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Pablo Ernesto Piovano: El Costo Humano de Los Agrotóxicos

di Federica Federico

20 Novembre 2015

La fotografia è l’arte di immortalare la vita di un attimo per renderla eterna. La nobiltà di quest’arte pretende che la fotografia sia vera e come tale può essere anche dolorosa, dura o violenta. Pablo Ernesto Piovano ha aperto gli occhi del mondo sull’orrore dei tumori, anche quelli infantili, concentrati e proliferati nelle aree agricole Argentine contaminate da coltivazioni geneticamente modificate e chimicamente sostenute e forzate.

L’argentino Pablo Ernesto Piovano, classe 1981, ha deciso di fotografare la realtà amara della sua terra immortalandola negli aspetti più duri e violenti del vivere, imprimendo sulla pellicola le impressioni della fame, della miseria e della paura.

Pablo Ernesto Piovano foto

 

Pablo Ernesto Piovano ha portato il suo obiettivo fotografico laddove si vivono, si vedono e si patiscono i risultati ultimi e tragici della crisi socio-politica dell’Argentina.

Nel 2002 ha firmato, insieme ad altri fotografi, il libro “Episodios Argentinos, Diciembre y después”.Oggi, nel 2015, Piovano conferma la sua dedizione alla fotografia di denuncia per dare voce alle immagini degli ultimi.

Le foto che corredano questo testo sono tratte dal reportage “El costo humano de los agrotóxicos” ovvero “Il costo umano dei pesticidi”, ultimo lavoro di Pablo Ernesto Piovano e già premio della Fondazione Manuel Rivera Ortiz; medaglia d’oro al Festival messicano “Internacional de la imagen (FINI)”, nella categoria fotografia professionale; vincitore del Festiva della Fotografia etica di Lodi.

Il glifosato potrebbe essere il responsabile silenzioso e pericoloso di quello che queste immagini testimoniano e riportano, ovvero dell’epidemia di tumore che ha colpito e sta devastando le aree agricole argentine in cui sono state impiantate culture sperimentali.

Pablo Ernesto Piovano foto

Lui è Fabián Piris, ha 8 anni e sin dalla nascita soffre di idrocefalia.

Sulla pagina web del Festival della Fotografia etica di Lodi, nel presentare l’opera di Pablo Ernesto Piovano viene raccontata anche la storia del dramma che le sue foto consegnano al mondo:

correva il 1996 quando il governo argentino approvò velocemente la coltivazione di soia transgenica e l’impiego dell’erbicida glifosato sulle coltivazioni geneticamente modificate. Alle autorità argentine bastarono appena tre mesi per dire “Sì” al glifosato e alla soia geneticamente modificata, in particolar modo colpisce il fatto che la decisione fu presa attraverso una procedura amministrativa.

Pablo Ernesto Piovano foto

Lei è Jesica Sheffer dall’età di 7 anni soffre di una malformazione del tendine che le impedisce di camminare stando in posizione eretta

La denuncia che viene dalle foto di Pablo Ernesto Piovano appare chiara:

l’Argentina è diventata terra di sperimentazione per le multinazionali dell’agribusiness, divenendo uno dei maggiori produttori di soia transgenica”. (Citazione testuale dalla padana web del Festival della Fotografia Etica di Lodi)

La pericolosità del glifosato è di evidenza scientifica, com’è evidente che nelle piantagioni geneticamente modificate cresce sempre di più la resistenza ai pesticidi, determinando, quindi, ulteriori forzature chimiche.

Impressiona molto constatare l’estensione delle culture OGM sul territorio argentino: ad oggi gli ettari coltivati ad OGM in Argentina si estendono su una superficie pari a ben 28 milioni di ettari.

Pablo Ernesto Piovano foto

Lui è Lucas Techeira, ha 3 anni ed è nato con l’ittiosi arlecchino.

Le immagini di Pablo Ernesto Piovano denunciano il volto umano dei pesticidi.

I bambini deformati, quelli malati e malformati sono nati nei villaggi agricoli dell’area coltivata ad OGM che è oggi un’enorme area agricola.

Pablo Ernesto Piovano foto

Dal lavoro di Pablo Ernesto Piovano arriva un’aperta richiesta di verità fondata anche su dati statistici che non possono lasciare indifferenti:

in alcuni villaggi agricoli argentini l’incidenza dei tumori infantili si è triplicata in 10 anni; nello stesso arco di tempo l’incidenza delle malformazioni è aumentata del 400%; i bambini soffrono con impressionante frequenza di malattie della cute e patologie respiratorie.

Pablo Ernesto Piovano foto

Lei è mamma Mirta Maria mentre visita la tomba della figlia. Il suo angelo si chiama Maria Daniela Leyes è morta nel 2012, aveva 17 anni e un tumore cerebrale.

Condividere il lavoro di Pablo Ernesto Piovano e portare lontano le sue foto equivale, dunque, a condividere una verità importante, un urlo di giustizia, una richiesta di salvezza, una speranza di vita.

 



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