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Cartone della Pizza Tossico, Tutte le Info

di Gioela Saga

14 Gennaio 2016

Per gli amanti della pizza di tutto il mondo sembra che stiano per arrivare tempi difficili. Tra i tanti moniti sulla salute, uno in particolare infatti colpisce proprio questo piatto amatissimo e diffuso: secondo un allarme lanciato dall’ente governativo americano che si occupa di salute, la famosa Food and Drug Administration (FDA) il cartone della pizza potrebbe infatti contenere alcune sostanze potenzialmente pericolose.

cartone della pizza cancerogeno

Cartone della pizza sotto accusa già da tempo

Ad essere sotto accusa è proprio il cartone della pizza, il contenitore usa e getta usato per portare a casa la pizza calda e fragrante.

In realtà la questione non è affatto nuova, già nel lontano 1994 vi era stata un’allerta realtiva al cartone della pizza. Era stato segnalato il fatto che spesso venivano usati contenitori acquistati a prezzi molto bassi e di dubbia qualità, ottenuti da carta riciclata che conteneva sostanze nocive.

cartone della pizza cancerogeno

Proprio nel nostro paese in particolare è nata una normativa (Decreto ministeriale del 21 marzo 1973, denominato “Disciplina igienica degli imballaggi, recipienti, utensili, destinati a venire in contatto con le sostanze alimentari o con sostanze d’uso personale”), tra le più rigide in Europa, relativa alla produzione di tali cartoni. E’ fatto obbligo infatti di utilizzare solo cellulosa vergine (non proveniente da carta riciclata) per la produzione di contenitori destinati ad uso alimentare e a seguito di queste segnalazioni vengono fatti controlli più marcati e severi per non aggirare la disposizione in quanto emerge che, purtroppo, ancora oggi molti cartoni per la pizza siano fatti con carta riciclata dal costo minore.

Nel cartone della pizza la temperatura raggiunta supera spesso i 60°C e l’alimento contenuto, umido e ricco di grassi, spugnoso, potrebbe fare in modo che, in tali condizioni, possa esserci uno scambio indesiderato tra sostanze tossiche del cartone e l’alimento. Nella carta riciclata potrebbero essere presenti sostanze come il piombo, ftalati e altri composti potenzialmente nocivi. Nella carta vergine invece la presenza del piombo non può superare per legge i 3 microgrammi per decimetro quadrato, limite considerato sicuro.

Il contenitore della pizza a norma si riconosce dal simbolo “bicchiere e forchetta” e deve avere impresso in etichetta il nome del produttore e il codice di tracciabilità per identificare il lotto di produzione.

cartone della pizza cancerogeno

Nuovo allarme sul cartone della pizza

Malgrado tutta la normativa vigente e i controlli, a quanto pare, il prodotto made in Italy è ancora nell’occhio del ciclone a causa del contenitore take away.

Secondo la Food and Drug Administration, tutt’ora, alcune delle sostanze con cui viene realizzato un cartone della pizza tipo, potrebbero essere potenzialmente dannose, si tratta di 3 tipi di perfluoroalchilico che favorirebbero l’insorgenza del cancro al seno e di altre patologie tumorali. La ricerca fatta dalla FDA è stata sollecitata dal Breast Cancer Fund (Fondazione per il Cancro al Seno) e il Center for Food Safety (Centro per la Sicurezza Alimentare), che hanno anche indetto una petizione per eliminare i composti incriminati dai contenitori.

Le sostanze sotto accusa hanno origine chimica di sintesi e vengono utilizzate permantenere integro il materiale che potrebbe deteriorarsi con il calore e affinché anche l’umidità e l’unto della pizza non rovinino il contenitore ma, proprio a contatto con il cibo potrebbero essere assorbite e poi ingerite diventanto pericolose.

La stessa potenziale pericolosità di tali sostanze è sotto indagine anche da parte del Ministero dell’Ambiente e oggetto di uno studio che deve essere attentamente valutato. L’allarme, per altro, riguarda anche altri contenitori da asporto che contengono le stesse sostanze, come le scatole dei “fast food”, contenitori per fare i pop corn al micoonde, così come la produzione di Teflon e Gore-Tex nei tessuti.

Naturalmente è anche da valutare il tasso di esposizione a tali sostanze. Ovvero sopra quale frequenza possono diventare pericolose effettivamente per la nostra salute, se, ad esempio la classica pizza settimanale potrebbe influire davvero sulla predisposizione a malattie.

Se i dati fossero confermati, il problema da risolvere sarebbe quello di eliminare tali sostanze e sostituire la produzione di cartoni da asporto. Non dimentichiamo anche che essi rappresentano già di loro un grosso problema ambientale, come tutti gli oggetti usa e getta che, una volta sporchi, non possono essere più riciclati adeguatamente e hanno una vita media di utilizzo brevissima per loro natura.

Fonte: Huffingtonpost.com



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