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Sindrome del laccio da peli: cos’è e come intervenire

di Federica Federico

04 Febbraio 2016

L’immagine che correda questo articolo è stata postata su Facebook da Scott Walker, papà del Kansas (Stati Uniti), si tratta del piedino di sua figlia Molly, 4 mesi d’età, immortalato nella foto 45 minuti dopo essere stato liberato dalla cosiddetta “sindrome del laccio da peli”.

 

Sindrome del laccio da peli: cos’è e come intervenire

Sindrome del laccio da peli: cos’è e come intervenire
Foto diritto d’autore: Kitipol Pimseang© 123RF.com – ID Immagine: 25793503 con licenza d’uso.

Sindrome del laccio da peli: cos’è e come intervenire.

 

La sindrome del laccio da peli è comunemente non nota ai genitori, sebbene non sia infrequente. La sua mancata conoscenza determina degli incidenti imprevedibili che in non pochi casi potrebbero essere limitati o arginati.
Ma andiamo con ordine e partiamo dal post che Scott ha scritto su Facebook per sensibilizzare i genitori alla considerazione e alla diffusione delle informazioni su detta sindrome:

Chiarito il suo intento, Scott fornisce ulteriori dettagli sull’accaduto:

Ero a pranzo con la famiglia e Molly era irritabile e urlava, niente di straordinario. Mentre piangeva e si agitava, ha iniziato ad accalorarsi, questo ha indotto Jess (la moglie di Scott, infermiera per professione, ndr.) a toglierle i calzini nel tentativo di farle disperdere il calore corporeo.

E questo è ciò che hanno trovato sul secondo dito del piede.

 

 

Quello che è successo a Molly, come dichiara lo stesso Scott, porta il nome medico di Sindrome del laccio da peli.

 

Infatti il papà prosegue precisando:

Questo (quello che si vede nella foto, ndr.) è il risultato di ciò che chiamano “laccio emostatico di capelli” (o sindrome del laccio da peli, ndr.) che altro non è che una ciocca di capelli che, pure all’interno di un calzino, inspiegabilmente si avvolge intorno a un dito del piede, la morsa può diventare così stretta che può tagliare la pelle e potenzialmente inibire la circolazione del sangue.”

Il papà racconta che per fortuna la piccola Molly ha una mamma con superpoteri medici di emergenza, Jess infatti è riuscita a rimuovere i capelli con l’aiuto delle pinzette e di una lente di ingrandimento, liberando il ditino in pochi minuti.
L’uomo spiega inoltre che la foto da lui postata sui social è stata scattata circa 45 minuti dopo che i capelli erano stati rimossi. Purtroppo i capelli che avvolgevano il dito del piede della bambina come un laccio emostatico hanno tagliato la pelle ma l’esito poteva essere addirittura peggiore se la sindrome del laccio da peli (hair tourniquets in inglese) non fosse stata trattata in tempo e in modo adeguato.

 

Scott vuole dare, con questo suo post, più informazioni importanti:

 

  • controllate che i calzini siano puliti, che non vi siano capelli, tal volta se ne possono insidiare alcuni nelle calze persino durante i lavaggi in lavatrice;
  • considerate che se un bimbo piange ed è inconsolabile è opportuno controllargli anche i piedini;
  • tenete conto che se incorrete in una sindrome del laccio da peli è importante liberare il ditino asfissiato dal capello.

 

Attenzione però alla accessibilità del capello: tal volta il laccio ha già scavato un solco nella pelle e eliminarlo dal suo letto non è semplice. Ricorrete dunque al pronto soccorso perché i medici, e solo i medici, possono rimuovere il laccio da peli anche con un ago uncinato (lo dimostra il breve video in calce a questo scritto).

 

Sindromi simili possono costringere ed asfissiare anche gli organi intimi dei maschietti, rispetto ai piccoli cuccioli d’uomo è opportuno valutare anche la pericolosità dei costumi da bagno dotati di retina.
(Se non la conoscete, leggete QUI la testimonianza della mamma il cui bimbo rimase impigliato, con l’organo riproduttivo, nella retina del costumino da bagno: Bambino di 5 anni, orribile incidente col costume da bagno).

 

 

La Sindrome del laccio da peli può provocare un edema e un eritema nella zona del dito cerchiata dal capello e. a causa della costrizione, può ingenerare un ritardo del riempimento capillare ovvero un deficit nell’irrorazione del sangue.
Condividere questa notizia serve a rendere i genitori più consapevoli di eventuali pericoli e in caso di necessità a prevenire il peggio.

 

Porta sulla tua bacheca le info relative alla sindrome del laccio da peli e condividile con le altre mamme e gli altri papà.

 

 


 

Articolo aggiornato al 23 Giugno 2021



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