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Emma Marrone si racconta: ecco come ho sconfitto il cancro all’utero

di Mamma Daniela

07 Luglio 2011

 

Emma Marrone ha avuto un tumore all’utero e lo ha sconfitto.

La giovane artista vincitrice di Amici ,e seconda classificata a Sanremo insieme ai Modà, racconta perché ha deciso di impegnarsi nella campagna per la prevenzione dei tumori.

Nel 2009 mentre programmava una mini tour con il suo gruppo,le fu diagnosticato un tumore all’utero,un male che non solo mise a repentaglio la sua vita,ma che poteva levarle la gioia futura della maternità. Al momento della diagnosi Emma aveva solo 25 anni, e attribuiva la stanchezza, i continui malesseri e l’eccessivo dimagrimento allo stress…

“La neoplasia mi aveva preso utero e ovaie. Avevo fatto la Tac e la risonanza magnetica. Anche la ricerca dei marker nel sangue confermava la presenza di cellule tumorali “.

A questo punto viene operata d’urgenza , un intervento che dura ben 7 ore, ma i medici riescono a togliere la massa tumorale maligna e a salvarle sia l’utero che le ovaie.

Esegue dei controlli ogni tre mesi, ma ha sconfitto la malattia .

“Da quando sono scampata al male mi sento un po’ fortunata e un po’ missionaria nei confronti dei giovani. A loro dico: mi raccomando, non bisogna vergognarsi di andare dal medico. La prevenzione è importante. Avessi fatto più visite prima, magari avrei arginato il problema in maniera diversa”.

Ora Emma ha deciso di parlare della sua malattia perché vuole aiutare le ragazze giovani come lei a prendersi cura di se stesse, diventando la testimonial di una campagna di prevenzione insieme alla Fondazione Ant di Bologna, specializzata in prevenzione e assistenza domiciliare in campo oncologico sin dal 1985.

“Se lo faccio adesso è perché ci credo e voglio aiutare, se posso. Nemmeno un mese fa è morta di tumore una mia giovane fan e altre sono in cura. Questo bisogna chiedersi: è normale, ancora oggi, che una ragazzina di 17 anni muoia di tumore in Italia?“

La storia di Emma insegna quanto la prevenzione, ed un intervento tempestivo siano importanti per salvare la vita a tante donne.

“Non sono un mito, vivo sotto le vostre stesse nuvole. Sono stata graziata e sento di dover seguire le ragazze. I loro problemi sono anche i miei. Hanno comprato 150mila copie dei miei dischi e non me ne interesso? Ho i loro soldi in tasca, mi ascoltano e io li devo ascoltare. Non riesco a non farlo. Leggo le e-mail e rispondo a tutti”.


 



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