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Danza Classica: L’Armonia Espressiva Sublime tra Tecnica e Passione

di Gioela Saga

30 Novembre 2014

danza e fitnessdanza classica: passione e tecnica

Dare corpo alle emozioni che nascono seguendo il ritmo della musica: un’esigenza che nasce con l’uomo stesso fin dai tempi più antichi.

Rumori ritmici ancestrali che risuonano e palpitano all’unisono con i battiti del nostro cuore e vengono interpretati con passi e movimenti puri, raffinati, in un complesso armonico che rapisce verso un’altra dimensione.

Tutto questo è alla base della nascita della danza classica che ingloba e addomestica l’istinto per restituirlo in una forma nuova, da un lato tipicizzata ma dall’altro personalissima e ricca di passione individuale.

La nascita della danza classica

Se nella prima parte del suo percorso la danza classica vive in modo meno tecnico la sua espressività, per manifestarsi in feste e giochi di corte, la danza “alta” si distacca poi da quella più “bassa” e inizia ad assumere una tecnica che le è propria, finendo per connotarla in modo autonomo e assolutamente distinto.

Passi e tecnica vanno definendosi e regolamentandosi.

Nel Rinascimento nasce la figura del ballerino professionista e del maestro di ballo che non aveva solo il compito di intrattenitore ma anche di attento conoscitore delle regole di equilibrio e plasticità del corpo da elaborare poi in sapiente tecnica compositiva ed espressiva.

Essi si preoccupavano di ogni dettaglio perché fosse confacente al ruolo che dovevano incarnare, nel rispetto del baricentro.

In ogni campo artistico, per classicismo si intende il raggiungimento di un “ideale”, la danza che si va definendo classica deve dunque mostrare e dimostrare un esatto senso dell’equilibrio e della forma verso l’ideale e il sublime.

L’accademismo ufficiale

Alla danza classica fu data ufficialità presso la corte del Re Sole Luigi XIV che istituì, nel 1661, “l’Académie royale de danse” da cui nascono tutti i principi accademici su cui si basa la danza classica che vanno via, via formandosi e saranno poi raccolti in sette posizioni di base per il corpo, accompagnate da 5 per le braccia.

La capacità del ballerino diventa quella di tenere sotto controllo tutti gli organi, i nervi ed i muscoli, variando contemporaneamente il loro grado di tensione e di rilassamento dove il cervello domina i sensi e poi ne viene travolto, in un gioco di equilibri delicatissimi. Le forme, i movimenti e la disciplina vengono a configurarsi come i principi di questa straordinaria forma espressiva.

Tra l’800 e il ‘900 nascono i più famosi corpi di ballo organizzati nelle varie parti del mondo: l’American Ballet Theatre con sede a New York, il Royal Ballet a Londra, la compagnia Bol’šoj a Mosca, dell’Opéra di Parigi e naturalmente il Corpo di Ballo del Teatro alla Scala.

Con l’andar del tempo la danza classica si è data una struttura che ne ha fatto una delle discipline che richiedono più applicazione e dedizione, dove una caratteristica primaria rimane il saper padroneggiare le tecniche senza perdere la spontaneità.

la complessità della danza classica

La danza classica in epoca attuale

Per troppo tempo la danza classica è stata poi racchiusa in una dimensione élitaria e aristocratica. La dura disciplina e anche il sacrificio che da sempre la caratterizzano sono stati interpretati spesso come limitanti e castranti dalla società moderna.

L’esempio invece di tenacia e passione dovrebbe forse essere rivalutato nell’atmosfera spesso piuttosto superficiale che aleggia nel quotidiano, accanto al profondo grado di interiorità che plasma e fa emergere le emozioni corporee.

Considerata a torto un’arte di difficile comprensione, permette invece di liberare il proprio corpo, rivalutare le proprie potenzialità e capacità intrinseche, incanalandole in una passione dove Amore e Psiche eternamente si rincorrono per dar vita alla purezza ideale e all’immortale piacere dei sensi.

Rare ma esemplari eccezioni, accompagnate da una certa medianicità, sono state fatte per étoiles del calibro di Carla Fracci, Alessandra Ferri, Rudolf Nureyev, Oriella Dorella, Anthony Dowell e, in epoca ancora più recente, Roberto Bolle ed Eleonora Abbagnato, accanto alla giovanissima ballerina russa Polina Semionova, nata nel 1984, che si è conquistata il prestigioso ruolo di prima ballerina nel Balletto di Berlino a soli 17 anni. Questo tanto per citarne alcuni e non volendo far torto a nessuno.

Natalia Makarova, classe 1940, è considerata da molti critici una delle più grandi ballerine russe del ventesimo secolo.

Negli ultimi decenni, grazie anche all’opera dei coreografi e alle nuove tecnologie, si è trovato il modo di arricchire ulteriormente il bagaglio di possibilità espressive che offre la scuola tradizionale per affidarla alle nuove generazioni.

danza classica roberto bolle

 

La complessità e la completezza della danza classica

Il professionista della danza classica sa invece misurare pazienza e sensibilità con la tenacia e la dura disciplina che si trasformano in vita sulla scena.

La completezza della sua formazione lo rende capace di adattare i principi del classicismo ad ogni musica, ogni esigenza e qualsiasi stile facendone la base per ogni tipologia di ballo. Anche chi si è accostato alla danza moderna non può esimersi dal conoscerne i principi e le tecniche di base perché lì stanno le fondamenta del ballo.

La raffinatezza della danza classica esprime l’essenza di tutta la coscienza dell’espressività corporea: quella acquisita e istintiva.

Lo straordinario senso del ritmo e delle posizioni che vengono giustapposte fanno sì che il corpo faccia eco alla musica e componga, con i suoi movimenti sul palco, ciò che fanno le note sul rigo musicale, comunicando ciò che neppure centinaia di parole potrebbero esprimere. Chi pratica danza classica sapientemente deve conoscere questo linguaggio ed esprimerlo in modo adeguato per dialogare efficacemente con il pubblico, per comunicare il senso e il contenuto della danza rendendola sempre attuale.

danza classica oggi

Micra Freddy by Nissan e la danza classica

Muoversi con tecnica e passione: Micra Freddy di Nissan coglie esattamente il senso di questo equilibrio non lasciano nulla al caso e regalando emozioni intense, proprio come la danza classica, in grado di rinnovarsi sempre.

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