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Mamma tornare a lavoro: a chi affidare il bambino

Carissime mamme, dopo esservi occupate del vostro bambino a tempo pieno per diversi mesi è arrivata l’ora di tornare a lavorare o di iniziare a farlo.
Fino a questo momento la cura del bambino vi è sembrata totalizzante, l’unico impegno che vi concedevate, raramente ed a tempo limitato, (oltre al pannolino pieno) era al massimo controllare la crescita del baffetto e delle sopracciglia come la crescita del mais in CityVille!
Da domani a lavoro!
Ed ecco insediarsi in voi una marea di emozioni, sensi di colpa e domande del genere: “A chi affidare il bambino?” “Ne sarà all’altezza?” “Come faccio a prepararlo al distacco da me?”
Quanti interrogativi … E nonostante ci sia l’eccitazione di rientrare nel vortice di colleghi e giornate stressanti, il timore pervade la vostra mente facendovi sentire insicure e timorose.

Allora proviamo a riflettere un po’. Certamente questa è una di quelle situazioni, che per noi mamme non sono certo semplici, ma in linea generale dovremmo sforzarci di vivere le molteplici nostre scelte, compresa quella di tornare a lavorare, senza troppe ansie perché il bambino avverte ogni stato d’animo e si accorge dei vostri umori anche se fingete!
Ritornare a lavoro o iniziare a lavorare quando si ha un bimbo piccolo non è assolutamente indice di poca sensibilità, ma di intelligenza e necessità.

Eseguito questo lavoro su voi stesse, una volta rasserenato l’animo, sarebbe poi il caso di identificare chi si prenderà cura del piccolino, se i nonni, la babysitter o il nido. La scelta, neanche questa, non è per nulla semplice ( niente è del tutto facile per le mamme! Sempre ci sarà qualche motivo di perplessità, qualche interrogativo e qualche domanda con cui dovrete fare i conti). Per stabilire a chi affidare il bambino bisognerebbe essere profondamente sincere ed evitare inutili ragionamenti egoistici.
Resta il fatto che qualcuno dovrà aiutarvi, perciò evitate di trovare scuse inutili o difetti in questa o quella babysitter o nei nonni. Siate delle mamme obiettive.

Preparate il bambino al cambiamento. Se pensate di lasciarlo alle cure dei nonni, incominciate ad abituarlo a ciò già prima del rientro al lavoro. Sarebbe preferibile che per tale data, ovvero nel momento in cui voi dovete ricominciare a lavorare, il bimbo sia già abituato a rimanere per più di 4 ore presso i nonni e senza di voi.
Provate a vedere il bambino, nell’arco di una settimana come reagisce rimanendo tutto il giorno dai nonni. Così facendo potrete dare delle diritte, delle indicazioni e vedere con i vostri occhi che pian piano chi vi sta aiutando riesce ad imparare il vostro metodo.
Questo vi rassicurerà molto.

Per quanto riguarda il nido o l’asilo si prevede un periodo di accoglienza e di inserimento nel quale potrete essere presenti e rassicurare il bambino che non è abituato a vedervi andar via da un giorno all’altro per così tante ore!

Capita spesso che alla scuola si associno ore trascorse con nonni o babysitter, tenete conto che in questo caso sarà necessario abituare il bimbo a due realtà diverse: nido o asilo, da un lato e nonni o baby sitter dall’altro. Fate queste due cose separatamente e con gradualità, non sottoponete il bimbo a troppi cambiamenti tutti insieme: dedicatevi prima all’inserimento scolastico, facendolo cadere in un periodo in cui ancora non lavorate perchè è vostro compito seguire il bambino, successivamente, quando la scuola sarà stata accettata dal piccolo, abituare il pupo a stare senza di voi ma con la presenza dei nonni o della babysitter.

L’inserimento a scuola sarà “guidato”, infatti nel caso del nido o dell’asilo saranno gli educatori a consigliarvi il momento giusto, i tempi di adattamento ed a monitorare le reazioni del bambino aumentando il tempo di permanenza a scuola senza di voi fino ad arrivare pian piano a coprire tutte le ore scolastiche. Ciò vi permetterà di affrontare serenamente il tempo ed il lavoro e di intervenire, tornando a casa, in situazioni eccezionali.
Diversamente l’adattamento alle eventuali ore supplettive insieme a nonni e baby sitters dovete gestirle voi con pazienza e calma. Quindi abituate il bimbo gradualmente alla vostra assenza e alla nuova situazione.

Lasciate un promemoria delle cose che ritenete importanti a chi si occuperà del piccolo come ad esempio come preferisce addormentarsi, il suo giocattolo prediletto, l’ora della merenda e sopratutto eventuali necessità mediche o peculiarità alimentari.

Chiaramente gli educatori professionisti e le baby sitters con esperienza sanno quanto preziose siano le informazioni e le direttive delle mamme, loro stesse vi chiederanno di fornire dettagliatamente tutte le notizie sul bambino! Diversamente quando ricorriamo ai nonni ci auguriamo che dall’altra parte ci sia una persona altrettanto intelligente che non si offenda ascoltando un po’ le nostre diritte e che capisca che il bambino ha già delle sue abitudini e non è necessario inculcargliene altre solamente perché ci sta aiutando.

Il bambino è legatissimo alla sua mamma e avvertirà sicuramente la vostra assenza, ma si abituerà presto a stare senza di voi e ciò non vuol dire che si è dimenticherà della sua mamma, ma significa semplicemente che sta diventando autonomo.

Prima di uscire preparategli sempre una buona colazione con le cose che preferisce di più, salutatelo con un bacio o lasciatelo dormire ma ricordatevi sempre di salutarlo e quando rientrate cambiatevi subito d’abito, anche se siete state tutta la giornata in ufficio, questi infatti possono trattenere odori esterni che potrebbero essere fastidiosi per lui, ciò sopratutto se il bambino è molto piccino. Dedicategli minimo 15 minuti assolutamente solo per lui, poi si potrebbe procedere con le faccende di casa o con la preparazione della cena ma sempre parlandogli o coinvolgendolo, facendovi aiutare. Potreste anche raccontargli come avete trascorso la giornata!
Insomma il bambino deve comprendere il perchè non avete trascorso l’intera giornata con lui. Senza questa spiegazione vivrebbe l’assenza come una perdita o una scomparsa.



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