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Dolore Sciatica in Gravidanza: Sintomi e Rimedi

di Alessandra Albanese

24 Ottobre 2014

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La sciatalgia, o sciatica in gergo comune, è un dolore che interessa il nervo più lungo del corpo umano, ovvero il nervo sciatico.

Questo nervo parte infatti dal midollo spinale e si dirama lungo la natica, fino alla porzione posteriore della gamba.

Il dolore al nervo sciatico è un fastidio abbastanza comune, che parte proprio dalla zona bassa della schiena e si diffonde giù per la gamba, per tutto il percorso del nervo.

Quando esiste questo dolore in genere il problema è da attribuirsi ad una compressione del nervo, come ad esempio un’ernia.

Cos’è il nervo sciatico

Il nervo sciatico o ischiatico si origina come dicevamo dal midollo spinale, esattamente dal plesso sacrale, e serve i muscoli della parte posteriore della coscia, della gamba e del piede.

I sintomi tipici dell’infiammazione del nervo sciatico sono un dolore irradiante di intensità variabile che parte dalla schiena e finsice alla parte posteriore della gamba fino anche al polpaccio, generalmente su un lato.

In alcuni casi compare un leggero torpore e formicolio, e una certa debolezza muscolare. A volte a questo si aggiungono problemi di incontinenza.

E’ importante avvisare il proprio medico quando si percepiscono questi sintomi, per accertare lo stato dell’infiammazione.

Perché il dolore si irradia su tutto il tratto della gamba

Il nervo sciatico provoca dolore quando viene compresso, spesso da un ernia del disco a livello lombare.

I dischi sono degli interstizi cartilaginei tra le vertebre della colonna vertebrale che consentono ad essa di essere flessibile.

All’interno il disco è composto di una sostanza che in caso di lesione fuoriesce creando l’ernia. L’ernia può arrivare a toccare il nervo ed ecco che si origina il dolore neuropatico

Ma la sciatalgia non è solo la conseguenza di un’ernia.

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Altre possono essere le ragioni dell’esistenza del dolore, ad esempio la gravidanza, o una stenosi.

Anche se l’ernia del disco è una causa frequente del dolore causato dalla sciatica, anche altre situazioni e malattie possono provocare la compressione del nervo sciatico. Tra di esse ricordiamo:

  • La gravidanza. Complici il pancione, il peso aumentato e l’utero che preme sulla colonna vertebrale, durante la gestazione è comune soffrire di sciatalgia.
  • Anche l’assunzione di posture scorrette e le maggiori sollecitazioni a carico della colonna vertebrale concorrono ad una infiammazione di questo nervo, che per fortuna però nella stragrande maggioranza dei casi si risolve da sola dopo il parto.
  • Un trauma. Un altro caso tipico di dolore al nervo sciatico è un incidente stradale o un trauma alla colonna vertebrale, che potrebbe danneggiare i nervi spinali.
  • Una Stenosi. Il midollo spinale corre all’interno del canale spinale formato dalle vertebre. Il midollo è un fascio di neuroni, per cui, se nel percorso incontra restringimenti del canale si verifica una stenosi, con conseguenti fastidi come la sciatalgia.
  • La Spondilolistesi. Se per effetto di una degenerazione due vertebre arrivano a toccarsi l’una con l’altra si è in presenza di spondilolistesi, che può intaccare il nervo sciatico e causare appunto il dolore tipico dell’infiammazione.
  • La Sindrome piriforme. Il muscolo piriforme è un muscolo esterno dell’anca, di forma triangolare che unisce la superficie interna dell’osso sacro al femore.

Quando questo muscolo si blocca preme anche contro il nervo sciatico causando l’infiammazione di quest’ultimo.

  • Tumori. La sciatalgia potrebbe anche essere il sintomo di un ben più grave problema come un tumore o del nervo stesso o del midollo spinale, che comprime il nervo causando il dolore.

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Quali sono i fattori di rischio

Tra tutti i fattori di rischio si evidenziano anche per la sciatalgia uno stile di vita errato o troppo sedentario, ma anche una certa predisposizione dovuta all’età e alla razza, l’occupazione svolta (il sollevare pesi, o la guida costante di automezzi rende i soggetti più inclini all’infiammazione del nervo sciatico) e patologie croniche come il diabete.

La visita medica

Per avere certezza della diagnosi il medico potrebbe sottoporre il soggetto ad alcune prove come ad esempio camminare sulle punte dei piedi o sui talloni, controllare i riflessi, e verificare lo stato della colonna vertebrale.

Dopo una accurata anamnesi e una visita potrebbe richiedere delle altre indagini come una radiografia spinale o una risonanza magnetica (RMI) o una TAC che verifichino eventuali ernie o lesioni ai nervi.

Come curare la sciatalgia

In genere la sciatalgia lieve scompare da sola dopo un po’ di tempo.

Per alleviare il dolore può essere utile un po’ di ginnastica e stretching, una borsa del ghiaccio o il ricorso all’automedicazione con farmaci antidolorifici e antinfiammatori.

Se il dolore persevera per più tempo, o se diventa più intenso, allora è il caso di ricorrere alle cure mediche, o di recarsi al pronto soccorso (soprattutto se il dolore è effetto di incidenti, se si avvertono segni di incontinenza fecale o urinaria, o se il torpore permane).

Il nervo compresso infatti potrebbe provocare lesioni permanenti e verificare effetti collaterali anche seri come perdita di sensibilità, immobilità o incontinenza.

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Una terapia incisiva in alcuni casi consiste nella fisioterapia, che mira attraverso manipolazioni di fisioterapisti esperti a correggere eventuali difetti di postura, o a rafforzare la muscolatura che sorregge la colonna vertebrale, o ad allungare quest’ultima “liberando” il nervo dalla compressione e dall’infiammazione.

Il medico potrà prescrivere degli antinfiammatori o dei miorilassanti a seconda dei casi, e sicuramente comanderà un certo numero di giorni di riposo, per alleviare il dolore e non sovraccaricare la colonna vertebrale.

In ogni caso, anche dopo il momento di dolore acuto per il completo recupero potrà servire continuare a tenere la borsa del ghiaccio o fare semplici esercizi di allungamento.

Per i casi più gravi potrebbe invece essere indicata una terapia più aggressiva a base di infiltrazioni di farmaci corticosteroidi, che servono a sopprimere l’infiammazione, anche se alcuni medici discutono l’efficacia di questo metodo, in quanto non utilizzabile come soluzione definitiva, ma solo come terapia sintomatica che mira ad alleviare il dolore nel breve periodo.

L’intervento chirurgico è indicato soltanto in casi estremi, quando cioè la compressione del nervo provoca gravi disabilità come grave incontinenza, dolore persistente e debolezza significativa.

In questi casi si procede con una laminectomia o con la microdiscectomia, interventi che rimuovono porzioni di disco che comprimono il nervo.

Ma questi interventi in genere vanno valutati attentamente con gli esperti, che esporranno i rischi e i benefici che comportano.

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Le cure alternative

In alcuni casi per la sciatalgia qualcuno ricorre a metodi alternativi per lenire i sintomi dell’infiammazione

Sebbene non ufficiali, le terapie come l’agopuntura o la chiropratica hanno dato risultati positivi in termini di attenuazione del dolore.

Ma la cura migliore, per la sciatalgia e quasi tutte le malattie resta comunque la prevenzione.

Fare uno stile di vita sano, praticare un esercizio fisico regolarmente, tenere posture corrette al computer, alla guida, spostare pesi, stare in piedi e addirittura dormire assumendo posizioni adeguate riduce il rischio di infiammazione del nervo sciatico e porta benefici a tutto l’apparato cardiocircolatorio.

 

Fonte: Farmaco e cura



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