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Omicidio Melania Rea: tracce di sangue nella casa di Folignano

di Redazione VitaDaMamma

10 Agosto 2011

Omicidio Melania Rea – E’ di oggi la notizia del ritrovamento di alcune macchie di sangue presso l’abitazione di Folignano.
In casa Parolisi Rea sarebbero state rinvenute diverse tracce di sangue: sul portasapone e per terra.
Esse potrebbero dimostrare la colpevolezza del caporal maggiore? Forse si ferì uccidendo Melania?
In particolare pare decisiva una delle tracce ematiche perchè presenta Dna misto.

Nella bocca di Melania è stato rinvenuto il Dna di Parolisi a causa di un ultimo bacio? Quella traccia biologica “colloca” con certezza Salvatore sulla scena del delitto?
Lì, nel luogo ove moriva la giovane moglie, dove lo “indicano” presente anche le tracce lasciate dal cellulare.

Dimostrare la presenza di Salvatore nei luoghi della morte di Melania basta a farne l’assassino della moglie? Il sangue appena rintracciato nell’abitazione della coppia aggrava la sua posizione?

“Gli indizi non ci permettono di affermare con certezza che Parolisi abbia materialmente ucciso la moglie Melania Rea”, queste le parole del gip di Teramo, Giovanni Cirillo che mantiene la cautela commentando la convalida dell’arresto di Salvatore Parolisi, attualmente detenuto con l’accusa di omicidio volontario.

La morte della moglie Melania Rea è avvenuta per mano del marito?
Questa domanda rimane aperta.

Marito della donna assassinata, padre della piccolissima Vittoria, figlia della coppia, caporal maggiore dell’esercito, uomo “passionale” ma non fedele, Parolisi tra luci ed ombre continua a professare la sua innocenza.

Salvatore si è avvalso della facoltà di non rispondere, si è dichiarato indignato per i sospetti che su di lui hanno lasciato cadere anche i più prossimi congiunti. Intanto, gli avvocati che lo difendono continuano a dirsi convinti che l’omicidio porti la firma di una donna.

Ma perchè un padre vorrebbe uccidere la madre di sua figlia?
L’amore per la presunta amante, la soldatessa che prima fu una recluta a lui sottoposta e poi la sua presunta amante, pare un movente troppo debole.
Malgrado l’amore che ancora sembra vivo nell’uomo, a quanto pare Salvatore le scriverebbe dal carcere, infatti alla giovane sarebbe stata destinata una lettera in cui Parolisi dichiara ancora i propri sentimenti.
Il gip Cirillo, sottolineando che il movente passionale non convince, ha precisato: “Parolisi non ha agito per un raptus perché stretto in un imbuto tra la moglie e la presunta amante“.
Si è detto che la ragione ultima dell’omicidio potesse celarsi nell’ambiaente di lavoro del Parolisi, ma al momento il giallo della morte di Melanio Rea sembra fitto e difficile da risolvere.



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