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Neonata Morta Dopo 3 ore dalla Nascita: “Rifiutata” dagli Ospedali

di Gioela Saga

13 Febbraio 2015

muore neonata perché non c'è posto in tin

Ci sono notizie che sconcertano, che non si dovrebbero o non si vorrebbero mai sentire.

Questa è una di quelle. La nascita dovrebbe essere sempre un evento felice accompagnato da lacrime di gioia e non di disperazione.

Risulta inconcepibile come il destino e le circostanze siano stati così fatali per una piccola neonata venuta al mondo nella notte di qualche giorno fa.

La gravidanza era sempre proseguita senza nessun problema, la mamma era stata seguita dal suo ginecologo di fiducia e non erano mai stati riscontrati problemi di nessun genere, almeno per come sono stati fino ad ora riportati i fatti attraverso l’agenzia Ansa.

Nicole nasce con un parto che non ha presentato problemi, presso una clinica privata di Catania.

Tutto regolare fino al taglio del cordone ombelicale. Per complicanze mediche ancora tutte da appurare e comprendere, la piccola ha subito una crisi respiratoria grave.

Viene prontamente stabilizzata nei parametri vitali. Nella sala parto sono presenti il ginecologo, l’anestesista, un rianimatore ed un neonatologo che tamponano prontamente l’emergenza.

Le condizioni della piccola Nicole appaiono però subito critiche e vista l’emergenza in corso si decide per il trasporto urgente della piccola in un unità di terapia intensiva neonatale in uno degli ospedali presenti nella città di Catania.

Ecco che si presenta un ulteriore problema:

i reparti risultano totalmente pieni ed impossibilitati ad accoglierla per prestare il soccorso dovuto, vi sono poco più di 30 posti totali e tutti occupati nelle Utin del territorio.

Viene contattato il 118

che trova un posto ma a più di 100 chilometri di distanza, con un tempo di percorrenza stimato di quasi due ore, presso l’unità di rianimazione pediatrica nell’ospedale di Ragusa “Paternò-Arezzo”.

La clinica appronta un’ambulanza allestita con termoculla dove salgono anche i medici per assistere la piccola nel delicato tragitto.

Purtroppo il viaggio è inutile

Nicole non arriverà mai viva nella struttura ospedaliera, avrà un’ulteriore grave crisi respiratoria in ambulanza che le sarà fatale.

Tre ore di vita per questa piccolina, tre ore interminabili e lunghissime per i genitori Andrea e Tania, giovani sposi da due anni, che avrebbero voluto tenere in braccio la loro bambina, cullarla, coccolarla per tutta la vita, vita che invece si è conclusa in un lasso di tempo di tre sole ore.

La disperazione, la rabbia e l’incredulità si mescolano nei loro sentimenti che si possono ben comprendere.

Ora rimane, tristemente, solo da accertare ciò che è accaduto per stabilire se vi sono state delle responsabilità, i genitori chiedono chiarezza, vogliono sapere se Nicole avrebbe potuto salvarsi se l’emergenza fosse stata gestita diversamente, se c’è stata negligenza da parte di qualcuno.

Ci si chiede se c’è stata una perdita di tempo, se l’organizzazione non è stata efficiente o se fosse stato possibile trovare un posto più vicino. Ad indagare ci sono ora ben due Procure, quella di Catania e Ragusa che si stanno muovendo per trovare le risposte a tutti questi comprensibili interrogativi da parte della famiglia di questo piccolo angelo.

E’ stata avviata anche un’inchiesta interna nelle aziende ospedaliere del distretto, in contemporanea, il Ministro alla Salute, Beatrice Lorezin, ha disposto l’invio di ispettori nel capoluogo etneo per una “relazione dettagliata e in tempi brevi”.

Ci uniamo al dolore della famiglia, nella speranza che si faccia luce e che si comprenda appieno la dinamica di questa tragica vicenda.

Fonte: Ansa



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