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Morte di Fortuna Loffredo: si Allarga lo Scenario dell’Orrore

di Federica Federico

26 Maggio 2016

Un nuovo colpo di scena “mischia le carte” del caso Loffredo e si allarga il cerchio di orrori e omertà intorno alla morte di Fortuna: il presunto assassino di Chicca, Raimondo Caputo, conosciuto come Titò, punta il dito contro la sua compagna Marianna Fabozzi e scarica sulla donna la responsabilità dell’omicidio; intanto trapelano indiscrezioni giornalistiche importanti che dimostrerebbero l’esistenza di una vera e propria rete di pedofili estesa e radicata nella zona del Parco Verde di Caivano. Le rivelazioni di Titò sono arrivate solo dopo l’incidente probatorio che si è svolto nei giorni scorsi ad Aversa (Caserta) chiamando in causa le figlie di Marianna Fabozzi.

Le bambine, interrogate sulla morte di Fortuna e a loro volta vittime di Titò, hanno avuto un ruolo fondamentale nella ricostruzione dello scenario della tragedia.

morte di fortuna loffredo

Marianna Fabozzi, secondo il racconto della figlia, era fisicamente presente sulla scena del crimine. In quella terribile mattina del 24 giugno 2014, Dora, la piccola migliore amica di Chicca, e la sua mamma avrebbero visto Raimondo Caputo tentare l’ennesimo abuso su Fortuna. Il diniego della vittima innocente e il suo disperato tentativo di ribellione avrebbero, poi, scatenato la violenza omicida di Titò.

Questo almeno il racconto che Dora ha fatto agli inquirenti ricostruendo lo scenario della morte di Fortuna Loffredo.

 

Dora avrebbe tenuto segreta la violenza terribile a cui è stata costretta ad assistere per assecondare la madre che le aveva chiesto di farne un loro segreto inconfessabile.

Forse erano serbate come un indicibile segreto anche tante alte tragedie e le continue violenze domestiche a cui Dora e le sue sorelle dovevano soccombere con la compiacenza della mamma.

Marianna Fabozzi è stata la convivente di Titò, detta coabitazione persisteva durante il periodo in cui presumibilmente Chicca veniva violata, e sotto gli occhi della donna lo stesso presunto orco violava le sue Figlie: Dora e le altre due sorelle di 6 e 5 anni.

 

Raimondo Caputo avrebbe richiamato Marianna Fabozzi anche a serissime responsabilità relative alla morte di Antonio Giglio, figlio maschio della donna morto il 27 aprile del 2013 precipitando dal settimo piano dello stesso palazzo in cui si è consumata la tragica fine di Chicca.

morte di Fortuna Loffredo

La morte di Fortuna e quella di Antonio hanno molte analogie.

L’avvocato della famiglia Loffredo fa sapere attraverso le pagine del settimanale “Giallo” che altri bambini del Parco Verde sarebbero stati vittime di violenze intime. La sofferenza di queste creature sarebbe emersa anche nell’ambiente scolastico.

 

Il numero 21 del 25 maggio 2016 del settimanale “Giallo” riporta un ulteriore dettaglio tanto importante quanto inquietante: gli abitanti di Parco Verde ricordano con precisa certezza di un’altra morte sospetta avvenuta tra il 2003 e il 2004, allora un altro bambino sarebbe precipitato nel vuoto, quella volta la morte avvenne nel palazzo di fronte a quello in cui viveva ed è deceduta Chicca.

 

Sullo stesso numero del settimanale “Giallo”, che dedica ancora una volta ampio spazio alla morte di Fortuna Loffredo, l’avvocato della famigli della vittima fa sapere che è stato richiesto al comune l’elenco delle persone morte in quell’area negli ultimi 20 anni.

morte di Fortuna Loffredo

Malgrado la nuova confessione di Raimondo Caputo, la Procura di Napoli Nord è pronta ad inviare l’avviso di conclusione indagini. Atto legale prodromico alla richiesta di rinvio a giudizio.

“È stata la mia compagna a buttare Chicca di sotto” , queste le parole di Raimondo Caputo che spostano la responsabilità della morte di Fortuna su Marianna Fabozzi.

Saranno le autorità a stabilire i limiti delle responsabilità individuali e non è trascurabile che all’interno del Parco Verde di Caivano, dopo la morte di Fortuna, ben altre 4 persone, oltre alla Fabozzi e a Caputo, sono state arrestate per violenza sessuale.



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