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Daniela, la Neonata Salvata da una Culla Termica degli Indesiderati (VIDEO)

di Gioela Saga

05 Gennaio 2015

bimba culla termica

Una piccola culla termica ha sostituito, per ora, il caldo abbraccio della mamma per una bimba nata prematura, sana, di razza caucasica, con un peso di un chilo e settecento grammi.

Nell’ospedale di Careggi, a Firenze, questo servizio è stato appositamente istituito per dare la possibilità alle mamme, che per qualsiasi motivo non se la sentono di tenere con sé il proprio bambino, di far ricevere tutte le cure adeguate ed immediate e anche di trovare loro una famiglia che li accolga.

Una moderna ruota dove poter lasciare in completo anonimato il proprio piccolo: così ha fatto la mamma di questa bimba.

La culla termica dell’ospedale fiorentino è stata realizzata nell’ambito del progetto “Ninna ho”, promosso dalla fondazione Francesca Rava e dal network Kpmg.

Il Tribunale dei minori di Firenze attende ancora qualche giorno per poi avviare le pratiche di affidamento, in modo da dare il tempo eventuale alla mamma di ripensare alla scelta e riconoscere eventualmente la bimba che è stata chiamata Daniela.

Forse il parto prematuro non ha dato sufficiente tempo alla mamma per poter provvedere alla situazione o rivolgersi in altro modo ai servizi sociali per eventuali aiuti.

Solo in Toscana, negli ultimi 30 giorni sono stati sette i neonati non riconosciuti dai genitori contro una media di una trentina all’anno, 10 in media, solo nell’ospedale di Careggi. Per la maggior parte delle volte la pratica scelta è quella di partorire presso una struttura ospedaliera e lasciare poi il bambino in anonimato preso l’ospedale. E’ questa una procedura assolutamente garantita e sicura per mamma e figlio.

Daniela è stata lasciata nella culletta nella giornata di Capodanno e secondo i sanitari poteva avere un giorno di vita, dunque essere stata partorita l’ultimo giorno dell’anno. Indossava una tutina ed era avvolta da una copertina.

Il sottosegretario all’Istruzione, Gabriele Toccafondi, prende spunto da questa vicenda per sensibilizzare e auspicare che si estenda il modello della culla termica per bambini non desiderati a più ospedali possibile come alternativa anche all’aborto o ad altre situazioni terribili che si sono verificate in alcuni casi estremi di abbandono post nascita.

Una vita nuova che si affaccia è sempre come un fiore che sboccia, è per tutti ma non tutti vogliono o possono raccoglierlo, non per questo li si deve per forza privare del sole che li illumina.

Una bella iniziativa quella dell’ospedale di Firenze che ci auguriamo si diffonda.



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