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Punizioni a Scuola: Lava col Sapone la Bocca del Bambino

di Alessandra Albanese

25 Marzo 2015

Può essere giustificata una maestra che lava col Sapone la Bocca del Bambino che ha detto una bestemmia? L’altro giorno ho rimproverato mio figlio perché aveva detto una parolaccia.“Le brutte parole non si dicono – gli dissi – sono volgari e offensive”. Mi domando quale sia il limite delle punizioni della mamma e delle punizioni a scuola.

Mio figlio mi ha chiesto allora perché io le dicessi, e che differenza facesse tra ‘cretino’ e ‘altro’.

Bella domanda, anzi, belle domande. Sono state spunto di riflessione, e oggi leggo questa notizia:

Punizioni a Scuola: maestra lava col sapone la bocca del bambino

Punizioni a Scuola bambino

Non capita in un paese di bigottissimi ortodossi, ma a Ravenna.

Punizioni a scuola: protagonisti una maestra di 55 anni di scuola materna, vicino Ravenna, di ispirazione cattolica dicono le cronache (la scuola credo, ma forse anche la maestra) e un suo alunno, un bimbo di 5.

La storia tra l’altro è venuta fuori a seguito di domande insistenti di quest’ultimo, che alle altre insegnanti chiedeva cosa sarebbe successo se avesse disubbidito, se avesse fatto il monello o non avesse consegnato i compiti.

E così queste ultime, colleghe della maestra in questione, insospettite dall’atteggiamento del piccolo, sono volute andare a fondo alla faccenda.

E così si è scoperto di punizioni a scuola corporali, incluso il lavaggio della bocca del piccolo col sapone, per avere bestemmiato.

La donna è stata accusata, tra l’altro, di sequestro di persona, e assolta per questo capo d’accusa, ma ha dovuto rispondere del suo comportamento davanti al tribunale, negando abusi sul bambino, e chiedendo una perizia sulle capacità di testimoniare del piccolo alunno. Al momento è stata condannata ad un anno per avere compiuto il gesto del lavaggio della bocca, ma la vicenda non è ancora chiusa.

Punizioni a Scuola bambini

 

La riflessione, al di là del fatto di cronaca, è dovuta.

Possiamo noi adulti, come mi faceva notare proprio mio figlio, punire per comportamenti di cui magari in maniera inconsapevole ci macchiamo noi stessi?

E se così non è, in ogni caso, è lecito che una maestra punisca con gesti estremi come questo un bambino per un’azione, un comportamento o un’espressione, di cui magari non riesce a capire il significato?

Non dovrebbe essere quello, ovvero il compito di educare, un appannaggio degli insegnanti e dei genitori?

E’ vero, dobbiamo sicuramente dare attenuanti generiche alle persone che hanno la grande responsabilità di formare i futuri uomini di domani: stanchezza, impazienza, mancanza di preparazione, sfinimento.

Ma no, lavare la bocca con il sapone ad un bambino proprio no, non si può fare.

Il bimbo adesso ha cambiato scuola, a seguito di un controllo è stato accertato un disagio (vai a vedere dovuto a cosa, non si può giudicare se non si conosce a fondo la sua storia), magari il tempo lenirà questa sua ferita, e magari, speriamo da grande non ricorderà neanche la maestra, e speriamo che andrà così, perché se invece questo episodio dovesse pur minimamente toccarlo, allora la maestra avrà fallito, e con lei (per il bimbo) tutto un sistema.

 

Fonte: Huffington Post.it



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