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Tumore Inoperabile, Neonata Regala Momenti Indimenticabili

di Gioela Saga

08 Settembre 2015

La gravidanza e il parto spesso non si risolvono come lo immaginiamo, per alcune mamme la favola che su cui hanno sognato per molto tempo assume colori inaspettati. Possono subentrare la malattia e il dolore ma se l’amore prevale anche questi possono donare qualcosa di diverso come nel caso di questa bimba che nasce con un tumore inoperabile ma regala momenti indimenticabili ai suoi genitori e alla sorellina.

Bimba nasce con tumore inoperabile al cervello: le aspettative e la realtà che si scontrano.

tumore inoperabile al cervello neonata

Per Erika e Stephen Jones, residenti in Florida, l’attesa della loro secondogenita era una benedizione.

All’ecografia fatta alla 18° settimana però era subito emersa un’anomalia e viene loro detto che la bimba presentava diversi aspetti che facevano presupporre in modo marcato che fosse affetta da Sindrome di Down. Gli esami diagnostici che seguirono confermarono questa supposizione. Inizialmente Erika e Stephen sono scioccati, spaventati e addolorati per non poter avere una figlia “normale”.

In un secondo momento si fanno forza e superano questa notizia grazie alla fede e all’amore, ben presto si sentono anche onorati di poter accudire un figlio con dei bisogni speciali.

tumore inoperabile in neonata

Le sorprese purtroppo però non erano ancora finite e alla 30° settimana di gravidanza, durante un’altra ecografia, il medico scopre che la piccola Abigail presentava una massa sull’emisfero cerebrale sinistro che si rivela un tipo di tumore raro simile al teratoma maligno che piano piano stava letteralmente sostituendosi al suo tessuto cerebrale e stava distruggendone l’anatomia: un tumore inoperabile

“I nostri cuori erano spezzati e la nostra mente carica di domande e paure su questa cosa sconosciuta che stava colpendoci.”

tumore inoperabile neonata

Ulteriori esami più approfonditi determinano che la massa tumorale era in costante crescita e il consulto con il neurochirurgo e altri specialisti servirono solo a confermare la diagnosi nefasta di tumore inoperabile. La testa dei Abigail era cresciuta tanto da non poter pensare ad un parto naturale perché troppo rischioso e viene programmato un cesareo.

I genitori affrontano tutto con la consapevolezza, determinata anche dai medici, di non poter assolutamente sapere per quanto tempo Abigail poteva rimanere con loro: poteva morire durante il parto, poteva sopravvivere alcune ore, giorni…

La nascita di Abigail con tumore inoperabile al cervello.

Mentre il cesareo era programmato per il 12 agosto scorso, la mattina del 5 Erika entra in travaglio e viene poi operata d’urgenza, poco dopo la mezzanotte del 6 agosto nasce Abigail Noelle.

“L’unica cosa a cui noi pensavamo era il tempo, il tempo che non avevamo a sufficienza: la nostra Abigail è nata di un bel colorito roseo, gioiosa e urlante. Ha fatto e fa tutto quello che farebbe una bambina sana: si muove, ci stringe le dita, apre gli occhi, tira fuori la lingua, grida e viene allattata. Ha grandemente superato le nostre aspettative, non avremmo mai pensato di poter passare dei tali momenti con lei.”

Una risonanza magnetica fatta alla nascita ha tristemente confermato la diagnosi di tumore inoperabile: non può essere fatto nulla, la chirurgia sarebbe troppo invasiva e aggressiva, non si potrebbe rimuovere tutta la massa tumorale che ricrescerebbe velocemente. Il trattamento chemioterapico ucciderebbe una bimba così piccola.

Lo stesso neurochirurgo ha consigliato di portare Abigail a casa e ricoprirla di amore e così fanno Erika e Stephen: la coccolano e la baciano in ogni momento e lei ricambia i loro sguardi e il loro amore in mille modi indimenticabili così come con la sua sorellina Audrey di due anni che la cura con mamma e papà e alcune infermiere che si occupano delle cure mediche.

tumore inoperabile cervello

La situazione è ovviamente triste e carica di momenti dolorosi.

“Mi sembra di vivere la vita di qualcun altro – dice la mamma – qualcuno di cui sto leggendo la storia su un giornale…”

Non vorremmo perdere nostra figlia, vorremmo vederla ridere, ballare, litigare con sua sorella, andare in bici, andare a scuola..vorremmo vedere la sua vita. Invece la sua vita sarà fatta di settimane o mesi ma non di anni.” Stephen e Erika si fanno forti grazie alla fede che li ha sempre sostenuti ma non è sempre facile. Cercano di pensare che quando se ne andrà sarà accolta e amata in paradiso.

Tumore inoperabile: i genitori decidono di immortalare dei momenti unici in foto stupende.

Nel frattempo, per immortalare questi momenti preziosissimi, i genitori hanno scelto una fotografa professionista, Mary Huszcza, che è anche una mamma e una terapista pediatrica che ha fatto davvero un lavoro grandioso: non è stato facile scegliere tra le foto scattate quelle da proporvi e vi invito a vederle tutte sul suo blog.

tumore inoperabile Abigail Jones

Sono foto che parlano che raccontano più di tutto quello che avete potuto leggere fino ad ora! Forse vi spiegano anche perché a volte è possibile che il dolore si trasformi in gioia e ci siano piani e prospettive molto più grandi di noi, dove si ha l’impressione che “tumore inoperabile” sia solo una parola.

Fonte: 8.08Photography, Dailymail



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