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Neonata operata al cuore quando era ancora nella pancia della mamma: è nata ed è sana

di Mamma Daniela

06 Agosto 2011

Intervento chirurgico sul cuore del feto nell’utero materno: è nata sana la neonata operata quando ancora era nella pancia della mamma

E’ nata mercoledì scorso la bambina che venne operata al cuore mentre era ancora nella pancia della mamma.

Lei si chiama Giulia, sta bene e pesa 2 chili e 710 grammi.

Quando la madre si trovava alla 20 settimana di gestazione, alla bambina fu diagnosticata una cardiopatia complessa: il suo ventricolo destro stava diventando troppo piccolo e questo non le avrebbe permesso di avere un cuore normale.

Così il 13 maggio, all’ospedale Regina Margherita di Torino, venne sottoposta a un cateterismo interventistico fetale, un intervento mai effettuato prima in Italia: attraverso la pancia della mamma si è arrivati al cuore del feto, perforando e dilatando la valvola polmonare.

Dopo l’intervento,eseguito dalla ottoressa Gabriella Agnoletti,responsabile del servizio di Cardiologia, e dal dottor Pietro Gaglioti sotto controllo ecografico, il ventricolo destra ha ricominciato a crescere, e la gravidanza è proseguita tranquillamente.
Quando la piccola è nata,la dottoressa Agnoletti ha ridilatato la valvola polmonare della bambina, e tenuto aperto il dotto di Botallo con una reticella («stent») che permetterà a Giulia di crescere senza necessità di farmaci.

Tutto ciò è stato reso possibile, oltre che all’equipe di anestesisti Evelina Gollo dell’ospedale Sant’Anna e Ingrid Distefano del Regina Margherita, degli infermieri e dei tecnici di Radiologia”, anche grazie al coraggio dei genitori, che hanno dato fin da subito tutta la loro disponibilità e riposto la totale fiducia nei medici.

«È un miracolo! Non basta dire che siamo commossi, che siamo felici. È un vero miracolo» Commentano i genitori Pasquale e Stefania , ringraziando così tutta l’equipe medica.

Quando è stata diagnosticata la malformazione alla piccola Giulia, papà Pasquale e mamma Stefania hanno preso una decisione coraggiosa,scegliendo di non interrompere la gravidanza e di farla operare al Regina Margherita.

La dottoressa Agnoletti spiega che in circostanze come queste ci vuole una grande intesa e una grande fiducia fra medico e famiglia. E ci vuole anche tanta collaborazione e precisione nell’intervento, perchè al momento dell’intervento il cuore di Giulia era grande solo un centimetro.



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