Network
Deabyday Cure naturali Eticamente Crescita personale Sapere.it

 

Seguici:

Piante in vaso e da appartamento, in casa e sul balcone, le cure di primavera

di Mamma Licia

05 Aprile 2011

Finalmente è primavera! Per chi ha piante è arrivato il momento di rinvasarle, concimarle, moltiplicarle, potarle, e spostarle all’aperto.

Controllare le piante

Assicuriamoci che le nostre piante non abbiamo patito troppo il riscaldamento e l’aria secca tipici dei nostri appartamenti in inverno. Con un paio di forbici ben affilate e pulitissime, recidiamo di netto le foglie secche e le parti danneggiate, e controlliamo la presenza di parassiti. Per quest’ultima operazione può rendersi necessario l’uso di una lente di ingrandimento, perché i parassiti possono talmente essere piccoli da risultare invisibili ad occhio nudo. È il caso, ad esempio, del ragnetto rosso, un acaro purtroppo molto comune perché favorito dall’aria asciutta delle nostre case. Far uso, se necessario, di appositi acaricidi.

Travasare le piante

Facciamo un’analisi delle nostre piante e controlliamo il foro di drenaggio. Se le radici della pianta fuoriescono vuol dire che è arrivato il momento di travasarla in un vaso più grande ed accogliente; se invece il contenitore ha ancora la giusta capienza, limitiamoci a sostituire una parte di terra (quella più in superficie) con del nuovo terriccio. È anche arrivato il momento di concimare le nostre piante: si daranno loro quegli elementi nutritivi di cui necessitano adesso che sono in pieno risveglio vegetativo.

Come cambiare vaso. Prendere un contenitore più grande di quello che si vuol cambiare di almeno 1-2 cm, sistemare sul fondo 2-3 centimetri di ghiaia o di argilla espansa, mettere un po’ di terriccio, collocare la pianta (con il suo pane di terra intatto) al centro del nuovo vaso ad un’altezza giusta rispetto al bordo superiore, riempire di terra i bordi laterali e comprimere un po’ con le dita; alla fine annaffiare.

Spostare le piante all’aperto Prima di togliere le nostre piante dalle miniserre, dalle verande e dalle loro abitazioni invernali per spostarle all’aperto, è necessario dar loro qualche settimana per acclimatarsi, cioè per abituarsi al nuovo clima che troveranno all’esterno, e soprattutto alle differenze di temperature tra il giorno e la notte. Per far ciò, esponiamo le nostre piante all’aria aperta solamente durante le ore più calde, prolungando la durata di giorno in giorno, man mano che la temperatura esterna si stabilizzi. Questo impedirà alla pianta di subire disastrosi shock termici a cui difficilmente si potrà porre rimedio.

Moltiplicare le piante

La primavera è il momento ideale per chi vuol moltiplicare le proprie piante.

Le tecniche di moltiplicazione dipendono dal tipo di pianta.

Le talee di ramo (per piante tipo Ficus Benjamin, Photos, Afelandra e Cissus) si fanno tagliando un ramo della pianta che deve essere lungo tra gli 8 ed i 15 cm, si eliminano poi le foglie inferiori fino ad un terzo del ramo in modo da poterlo interrare, si pratica un piccolo foro con una matita nel terriccio, vi si pianta la talea e si compatta la terra con le mani.

Le talee di foglia (per piante tipo Peperomia, Violetta africana, Echeveria, Impatiens) si fanno tagliando foglie mature, ma non vecchie, facendo in modo che il picciolo – la parte che sostiene la foglia – sia lungo almeno 5 cm; si interra il picciolo in modo che la foglia sia raso terra e si compatta tutto intorno.

Le sezioni di ramo (per piante tipo Cordyline, Diffenbachia, Dracena) si fanno tagliando un ramo e dividendolo in sezioni di circa 5-8 cm, assicurandosi che ciascun pezzo abbia un nodo (cioè una zona tra due punti in cui s trovano le foglie); si piantano o in verticale o in orizzontale esercitando una leggera pressione fin quando la sezione non sia interrata per metà, con le gemme rivolte verso l’alto.

Cactacee. Se volete moltiplicarle, è questo il momento più opportuno per faro. Prendere una talea (un pezzetto della pianta, un pollone od una foglia), lasciarla asciugare per qualche giorno, in modo da far cicatrizzare il taglio e porla in un terriccio speciale per cactacee un poco inumidito.



Iscriviti alla newsletter
Riceverai preziosi consigli e informazioni sugli ultimi contenuti, iscriviti alla nostra newsletter.

Seguici