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Letterina Choc Trovata dalla Polizia su un Albero di Natale Comunale: “Babbo Natale fai che la Zia Non …”

di Federica Federico

27 Dicembre 2014

lettera di natale choc

Siamo abituati a pensare al Natale come ad un periodo di festa dedicato particolarmente ai bambini ed orientato ad esaudirne i desideri.
I regali di Natale, i pacchetti infiocchettati sotto gli alberi addobbati a festa, rappresentano, di fatto, l’avverarsi più banale e consueto di quel desiderare dei bambini … un desiderare che comunemente si traduce nel volere qualche cosa, un gioco, piuttosto che un altro “bene materiale”.

Ma Natale non è uguale per tutti, il mondo, la vita ed anche il Natale sono fatti di differenze sottili e particolarissime, spesso di incolmabili distanze che ci rendono “ciechi” dinnanzi alle altrui tragedie.

L’omicidio di Loris Stival o la morte di Simone, tragicamente avvenuta nella notte della Vigilia di Natale, come molti altri drammi familiari scioccanti e temibili a cui la cronaca ci ha “abituati”, dovrebbero farci riflettere sul valore del benessere dei bambini e sull’importanza della loro felicità

Il bene dei piccoli è un diritto inviolabile che la società e lo Stato non dovrebbero mai smettere di curare e garantire.

Tutte queste riflessioni, da madre e da donna, sono scaturite dalla casuale scoperta di una notizia choc riportata dal quotidiano on line La Nazione di Firenze:

sul tradizionale albero di Natale allestito dalla città di Firenze presso la stazione di Santa Maria Novella è stata rinvenuta una letterina “sospetta”, la piccola missiva, mischiata tra centinaia di altre lettere lasciate sui rami dell’abete natalizio, all’apparenza sembra essere stata scritta dalla mano incerta di una bambina e le parola sono sconcertanti! L’inchiostro sulla carta lascia la traccia di un pensiero doloroso e di un desiderio che svela sofferenza e tristezza!
Ecco cosa si leggerebbe sulla letterina: “Babbo Natale fai che la zia non mi picchi più”.

lettera bambino choc

La lettera sarebbe stata notata da un agente della Polizia Ferriviaria e le autorità, prontamente allertate, starebbero indagando sulla missiva sospetta; non si escluderebbe che possa essere opera di un mitomane oppure che possa trattarsi di uno scherzo di cattivo gusto.

La pagina web che riporta la notizia non mostra l’immagine della lettera né fa il nome del poliziotto a cui si deve il rinvenimento. Queste “mancanze” potrebbero mettere in discussione persino la veridicità della notizia. Tuttavia che sia vera o meno questa “lettera disperata” può e deve indurre tutti a riflettere sul valore della felicità dei bambini e sul diritto dei piccoli a vivere sempre in un ambiente sereno.



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