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7 Atteggiamenti Tipici delle Persone Infelici

di Alessandra Albanese

07 Novembre 2014

 

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“La felicità o infelicità non si misura dall’esterno ma dall’interno” diceva un tizio che di infelicità ne sapeva assai.

La frase infatti è di Giacomo Leopardi, il “Giovane Favoloso” (dal titolo del film da pochissimi giorni nelle sale con un grandissimo – dice la critica – Elio Germano nei panni del poeta romantico) che grazie anche a quella sua infelicità cosmica ha regalato al mondo poesie e scritti di rara bellezza.

Ma cosa è veramente l’infelicità?

Uno stato della mente? Una situazione oggettivamente sfavorevole? O ambedue le cose?

Certo i disagi dovuti al mondo esterno non sono purtroppo controllabili da noi stessi, tutti noi abbiamo attraversato dei momenti di infelicità, da ragazzini quando ci lasciava il fidanzato, quando abbiamo sperimentato la perdita di qualcuno a noi caro, o semplicemente per delle situazioni tristi o negative.

Ma l’infelicità è uno stato anche interiore, creato dal nostro pensiero, oltre che dai comportamenti e dalle nostre abitudini.

E fatta eccezione per gli episodi che accadono sui quali non abbiamo alcun potere, ci sono però delle abitudini e degli atteggiamenti distruttivi che fanno sì che un soggetto sia infelice, e che potrebbe evitare per migliorare questo suo stato

Leggete quali sono

1. Gli altri mi giudicano

Questo è un pensiero che può rendere infelici. La costante preoccupazione di essere giudicati per le proprie azioni può dare luogo, a soggetti potenzialmente infelici, ad ulteriore infelicità.

Nel timore di questo giudizio molti non si espongono, e rimangono ai margini di un’esistenza altrimenti più da protagonista.

Sapere che questo non è vero, che non necessariamente tutti hanno gli occhi puntati su di te potrebbe risolvere questo sentimento di inferiorità. Anzi, in alcuni casi prendere spunto da questa sensazione, e da questo migliorare, potrebbe aiutare la propria autostima e addirittura crescere in positività e felicità.

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2. Quanto è complicata la vita

La vita in certi momenti è davvero complicata, ma spesso siamo noi stessi a complicarcela. Anche questo modo di fare può innescare sentimenti di ansia e infelicità. Lo stress che si produce, l’insoddisfazione nel non vedere raggiunti gli obiettivi perché oggettivamente troppo grandi provoca malessere.

La chiave per essere meno infelici è il cominciare a pensare a una cosa per volta, a godere della calma, a imparare a rilassarsi: non pensiate che una seduta dal parrucchiere debba necessariamente essere una perdita di tempo. Fatene tesoro e imparate a fare con calma.

3. Felicità è perfezione

Dunque io che non sono perfetta sono infelice. Questo assioma non è assolutamente vero, e soprattutto genera ovviamente insoddisfazione.

La perfezione non esiste, non è di questo mondo, e capire questo è il primo passo per abbandonarsi alle spalle l’infelicità.

Piuttosto che cercare il perfetto, accontentarsi del buono, del necessario, o del “perfetto per me” porta soddisfazione e felicità.

4. Circondarsi di negatività rende infelici

Sembra banale, ma la spirale dell’infelicità consiste proprio nel circondarsi di voci negative, di fatti negativi, e di persone negative.

Troppe volte infatti una persona già minata tende a frequentare soggetti che le ricordano costantemente che la vita è dura, piena di pericoli e di paure.

Come fare per venirne fuori? Cambiare aria, pensare positivo, e cercare persone positive.

Cercare ispirazione alla felicità è essa stessa felicità: leggere, ascoltare musica, passeggiare in una giornata di sole, sono cose che possono già mettere di buon umore, cominciamo da queste.

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5. Il passato è negativo e il futuro incerto

Già un pensiero simile mette una tale ansia…. Purtroppo gli infelici fanno queste considerazioni, restano ancorati ad un passato doloroso e si preoccupano di un futuro magari anche peggiore.

Diceva il saggio, il passato è storia, il futuro è mistero, ma il presente è un dono, per questo si chiama presente.

Godiamo di questi attimi presenti, che la felicità sta proprio in questi.

6. Gli altri sono tutti migliori di me

Un “vizio” che hanno spesso le persone infelici è quello di paragonare la propria vita con quella degli altri. La casa del vicino è più bella, l’auto anche, l’erba poi non ne parliamo, come dice il proverbio.

Facendo così però si finisce per perdere qual briciolo di autostima che ci rimane e guardare sempre il mondo attraverso un velo di negatività, fino a spingersi all’invidia.

Per combattere questo stato d’animo è proprio su se stessi che bisogna concentrarsi, sui propri successi, anche se pochi. Ma facendo in questo modo si è portati a essere più magnanimi nei propri confronti, e a creare una spirale di positività anche nei confronti degli altri e del mondo esterno: più ci si piace più si ama anche il resto del mondo, e di conseguenza anche gli altri ti ameranno di più.

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7. Me misera me tapina

Perché guardare solo i lati negativi della propria esistenza e “volere” a tutti i costi essere infelici? Facendo così anche gli altri saranno portati a vedere più i lati peggiori, e tutti a giocare al ribasso in fatto di buon umore.

Guardiamo noi stessi sotto un’altra luce, e vedrete che anche gli altri concorreranno a rendere quest’aura sempre più positiva e felice.

Invece di pensare a distruggere con commenti negativi, siate costruttive, pensate a fare piuttosto che a lamentarvi, vedrete che i problemi si risolveranno più velocemente e più facilmente.

 

 



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