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17enne Uccide Donna Incinta per Rubare il Bambino

di Maria Corbisiero

30 Dicembre 2014

uccide donna incinta

Nella tarda serata di ieri, le amministratrici della pagina facebook “Vita da mamma, piattaforma social legata al nostro blog, hanno ricevuto un messaggio privato: un’utente le invitava a tradurre e leggere un’inquietante notizia.

Il link indicato dall’utente sopra citato faceva riferimento ad un portale sloveno sul quale, in data 29 dicembre, veniva riassunto il tragico omicidio di una giovane mamma messicana.

Cercando maggiori informazioni sul web, nel tentativo di reperire una fonte locale che fosse attendibile, è emerso quello che io definirei il più inquietante, sconvolgente ed efferato degli omicidi.

A riportare i fatti, suddivisi in 5 diversi articoli, pubblicati a partire dal 19 dicembre scorso, è il portale “Horacero” – periodico digitale di informazione del Messico.

Vi riassumo qui di seguito i fatti che, vi ricordo, sono davvero inquietanti.

uccide donna incinta nathaly leonNathaly Cartas León, 20enne residente a Reynosa, città situata nello stato federale del Tamaulipas (Messico), era in attesa del suo primo bambino che sarebbe venuto alla luce nella terza settimana di gennaio.

Iscrittasi ad un gruppo facebook denominato “Tianguis Mura” – gruppo utilizzato dagli utenti come piattaforma per effettuare compravendite di vari oggetti o per diffondere messaggi di vario genere – il 24 novembre scorso Nathaly pubblica un messaggio per cercare lavoro.

La giovane infatti, secondo quanto aveva dichiarato sul social, necessitava di una cifra pari a 2000 pesos per effettuare un parto cesareo, procedura già stabilita dai medici a causa di alcuni problemi di salute di cui soffriva.

Nell’annuncio Nathaly aveva inserito anche il numero del suo cellulare, fortemente convinta che quel gesto le avrebbe permesso di trovare un lavoro e non di certo la morte.

donna incinta uccisa nathaly

 

Al gruppo facebook infatti era iscritta una ancor più giovane ragazza, una 17enne il cui nome non è stato reso noto per questioni legali, ma di cui si conoscono solo le iniziali D.R.J.C..

Quest’ultima aveva scoperto di aspettare un bambino nel mese di aprile. Sfortunatamente però non è riuscita a portare avanti la gravidanza, una perdita, avvenuta durante l’estate, che non ha comunicato al fidanzato e ai familiari, continuando a fingere di essere incinta nell’attesa di trovare una soluzione.

Fu così che Nathaly divenne la “soluzione perfetta” in quanto aveva un periodo di gestazione molto simile al suo.

Dopo aver contattato telefonicamente la futura mamma, D.R.J.C. si offrì di darle alcuni regali per il bambino, per la maggior parte vestiti, attirandola nella sua abitazione di Santa Fe, indicato in seguito come luogo del delitto.

Il piano ideato da questa giovane e folle mente appare surreale: avrebbe ucciso Nathaly per poi sottrarle il bambino che aveva in grembo e spacciarlo per suo.

donna incinta uccisa nathaly leon

La 17enne accusata di omicidio

Una volta giunta sul luogo dell’appuntamento, Nathaly venne brutalmente uccisa, dapprima colpita alla testa con un corpo contundente e successivamente accoltellata.

Decisa a portare a termine il suo orribile piano, la 17enne infierì sul corpo ormai esamine, aprì l’addome con un coltello da cucina e ne estrasse la piccola vita che, in seguito, tenterà di salvare con una disperata corsa in ospedale.

Altri inquietanti particolari emergono dall’editoriale del giornale locale “La Tarde”.

Precisando che quest’ultimo colloca l’omicidio a martedì (mentre l’Horacero afferma che si sia verificato di mercoledì – ndr), il sopra citato portale afferma che D.R.J.C., prima di raggiungere l’ospedale, abbia spostato il corpo di Nathaly fuori dalla propria abitazione, dietro un gruppo di cespugli dove poi è stato rinvenuto dagli inquirenti.

Operazione, quest’ultima, che ha portato gli agenti ad ipotizzare la presenza di un complice.

Una volta giunta in ospedale, la 17enne ha tentato in tutti i modi di convincere che il bambino fosse il suo, asserendo che fosse nato morto.

Dopo aver effettuato le prime visite, i medici hanno potuto appurare la verità, ovvero che la ragazza aveva avuto un aborto, che il bambino non era suo e che lo stesso non era morto inseguito ad un parto naturale.

Allertata la polizia, quest’ultima ha interrogato la giovane che, dopo 5 ore, ha confessato l’efferato omicidio e il luogo dove era stato occultato il cadavere.

Secondo quanto riportato dal periodico Horacero, al momento la pena prevista per D.R.J.C. è una condanna di 8 anni per duplice omicidio.

 



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