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Stress da vacanze

di Mamma Simona

06 Agosto 2011

STRESS DELLE VACANZE

Arrivano le vacanze….finalmente abbiamo la possibilità di lasciarci alle spalle lo stress accumulato durante l’anno lavorativo!!!

….ma sarà proprio così?

In generale arriviamo ad inizio estate stanchi, con tanta voglia di rompere con la routine; il desiderio di partire per una vacanza e “staccare” è talmente forte che il cervello subisce, a livello fisico, delle scariche di neurotrasmettitori quali la serotonina e l’endorfina, che influiscono sulla percezione della felicità del piacere, della contentezza.

Quando si avvicina il momento della partenza, siamo euforici al pensiero di ciò che ci aspetta, si alzano i livelli arousal, che sollecitano l’attività sensoriale.

Non tutti però, vivono con positività e adrenalina il momento della partenza.

I metodici, gli abitudinari, coloro che appeso nella bacheca del cervello hanno il planning settimanale, vivono un forte stress organizzativo, tutto deve essere pensato e programmato nei minimi dettagli senza tralasciare particolari, con un gran lavoro che crea pressione, tensione e penalizza tutti i benefici e i vantaggi che derivano dalla vacanza!

Altro scoglio da superare è il cambio di abitudine, l’abbandono delle certezze derivanti dalla routine per l’ignoto: mi troverò bene in quel luogo, con quelle persone, ci saranno i servizi necessari, si mangerà bene?… ecc…

L’agitazione si placa un po’ una volta arrivati a destinazione, si raggiunge l’obiettivo tanto ambito, che è una conquista e il sistema nervoso parasimpatico rilassa le tensioni ed abbassa il livello di stress.

Ma….si presenta un secondo problema: l’ambientazione . Gli irriducibili delle abitudini, sono propensi a scegliere di anno in anno, lo stesso luogo di villeggiatura, per ritrovare un ambiente già noto, in alcuni casi ormai famigliare, conosciuto, in cui si sa già come muoversi. Sono persone che si spaventano davanti ai cambiamenti, un po’ per insicurezza, un po’ per la difficoltà ad accettare le novità, che potrebbero portare scompensi nella routine. Da queste persone la vacanza può essere intesa come terapia d’obbligo riposo, piuttosto che come divertimento, stacco e relax. Le tensioni non vengono del tutto abbandonate, il coinvolgimento è relativo, l’interesse e la curiosità per il posto sono vissuti quasi con dovere più che piacere; il ritorno a casa a fine vacanza può addirittura essere più soddisfacente della vacanza stessa: finalmente si ritorna alle consuete abitudini.

partire è un po’ come morire...scriveva il poeta Edmond Haracourt; frase riassuntiva per coloro che vivono questi forti stress da vacanza.

 

Quali sono gli stress da vacanza che colpiscono un po’ tutti?

  • Le code in macchina.

    Le partenze e i ritorni in coincidenza con i grandi esodi vacanzieri, mettono a dura prova lo stress di tutti. A confortarci la prospettiva della tanto attesa vacanza; di contro, con i rientri, riusciamo ad azzerare tutto il background positivo accumulato durante il relax estivo, nel lasso di tempo che copre il viaggio di ritorno a casa.

  • Le valigie.

    Non possiamo caricare tutta la casa nel bagagliaio della macchina, occorre un’accurata selezione e l’eliminazione del superfluo….anche se quelle scarpe con tacco 12 con strass argento, sarebbero state tanto bene col tubino appena comprato, in una serata di gala….

  • La concentrazione umana in spiaggia.

    Credo che i proprietari dei lidi abbiano tutti una laurea in ingegneria edile o architettura…altrimenti non si spiegherebbe come riescano a piazzare in 20 metri quadri di spiaggia 40 ombrelloni con 80 lettini!!!! Secondo me pianificano il tutto con l’AutoCad durante l’inverno!

Scherzi a parte, l’affollamento in spiaggia, la condivisione di spazi con estranei, è fonte di stress e fastidi che non sempre riusciamo a gestire; il tutto molto proporzionalmente all’educazione degli altri turisti.

  • L’educazione dei vicini.

    Più o meno tutti abbiamo avuto esperienze di vicini poco educati: grida e schiamazzi, ascolto di musica all’insegna del “pump up the volume”, suonerie dei cellulari udibili nel raggio di 2 chilometri ecc….La sopportazione di ciò che viviamo come un sopruso, giacché la maleducazione limita la libertà altrui, porta a tensioni e nervosismi che spesso sfociano in spiacevoli discussioni.

  • Tempo infame…..

    Quante volte l’abbiamo pensato! Trascorrere la metà della vacanza sotto la pioggia o col cielo coperto di nuvole, non è proprio il massimo delle aspirazioni, eppure può capitare…e questo, anche se cerchiamo alternative valide, ci rovina un po’ la vacanza…

  • I soldi spesi.

    Non sono una preoccupazione solo durante l’anno ma anche in vacanza. Solitamente si stabilisce un budget per le spese, ma capita che, a causa di spese straordinarie, o per concessioni di extra (in fondo siamo in vacanza!) si sfori da ciò che si era previsto.

 

Per qualcuno vacanza non è proprio sinonimo di relax completo… anche considerando questi stress vale comunque la pena concedersi uno stacco rigenerante, nella speranza di ritrovare la serenità e la giusta carica per affrontare le incombenze della routine!



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