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Capricci dei Bambini: Perchè i Figli Piccoli Sono Capricciosi

di Federica Federico

24 Giugno 2016

I bambini cambiano idea velocemente, spesso si oppongono ai genitori con una tenacia che non trova corrispondenza in un’eguale coerenza e così i genitori si domandano perché i figli piccoli fanno tanti capricci, cosa possano mai volere di più di ciò che hanno o dove intendano arrivare. In realtà i capricci dei bambini sono uno strumento di crescita di cui i piccoli si avvalgono inconsciamente e per istinto.

I capricci dei bambini servono a crescere.

Quest’affermazione può suonare strana all’orecchio di un genitore che interpreta il capriccio come qualche cosa di oggettivamente sbagliato, irrispettoso, scorretto o non tollerabile. Subendo le inevitabili conseguenze negative dei capricci dei bambini, gli adulti non verrebbero altro che un figlio senza lagne, lacrime e prese di posizione.

Capricci dei bambini: perchè i figli piccoli sono capricciosi

Nel cuore del bambino, però, il capriccio non è un dispetto fatto al genitore né è un atto di diseducazione volontariamente perpetrato a danno dell’adulto: esso è un grido di aiuto, la manifestazione di un imbarazzo, di un’incapacità di scegliere, di un senso di inferiorità.

Il capriccio può cessare proficuamente superato solo quando l’adulto riesca a mettere nelle mani del piccolo la scelta, l’analisi critica del suo comportamento, la possibilità di liberarsi dal malessere.

Il pranzo è pronto, vieni a tavola”, dice la mamma. Ma quando il bambino arriva i suoi occhi si riempiono di lacrime, il suo comportamento diventa ingestibile e l’ansia del genitore sale sopra quella del figlio, tutto perché il bimbo voleva gli spaghetti e non il riso.

Qualche genitore potrebbe credere che si tratti di una scusa per non sedere a tavola con la famiglia o per non mangiare, in realtà potrebbe essere più naturalmente una richiesta di affermazione dell’Io, cosa che dai 24 mesi in poi può interessare ogni cucciolo d’uomo.

 

La soluzione non è mettere su una pentola per gli spaghetti ma accettare, piuttosto, di coinvolgere il bambino nella preparazione del pasto e nella scelta delle pietanze, spiegandogli anche che nell’arco di una settimana vanno consumati determinati alimenti, magari costruendo un menù insieme che sia rispettoso di una sana alimentazione.

I capricci dei bambini nascondono sempre un bisogno, stanare l’esigenza primaria del bambino e soddisfarla è il compito del genitore.

Se si ammette che i capricci dei bambini mascherino sempre una richiesta di aiuto, diventa importante non cercare la via più breve perché il pianto cessi ma pazientemente raggiungere la verità.

Per scoprire le ragioni dei capricci dei bambini si può soltanto parlare col bambino sino ad indurlo a sputare il rospo!

Hai comperato una scatola intera di coppette gelato e tuo figlio all’ultima coppetta è scoppiato a piangere accusando tutti di avere mangiato tutto il suo gelato. Probabilmente quel gelato non l’ha toccato nessuno se non il piccolo, che tuttavia non ha avuto modo di considerarne e valutarne l’uso.

Compera un’altra scatola di gelati uguale; fai con tuo figlio uno schema su un foglio: un rettangolo che contenga il disegno delle diverse coppette di gelato, su ciascuna coppetta disegnata lascia uno spazio in cui il bimbo possa scrivere chi e quando l’ha consumata; inserisci nello schema la data di acquisto del gelato. In questo modo il bambino capirà che le cose che si acquistano per essere consumate sono, per loro stessa natura, destinate a finire. Comprenderà che è necessario saperle gestire e che si possono riacquistare prima che siano del tutto prosciugate le riserve, ovviamente purché si organizzi il loro uso e consumo.

Capricci dei bambini: perchè i figli piccoli sono capricciosi

Se hai commesso uno di questi gravi “peccati” contro tuo figlio e dopo hai dovuto patire i difficili capricci dei bambini, allora è giunto il tempo di scrutare il bisogno nascosto dietro i pianti:

  1. hai messo la merendina sbagliata nello zaino e tuo figlio ha pianto tutto il pomeriggio perché a scuola era stato costretto a mangiare una cosa che non voleva;
  2. porti i bambini in piscina e devi subire i loro lamenti perché il maestro è severo, l’acqua è fredda e ci vuole troppo tempo per asciugarsi i capelli;
  3. hai cucinato la pietanza sbagliata o hai tagliato la pizza in modo non corretto oppure i bocconi di carne sono troppo grandi o eccessivamente piccoli;
  4. hai fatto troppi complimenti all’amichetto dello sport o al compagno di classe;
  5. non sei stato attento mentre parlava e a hai scatenato un pianto perché hai interrotto il suo monologo rispondendo al cellulare che squillava;
  6. senza interpellare il legittimo proprietario, hai gettato la confezione del giocattolo aperto un mese prima;
  7. hai usato una sua cosa senza chiedere il permesso;
  8. lo hai chiamato col suo soprannome dinnanzi agli amici;
  9. hai mangiato l’ultimo yogurt, e non c’è scusa che tenga, non conta nemmeno che stesse per scadere;
  10. hai lasciato che il fratello, il cugino o l’amichetto prendesse in prestito la sua bicicletta.

Queste ed altre sono le imputazioni che il figlio sa e può muovere al genitore e queste ed altre ragioni (più o meno similari) possono scatenare i peggiori capricci del bambino.

 

Il consiglio più lungimirante, orientato sull’idea di educare dolcemente e col dialogo, è quello di parlare al bambino, di consentirgli di sfogarsi arrivando al nocciolo del problema e ricercando una soluzione che lo faccia sentire pienamente padrone di se stesso e delle situazioni che lo coinvolgono. I capricci dei bambini possono tradursi in esigenze e si placano con la soddisfazione dei bisogni che li hanno scatenati.



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