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Happy hour, nemico della dieta e della forma fisica

di Federica Federico

03 Maggio 2011

Il cioccolatino, la barretta fondente, il gusto del dolce dopo il pasto sono tentazioni meno irresistibili degli stuzzichini dell’aperitivo. A rivelarlo un sondaggio condotta da Melarossa insieme a S.I.S.A. – SOCIETà ITALIANA SCIENZE DELLA ALIMENTAZIONE.

Il sondaggio pone agli utenti la il seguente quesito:

Durante la settimana, qual è il momento in cui le tentazioni si fanno più irresistibili?

La maggioranza degli intervistati ha dichiarato di non resistere alle tentazioni che circondano l’Happy Hour, scegliendo tra le possibili opzioni la seguente risposta: “Venerdì ore 19.15. Bar. Sono con le amiche a fare l’happy hour e il cameriere porta in tavola un vassoio stracolmo di pizzette, olive ascolane e stuzzichini al formaggio e prosciutto“.

Dunque non si resiste all’aperitivo! Pizzette, patatine, salatini e stuzzichini rompono le diete, squilibrano l’alimentazione e non aiutano la linea. Mangiare fuori pasto è un errore imperdonabile, mangiare con sregolatezza in un orario non consono è ancora più sbagliato, i fritti ed i grassi propri di molte piccole tentazioni servite accanto ai bicchieri, poi, aggravano la situazione. ma dove la mettiamo la regolarità alimentare che ogni dieta pretende come prima norma di condotta?

L’aperitivo, diventa rito nell’Happy Hour, una tradizione importata dall’Inghilterra che raggiunge l’Italia e l’Europa tutta e spopola, in modo particolare è in uso il venerdì sera. Prima di cena tutti a bere un aperitivo per “un’ora felice”, la spensieratezza della compagnia e del buon bere portano ad ingurgitare stuzzichini e piccoli rustici, così l’Happy Hour rende meno felice il rapporto degli italiani con la bilancia.



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