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Dieta Vegana Crudista per Dimagrire

 

La dieta crudista, Raw Food, è una dieta basata sul consumo di cibo crudo; viene abolito ogni tipo di cottura. L’unico riscaldamento concesso è un intiepidimento di alcuni cibi a circa 40° C.

Secondo la mentalità crudista il cibo deve essere consumato così come cresce in natura.

La dieta crudista vegana è ecocompatibile perché ha un impatto ambientale molto basso.

Come il veganismo e il vegetarianismo, anche il crudismo (e quindi il crudismo vegano) ha regole ben precise. È necessario conoscere a fondo questa alimentazione, che prima di tutto è uno stile di vita, in modo da trovarsi preparati nel momento in cui si inizia a seguirla, senza incorrere nel rischio di abbandonarla.

Non si può pretendere, quindi, di passare dall’oggi al domani al crudismo, in quanto esso prevede un consumo eccessivo di frutta e verdura crude; farlo, creerebbe processi di fermentazione dovuti alla “vecchia” alimentazione. Il passaggio deve essere graduale.

Dieta vegana crudista

  • L’aspetto positivo della dieta crudista è sicuramente la preservazione del contenuto vitaminico (la cottura distrugge molte vitamine termolabili).
  • Con una dieta crudista vengono preservati enzimi, batteri, sostanze antiossidanti che contribuiscono a rafforzare l’organismo, a livello digestivo e immunitario.
  • Molti sostenitori della dieta crudista la definiscono “anti-aging”, quindi anti-invecchiamento per cellule e tessuti.
  • Quest’ultimo aspetto è strettamente legato alla diminuita comparsa di tumori.

La dieta crudista fa dimagrire?

Chi segue questa dieta sostiene che è molto facile perdere peso. Primo, perché mangiare crudo permette di assumere tutti i principi nutritivi che contribuiscono a depurare l’organismo e ad eliminare tutte le sostanze di scarto; questo fa perdere l’eccesso di peso che era già nel nostro corpo. Secondo, perché il cibo crudo ha bisogno di più tempo per essere masticato e poi digerito; l’organismo quindi lavora di più spendendo più energia.

Visti gli aspetti positivi, incluso il dimagrimento, è opportuno anche parlare degli svantaggi che comporta questa dieta.

Dal punto di vista nutrizionale la dieta vegana crudista è sbilanciata, in quanto porta ad un consumo eccessivo di frutta e verdura a discapito di alimenti ricchi in proteine. L’unica importante fonte di proteine sono i legumi: per poterli mangiare però occorre farli germogliare; per assumere la stessa quantità di proteine, bisogna mangiare una quantità di germogli pari a due volte e mezzo la quantità di legumi.

Dieta vegana crudista

Lo sbilanciamento può riguardare i grassi: non bisogna eccedere in semi e frutta secca, che sono costituiti principalmente da grassi.

La dieta crudista può comportare delle carenze nutrizionali, di vitamina D, vitamina B12, calcio che si possono rivelare molto dannose per la salute.

L’aiuto di integratori alimentari è essenziale.

Alcune persone che seguono questa dieta lamentano reazioni intestinali avverse, tensione addominale, meteorismo, flatulenza. La dieta crudista non è adatta per chi soffre di colite, in quanto prevede il consumo di alimenti che possono acuire i sintomi.

Nella stagione invernale soprattutto, seguire questa dieta può rivelarsi duro per la resistenza alle basse temperature. Siccome non vengono introdotti cibi caldi, ci può essere un’alterazione di come viene percepito il freddo.

Un altro svantaggio è rappresentato proprio dal principio cardine della dieta: la mancanza di cottura. La cottura degli alimenti spesso è utile per assimilare alcuni principi nutritivi.

Ad esempio, il licopene contenuto nei pomodori è più biodisponibile con la cottura.

Inoltre, la cottura distrugge eventuali tossine patogene contenute in alcuni cibi.

Per i vegani crudisti i semi di grano saraceno freschi potrebbero essere pericolosi in quanto contengono la fagopirina, una sostanza che viene riconosciuta dal fegato come tossica e aumenta la fotosensibilità.

Il crudismo in generale non è assolutamente adatto alle donne in gravidanza, ai bambini e agli adolescenti, oltre che agli anziani e alle persone affette da patologie più o meno gravi.

Quindi, mettiamo sulla bilancia i pro e i contro e decidiamo liberamente se abbracciare questo modo di vivere oppure no.


 

 



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