di sala operatoria, ha restituito a Chiara, alla sua bambina ed alla loro famiglia la speranza ed il sorriso.

La malformazione della figlia di Chiara è rarissima. Ed in Svizzera, dove la bambina ha ricevuto le primissime cure e molti interventi chirurgici, si stima che solo un bimbo ogni 3 anni nasca nelle medesime condizioni della piccola Anna.

Cento lacrime mille sorrisi” non è semplicemente la storia della malattia di Anna e della sua guarigione è un inno all’amore inteso come “salvavita”.

Edito dalla Sperling & Kupfer, “Cento lacrime mille sorrisi” è un esperienze da vivere, un libro da leggere “a cuore aperto”.

Chiudendolo, per parte mia, ho provato la sensazione di avere scoperto qualche cosa in più del dolore, questa lettura è stata per me un’educazione al sorriso e mi ha lasciata con la consapevolezza che la normalità ha un valore inestimabile (sebbene troppo spesso venga trascurata sminuita).

Conoscere Anna attraverso la penna di Chiara è un’occasione di riflessione che mi sento di suggerire ad ogni mamma.

 

Parte del ricavato delle vendite di “Cento lacrime mille sorrisi” viene devoluto all’associazione e FATE (Famiglie con ATresia Esofagea).

La comunione del dolore deve diventare per tutti speranza e sostegno. In questo senso chiunque possa aiutare, anche attraverso l’acquisto di un libro o una piccolissima donazione, non fa semplicemente un gesto di pura solidarietà ma più profondamente sostiene l’amore e la vita … anche con poco, tutti insieme, possiamo cambiare il mondo.

Avviso al lettore: la foto di copertina è meramente illustrativa, per conoscere Chiara ed Anna cliccate qui http://www.chiarapelossi.com/



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