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Bambina Picchiata da un Compagno: “E’ Perchè gli Piaci”

di Alessandra Albanese

13 Ottobre 2015

Ha risposto subito la mamma di questa bambina picchiata da un coetaneo alla frase che le ha detto un infermiere al pronto soccorso, quando dopo essere stata aggredita da un suo compagnetto aspettava di essere medicata

Bambina picchiata da un compagno, la frase di un infermiere fa infuriare la mamma

bambina picchiata da un compagno

Purtroppo si sa, i bambini hanno dei comportamenti più istintivi, e non c’è da stupirsi che il gesto aggressivo di un cucciolo d’uomo nei confronti di una sua coetanea di sesso opposto possa davvero essere così interpretato.

Ma Merrit Smith, la mamma della Bambina picchiata da un compagno non ci sta.

E’ successo a Columbus, nell’Ohio (USA): all’accettazione del pronto soccorso del Nationwide Children’s hospital sono arrivate Merrit e la figlia di 4 anni, in lacrime per essere stata colpita da un compagno di scuola.

Pensando di consolarla l’infermiere dell’accettazione le ha rivolto parole di conforto “Scommetto che è perché gli piaci” ha detto alla piccola.

Non ci sarebbe stato niente di male in questa frase, se non ché la mamma, infastidita non dalle intenzioni ma dal messaggio, gli avesse rivolto un lungo post pubblicato su facebook, che ha raccolto migliaia di like.

Il messaggio dice così:

“Caro signore al desk del Children’s hospital, credo che non abbia pensato a fondo a quello che hai detto. Dopo avere sentito le tue parole ho capito che tutto parte da lì. Che chi ama può ferire, e questo è accettato. Mia figlia di 4 anni sa che non è così che si dimostra l’affetto. Che non è una buona via.

In quel momento, ferita e in un luogo sconosciuto, preoccupata per i probabili punti che avrebbe avuto, lei era la persona che avrebbe dovuto aiutarla, e far passare il messaggio che se piaci a qualcuno puoi essere ferita non è corretto.

Io non consentirò che mia figlia impari questo: “chi ti ama non ti fa male”.

Lei era in una posizione di influenza, ha pensato di alleggerire un momento difficile.

E’ tempo di prendersi delle responsabilità, e di lanciare nuovi messaggi ai nostri figli. Non dite a mia figlia che dovrà avere dei punti perché piaceva a un bambino. Scommetto che gli piaci NO”

bambina picchiata da un compagno, il messaggio della mamma all'infermiere

Mi trovo in una posizione ambigua a dovere commentare questo messaggio.

Non perché io non sia totalmente d’accordo con Merrit.

Forse ha ragione lei quando dice che questo è un punto di partenza che bisogna sconfiggere, spazzare, cancellare.

Chi ti ama non ti fa male. E se lo fa non ti ama.

Lo abbiamo sempre sostenuto, abbiamo sempre detto che un uomo è tale quando tiene a freno l’istinto che ci equipara agli animali.

Noi, esseri di intelletto non possiamo far passare lo stesso atteggiamento che hanno invece chi l’intelletto non ce l’ha.

Giusto insegnare da subito questo pensiero, giusto che un uomo, neanche per scherzo, debba giustificare anche uno spintone di un bambino di 4 anni.

Ma io credo comunque che i bambini a quell’età siano ancora figli dell’istinto e forse quel gesto è stato davvero dettato da un sentimento che ha spiegato quell’uomo (attenzione, credo comunque che anche in buona fede il messaggio non sarebbe dovuto passare).

Forse sarò impopolare ma credo che un bambino che fa male a una coetanea non necessariamente sarà un uomo violento: insegnargli ad accarezzare chi gli piace sì, etichettarlo a 4 anni no.

E dopo avere fatto questa precisazione voglio solo fare un plauso a Merrit, sperando che i like che ha ricevuto siano stati di tanti uomini che la pensano come lei.

 

Fonte: Cosmopolitan



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