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Piedi Freddi e Raffreddore, in Che Modo Sono Correlati

di Gioela Saga

19 Febbraio 2016

Le nostre nonne erano sempre molto rigide rispetto a questo: i piedini dei bambini devono sempre rimanere al caldo dunque assolutamente vietato camminare a piedi scalzi. Una ricerca pare dare ragione a questa direttiva e sembra averne individuato anche le motivazioni scientifiche che collegano piedi freddi e raffreddore, tossi e muchi.

Piedi freddi e raffreddore: qual è il loro legame?

piedi freddi e raffreddore, muchi e tosse

Ancora oggi è guerra aperta tra chi sostiene che far camminare a piedi nudi i bambini sia una fonte di benessere anche psicologico e agevoli lo sviluppo armonico del piede, della postura e della camminata. C’è invece chi, seppur ritenuto maggiormente vecchio stampo, sostiene che invece siano proprio i piedi la parte del corpo che si dovrebbe tutelare di più per scongiurare le malattie da raffreddamento.

Insomma bisognerebbe coprire bene i piedi per non incorrere in raffreddori o altro. In fondo è quello che ci dicevano anche le nostre nonne: “Basta avere i piedi belli caldi…!” Ecco anche perché spesso quando anche prendiamo in pieno un bell’acquazzone, la cosa fondamentale sembra essere non avere i piedi bagnati e di conseguenza soggetti ad un calo di temperatura, cosa che invece sembra assicurare l’arrivo di qualche malanno se non ci si cambia alla svelta calze e scarpe.

Ma qual è dunque la relazione diretta tra piedi freddi e raffreddore? Qual è il meccanismo scientifico, se esiste, che guida questa teoria?

Alcuni scienziati si sono posti gli stessi interrogativi e hanno dato via ad una ricerca davvero molto interessante.

piedi freddi e raffreddore, muchi e tosse

Piedi freddi e raffreddore: un esperimento lo proverebbe

Secondo un gruppo di ricercatori dell’Università di Cardiff esiste un nesso stretto tra il piedi freddi e raffreddore, o meglio tra il “raffreddamento acuto ed improvviso” dei piedi, anche prolungato almeno per alcuni minuti e il rischio potenziale di sviluppare malattie da raffreddamento o che comunque colpiscano le vie aeree superiori (raffreddori, tracheiti, muchi e tossi in generale).

Il pool di ricercatori ha condotto un esperimento in cui ha preso a campione 180 soggetti. Un gruppo avrebbe ricevuto una procedura di raffreddamento dei piedi indotto, un altra parte, numericamente uguale, non sarebbe stata sottoposta a nessuna procedura particolare.

I soggetti del primo gruppo erano invitati ad immergere i pedi in acqua fredda (a 10°C) per 20 minuti, 2 volte al giorno per 4-5 giorni. A tutti è stato chiesto di tenere un diario dei giorni successivi ed annotare con precisione ogni minimo sintomo di raffreddamento, da starnuti, naso che cola, bruciore agli occhi, raucedine, mal di gola,…

Ebbene, dai risultati emersi, è apparso subito chiaro che nel primo gruppo si è riscontrato una percentuale maggiore di sintomi a carico delle vie respiratorie nei giorni successivi.

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In paritcolare per 13 soggetti su 90 era chiaro che fosse subentrato un raffreddore mentre solo 5 su 90 del gruppo non sottoposto a “raffreddamento” aveva qualche sintomo. Mettendo in relazione anche il tipo di sintomi, il loro grado e altre casualità, si è potuto evidenziare e quantificare che gli individui sottoposti a raffreddamento avevano il 10% in più di possibilità di sviluppare il raffreddore o sintomi legati ad esso.

Piedi freddi e raffreddore: perché?

Ulteriori studi e ricerche hanno anche fatto elaborare delle ipotesi sulla spiegazione di questa stretta relazione tra piedi freddi e raffreddore:

Pare che la ragione sia da imputare alla vasocostrizione riflessa indotta dall’esposizione al freddo. In parole semplici sembra che il raffreddamento di parti del corpo, dunque in realtà non solo i piedi, inneschi fenomeni di vasocostrizione riflessa nelle vie respiratorie: le arterie che portano il sangue si possono contrarre e ridurre il flusso sanguigno e di conseguenza anche quello di apporto di globuli bianchi deputati alle difese immunitarie, dunque vi è di conseguenza una maggiore possibilità che infezioni virali o batteriche possano colpire.

Vi è però da sottolineare che spesso le persone colpite segnalavano già una maggiore incidenza a sviluppare malattie da raffreddamento e, in ogni caso, i sintomi emersi non erano peggiori di quelli che non avevano subito il raffreddamento.

Insomma questa ricerca ci dà modo di riflettere e di pensare che il consiglio delle nostre nonne non fosse assolutamente sbagliato in linea di principio ma molti continuano a sostenere un’idea differente, supportando la “causa” dei piedi nudi in casa per grandi e piccini.

Fonte: Researchgate



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