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Bambino Malato: Facebook Blocca la Foto , può Disturbare per i Suoi Contenuti

di Gioela Saga

20 Febbraio 2015

foto bambino malato bannata da facebook

Il potere dei social network come Facebook è davvero molto grande in termini di diffusione delle notizie e più di una volta abbiamo dovuto constatare come abbiano concretamente aiutato le ricerche di persone scomparse o di aiuti per situazioni di disagio.

Proprio per questo, un papà, per aiutare suo figlio malato, crea una pagina Facebook con l’intento di far conoscere la storia del bambino e raccogliere fondi per aiutare le cure mediche da dover sostenere per il suo trapianto di cuore e per questo pubblica alcune foto del piccolo.

La reazione del social è a dir poco incredibile perché blocca la foto e la cataloga come foto che può disturbare per i suoi contenuti.

Il messaggio ricevuto da Facebook è lapidario, di quelli automatici con cui è difficile “dialogare” ed è difficile interagire:

La tua inserzione non è stata approvata perché la miniatura dell’immagine o del video è spaventosa, violenta, o impressionante e causa una reazione negativa. Le immagini di disgrazie, incidenti autostradali, corpi morti o smembrati, fantasmi, zombie, demoni e vampiri non sono permesse…” seguono i riferimenti alle linee guida ufficiali con relative pagine di aiuto.

Sì, ma l’aiuto di cui aveva bisogno il piccolo Hudson era ben diverso…

ban di foto di bambino malato

Hudson Bond è nato il 18 luglio scorso e da allora si è rivelato un piccolo guerriero instancabile, malgrado la sua grave patologia cardiaca congenita.

Per incentivare gli accessi in pagina e spingere la raccolta fondi, il padre investe nella pagina del social piccole somme di denaro nella promozione di alcuni post ma, caricando una delle immagini che ritraeva il figlio neonato circondato dalle apparecchiature mediche che gli consentono di rimanere in vita, si è visto recapitare il freddo rifiuto della rete, insieme alla sua offerta di 20 dollari.

Kevin, il papà, si sente ferito e stordito dall’accaduto, prova a contattare l’azienda senza però ottenere nessuna risposta.

“Volevamo solo condividere la sua storia e sensibilizzare le persone sulla sua situazione e anche per altri bambini nella sua condizione, vederci rifiutare la nostra richiesta è stato duro, considerando la quantità di spazzatura che si trova sui social…

Non è facile dargli torto…

foto bambino malato bannata da facebook

Kevin si è sentito anche offeso dal sentire paragonato suo figlio a zombi, vampiri e quant’altro…

Nel frattempo il piccolo Hudson giaceva in ospedale con un cuore artificiale, in attesa di un cuore nuovo e le cure necessarie.

Solo dopo alcuni giorni, un portavoce di Facebook ha risposto all’Huffington Post americano che aveva pubblicato la disavventura del padre e porge le prime sentite scuse:

“È stato un errore da parte nostra e la richiesta è ora stata ri-approvata. Ci scusiamo per ogni inconveniente causato alla famiglia.”

Kevin rimane però indignato sia dalla definizione minimalista di “inconveniente”, quando per il figlio poteva essere questione di vita o di morte, sia dalla mancanza di scuse ufficiali che arriveranno solo dopo alcuni altri giorni, accompagnate da un buono del valore di 10.000 dollari, spendibili in promozione Facebook.

L’azienda ha sottolineato come il meccanismo sia assolutamente automatico perché necessita di essere tempestivo e supporta un numero grandissimo di pubblicazioni e chiaramente ci possono essere dei fraintendimenti che possono crearsi a causa dell’automatismo che filtra i contenuti.

foto bambino malato censurata da facebook

Ora ci sono almeno notizie confortanti sul piccolo Hudson che ha finalmente ricevuto un cuore nuovo

presso il reparto di cardiologia pediatrica del Duke Children’s Hospital in North Carolina e la famiglia è emozionata e felice di vederlo migliorare, grazie alla generosità di una famiglia che ha vissuto un grosso dolore e una immensa perdita ma ha permesso a Hudson di sopravvivere.

Inoltre, tutto il clamore intorno alla sua storia e al ban del social, ha sicuramente contribuito più di tutto all’autosponsorizzazione della sua causa e all’impennata di donazioni!

Hudson bond e la foto censurata da facebook

Fonte: Hudsonheart, Abc



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