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Sei Meteoropatico o Meteorosensibile? (Scoprilo Qui)

di Gioela Saga

16 Dicembre 2014

la meteoropatia

Ognuno di noi può indubbiamente affermare che il tempo atmosferico influenza senz’altro le attività che ci proponiamo di fare durante la giornata ma non solo, è evidente che influenza anche il nostro atteggiamento nei confronti della giornata stessa.

Rimane da chiedersi se sia una condizione solo umorale abbastanza superficiale o se sia un condizionamento che tocca corde più profonde e dai connotati che si possono definire patologici.

Nel primo caso siamo di fronte ad una propensione che inquadra la maggior parte delle persone che possiamo semplicemente definire come meteorosensibili (30-40% delle persone), nella seconda situazione invece, la qualità della vita cala in modo così drastico che ci troviamo di fronte a veri e propri casi di meteoropatici o meteopatici che, fortunatamente corrispondo a solo circa il 5% della popolazione.

I grandi meteoropatici, arrivano a non riuscire ad alzarsi dal letto, inoltre, alcune patologie già in atto possono subire grossi peggioramenti, è il caso degli ipertesi che possono essere soggetti a palpitazioni, tachicardia accentuata, così come chi soffre di cefalea o problemi osteoarticolari o insonnia vedrà acuirsi la propria problematica. Anche gli sbalzi d’umore e l’ansia diventano più frequenti e evidenti.

I problemi peggiorano soprattutto quando i cambi di temperatura e di tempo sono repentini perché il nostro corpo fa maggiore fatica per adattarsi e subisce una certa dose di stress.

I mutamento climatici di questi ultimi anni di certo non aiutano, anzi hanno fatto sempre più aumentare i problemi di questo tipo.

Normalmente, le variazioni anche minime di pressione, elettricità e parametri chimici dell’aria iniziano 72 ore prima di un mutamento del tempo e dunque anche l’organismo le avverte in anticipo.

Questa ridotta o mancata adattabilità si avverte maggiormente anche nel cambio di stagione dove il corpo deve abituarsi anche ad una modificazione delle temperature e della luce che influisce grandemente sull’umore per la serotonina, l’ormone del buon umore stimolato anche dalle ore di luce a disposizione che diminuiscono nella brutta stagione e tendono a dare un senso di malinconia e vuoto tipico dell’autunno e dell’inverno.

A seconda del grado di influenza di tutti questi fattori, possiamo essere considerati meteorosensibili, meteoropatici o per nulla influenzati.

Nel primo, o nel secondo caso, possiamo attuare delle strategie per alleviare i sintomi:

Fare docce alternate fredde e calde in modo da abitare il nostro corpo agli sbalzi termici;

Leggere le previsioni del tempo per essere più preparati psicologicamente ai cambiamenti riguardanti il tempo;

Utilizzare, con il consenso del medico, alcuni stimolatori o adattogeni naturali e fitoterapici come il ginseng, l’eleuterococco, la passiflora.

Fare sedute di idroterapia o agopuntura mirate, con sostanze adeguate per calmare o, al contrario, per stimolare l’organismo, facendo rilasciare in modo terapeutico endorfine e serotonina, in modo da accompagnare il corpo attraverso le variazioni stagionali.

Naturalmente i soggetti più “a rischio” sono quelli più deboli, in fasce di età dove è più facile che si alteri il proprio sistema immunitario e neurovegetativo, come per i bambini e gli anziani, oppure nel caso di persone che già sono emotivamente provate e sensibili.



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