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Procreazione: sempre più 40enni diventano mamme con la procreazione assistita

di Mamma Annamaria

29 Giugno 2011

“La legge 40 del 19 febbraio 2004 necessita di alcune modifiche” è quello che ha annunciato il sottosegretario della salute Eugenia Roccella.
La legge disciplina la procreazione assistita, da subito è stata molto discussa in quanto pone una serie di limiti alla procreazione, alla ricerca clinica e alla sperimentazione sugli embrioni. Necessita, appunto, di un aggiornamento considerando anche e soprattutto che sempre più quarantenni fanno ricorso alla procreazione assistita per fare figli.

Altri indici sono cresciuti ed hanno portato alla necessità di modifiche a tale legge: si è registrata una crescita del numero di coppie infertili per le quali la procreazione assistita ha rappresentato la realizzazione di un obiettivo fondamentale nella vita: divenire genitori, nel 2009 la procreazione assistita ha portato in totale alla nascita di oltre 10mila bambini.

Questi i risultati della relazione annuale sulla legge 40 inviata dal ministero della Salute al Parlamento dai quali emergono molti dati interessanti che hanno invitato appunto la Roccella a riflettere.

L’aumento dell’età media delle primipare italiane è un dato oggettivo, le donne che decidono di avere un figlio in età avanzata è aumentata dal 35,9 del 2008 al 36,2 anni del 2009. Inoltre, dato molto interessante è che il 28,2% dei cicli finalizzati alla procreazoine è stato effettuato su pazienti over40.

Dalla stessa relazione emergono anche dei dati circa i centri nei quali si effettuano tali interventi.
Il 55,1% dei centri presenti in Italia sono strutture private e la maggior parte delle prestazioni avvengono nelle strutture pubbliche o private convenzionate.

Rispetto al 2008 sono aumentati i cicli iniziati (+8,8%), le gravidanze ottenute (+12,3%) e i bambini nati vivi (+7,3%), così come cala anche la possibilità di portare a termine la gravidanza in donne tra i 40 e i 43 anni.
Se tra i 40 e i 42 la percentuale è del 6,9%, a 43 anni è dell’ all’1,7%.

D’ altro canto sono in netta discesa anche le complicanze da iperstimolazione ovarica, scese dallo 0,45% allo 0,28%.

In Italia ci sono 350 centri che si occupano di queste prestazioni, 130 sono pubblici, 27 privati convenzionati e 193 privati e il Lazio, la Calabria e la Sicilia sono le regioni con il minor numero di centri pubblici o convenzionati.

Le nuove linee guide sulla legge 40 prevedranno la rintracciabilità dei tessuti e delle cellule crioconservati, ed anche dei gameti, ovviamente nel rispetto della privacy“– afferma Roccella – che ha chiamato in causa anche e giustamente il Garante della privacy.

La sentenza n. 151/2009 dell Corte Costituzionale ha dichiarato illegittimo il comma 2, in quanto prevede un limite di produzione di embrioni “comunque non superiore a tre” .

Il numero di embrioni congelati, intanto, è passato da 763 del 2008 ai 7337 del 2009, su un totale di 99.258 embrioni formati. Il numero degli ovociti congelati è calato passando dal 12% di prelievi nel 2008, in cui si congela parte degli ovociti, al 9,9% del 2009.

Calate anche le gravidanze trigemine, dal 3,4% al 2,4%, e c’è stato uno 0,1% di gravidanze quadruple.

In aumento il numero delle gravidanze portate a termine con successo attraverso lo scongelamento di ovociti, dal 10,9% del 2007 al 14% del 2009, mentre è calato quello delle gestazioni ottenute da embrioni congelati: dal 20,5% al 17,4%.



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