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Navigazione Sicura dei Bambini su Internet

di Federica Federico

20 Giugno 2016

E’ compito dei genitori garantire una navigazione sicura dei bambini su internet. I bambini moderni vengono definiti nativi digitali, questa definizione dipende dal fatto che i nostri figli nascono e crescono in una società digitalizzata ovvero informatizzata ed elettronica. Dal momento in cui il bambino prende in mano uno strumento elettronico collegato alla rete internet è indispensabile che il genitore mantenga alta l’attenzione per garantire la piena sicurezza personale, sociale ed emotiva del figlio.

E’ sbagliato isolare i bambini moderni dalla rete, non fosse altro che per il fatto che i nostri figli saranno costretti nella vita pratica e lavorativa a misurarsi con sempre maggiori e rinnovati strumenti informatici. In questo senso, non si può trascurare il fatto che più precoce sarà il loro approccio ai mezzi digitali maggiore risulterà la loro attitudine a decodificarne il linguaggio e a fruirne agevolmente.

Navigazione sicura dei bambini su internet a cosa fare attenzione.

Dal momento in cui il bambino acquisisce dimestichezza con la parola scritta (quindi all’incirca dall’età scolare, 6anni più) l’accesso alla rete può essere complicato, in termini di sicurezza, dalla fruizione delle chat e delle piattaforme aperte al pubblico.

Navigazione Sicura dei Bambini su Internet consigli pratici

Per una navigazione sicura dei bambini su internet è indispensabile che minori e genitori siano consapevoli del fatto che attraverso internet le persone possono entrare in contatto e scambiare con altri informazioni (tal volta sensibili e riservate, tal altra persino pericolose).

Nell’ottica del contatto sociale e della fruizione strumentale (se vogliamo cattiva, delittuosa o criminale) delle debolezze altrui internet non è diverso dalla vita quotidiana. Rispetto ai vecchi sistemi di adescamento dei minori, però, la rete garantisce una “copertura” che è totale, il malintenzionato, cioè, può fingersi chiunque e può tessere i suoi tranelli avvicinandosi ai minori attraverso la fruizione di canali nati per il divertimento dei più piccoli. I genitori debbono sapere che di chat, piattaforme di scambio di messaggi, sono dotati non solo i social, ma anche molti giochi per bambini scaricabili dal cellulare.

Per la navigazione sicura dei bambini su internet, per la piena tutela di tuo figlio, della sua privacy e della sua incolumità personale è bene conoscere e mettere in pratica alcune cautele.

  • Mai usare nickname o username che contengano il nome proprio e il cognome;
  • mai rivelare la propria età, la città di appartenenza e l’indirizzo di casa;
  • mai svelare a nessuno il proprio numero di telefono.
  • Non consentire al bambino di comunicare a voce (ovvero utilizzando lo strumento delle cuffie o peggio adoperando la webcam che espone anche visivamente il minore), le conversazioni scritte restano tracciate e i genitori possono monitorarle.

E’ bene inculcare al bambino la consapevolezza della tutela della privacy esortandolo ad intrattenere rapporti privati solo con persone conosciute (compagni di classe e amici dello sport) diffidando degli sconosciuti.

  • Pretendere di condividere le password del bambino;
  • controllare sempre la cronologia completa dei dispositivi elettronici che entrano nella disponibilità del piccolo;
  • monitorare i giochi scaricati dal piccolo nonché i luoghi della rete che il bimbo frequenta;

E’ fondamentale educare il figlio al dialogo e quindi a raccontare anche delle sue esperienze informatiche, pure se ciò implica per l’adulto uno sforzo di comprensione.

Navigazione Sicura dei Bambini su Internet guidare il bambino

Il tema della navigazione sicura dei bambini su internet non può restare lontano dal fenomeno inquietante ma vero e contemporaneo del sexting.

Per definizione il sexting è un neologismo utilizzato per indicare l’invio di messaggi, testi e/o immagini molto espliciti tramite telefono cellulare o tramite altri mezzi informatici legati alla rete. Ai bambini richieste similari possono essere inoltrate sotto forma di gioco, dietro corresponsione di doni promessi da malintenzionati o possono persino configurarsi come atti di violento cyberbullismo.

  • I bambini devono sapere che il corpo e la loro sfera intima è sacro e privato;
  • devono essere consapevoli del fatto che chi gli chiede cose imbarazzanti o scabrose non vuole mai il loro bene e non è un loro amico;
  • devono comprendere che una foto messa in rete è una parte di sé perduta che può finire ovunque e essere usata in qualsiasi modo.

I bimbi non devono avere paura di confessare agli adulti i loro problemi e le loro preoccupazioni, mamma e papà debbono essere complici e alleati e non nemici. Pertanto non manifestate un’aperta e inutile contrarietà estrema al mezzo informatico, piuttosto dimostrate al bambino di essere per lui una guida saggia e capace di aiutarlo a discernere il male dal bene.

Navigazione sicura dei bambini su internet e pubblicazione o scambio delle immagini dei minori.

Più intima è la foto maggiore è l’esposizione del bambino, in questo senso anche i genitori dovrebbero valutare attentamente le foto personali e familiari che postano in rete.

I bambini devono sapere che la legge stessa tutela la privacy e ancora di più il rispetto a la sacralità dell’intimità dei minori, in tal senso devono essere consapevoli del fatto che possono denunciare chi gli invii o gli chieda foto non appropriate.

Pe una navigazione sicura dei bambini su internet è bene che i piccoli sappiano che anche il solo possesso di materiale non consono (quindi anche la sola ricezione di foto intime o scandalose) incarna un reato perseguito dalla legge italiana. Questa consapevolezza renderà i nostri figli consci del valore e della natura negativa di certi gesti aiutandoli anche a comprendere che è male. Resta fermo il fatto che maggiore è l’età del bambino maggiore sarà la sua autonoma fruizione del mezzo informatico e la completa sicurezza del minore non può che fondare su un saldo i dialogo familiare e sulla piena fiducia negli adulti di riferimento ovvero nei genitori. Di tutto questo noi madri (e con noi anche i papà) dobbiamo essere più consapevoli.



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