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Rubano le Pile a una Bimba Sorda: l’Appello di Genitori

di Maria Corbisiero

23 Gennaio 2016

Quello denunciato dai suoi genitori non è stato un semplice furto, averle sottratto le pile dallo zaino ha compromesso il suo apprendimento scolastico e, cosa ancor più grave, ne ha accentuato la disabilità, catapultandola nuovamente in un mondo senza suoni e rumori.

Sono in tanti a definire l’accaduto, che qui di seguito andrò a raccontarvi, come l’ennesima dimostrazione di quanto il nostro paese, la nostra odierna società, sia in balia dell’inciviltà, della prepotenza e dell’intolleranza.

Rubano le pile ad una bimba sorda: il fatto.

Rubano le Pile a una Bimba Sorda: l’Appello di Genitori

Rubano le pile dell’impianto cocleare – un orecchio artificiale elettronico che consente alle persone sorde di poter udire – di una bambina di 10 anni, sorda sin dalla nascita.

Il fatto increscioso, reso noto due giorni fa, ossia giovedì 21 gennaio, attraverso il portale “la Nuova di Venezia e Mestre”, sito web appartenente al Gruppo Editoriale L’Espresso S.p.A., è accaduto in una scuola della Riviera del Brenta, area urbana di Venezia.

Il padre della bambina, che ha poi reso noto l’episodio attraverso il proprio profilo facebook, piattaforma internet usata per gridare la propria indignazione e il proprio rammarico, ha sporto denuncia contro ignoti per furto.

<<Sono il padre di una bimba portatrice di impianto cocleare – riporta la Nuova – qualche giorno fa nella sua classe è successo un brutto episodio. Le sono state rubate le 3 batterie dell’impianto che le permettevano di sentire, esse erano custodite all’interno della sua cartella in una apposita custodia porta macchina fotografica di colore fuxia. Sono molto indignato e mi rendo conto a che basso livello sia arrivata l’educazione dei nostri figli, spero (ma ho dei seri dubbi), che episodi del genere cessino visto che ho presentato denuncia>>.

Un atto di bullismo, è stato poi definito così il furto delle batterie dell’impianto cocleare, un vero e proprio sopruso nei confronti dell’alunna di quinta elementare che, non potendo usufruire del suo apparecchio, che le consente di interagire con gli altri, ha avuto non pochi disagi durante le lezioni.

Rubano le pile ad una bimba sorda: l’appello dei genitori.

Successivamente, nell’editoriale di venerdì 22 gennaio del succitato portale, la madre della bambina sorda a cui rubano le pile dell’apparecchio acustico ha poi chiarito che la vicenda non è da collegare ad un comportamento sociale inappropriato bensì solo ed esclusivamente ad una sottrazione illecita o, al più, ad un atto vandalico.

<<Sul furto delle pile dell’impianto cocleare in classe a mia figlia stanno indagando i carabinieri. Siamo convinti però che non si tratti di bullismo ma di un furto o eventualmente di un atto vandalico. Chiediamo a chi eventualmente le trovasse di restituirci le batterie dell’impianto che costano centinaia di euro ciascuna>>.

Queste le parole della donna che ha poi rimarcato:

<<Mio marito ha voluto fare quel post soprattutto per cercare di recuperare se possibile quelle costose batterie che sono state rubate>>.

Le batterie sottratte alla 10enne infatti non sono delle comuni pile, sono create appositamente per questo genere di apparecchiature e i genitori della bambina sorda a cui rubano le pile sono costretti ad ordinarle all’estero.

Ecco perchè è così importante per loro riuscire a recuperarle e restituire nuovamente alla loro figlia la possibilità di poter ascoltare il mondo e poter interagire al meglio con esso.

Ed ecco perché si fa sempre più forte l’indignazione per eventi come questo che non fanno altro che aggravare le posizioni dei più deboli a pieno vantaggio dei più forti.



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