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Come rilassarsi in vacanza

di Dott. Giuliano Gaglione

12 Agosto 2011

Estate e relax … liberarsi dallo stress, ma come rilassarsi in vacanza?

Il termine “vacanza” deriva dal verbo latino “vacuo” che significa “svuotare”, quindi la vacanza è il periodo in cui la mente cerca di allontanare e di sgombrare quei pensieri assillanti e a volte preoccupanti che si insediano puntualmente nella routine quotidiana.

Si giunge in un periodo dell’anno, tipicamente aprile/maggio, dove la mente necessita fisiologicamente di lasciar riposare ogni suo neurone e assecondare i desideri più piacevoli di libertà; per tal motivo non sono infrequenti i casi di countdown alle tanto agognate ferie. In questi mesi già iniziano i primi discorsi circa il periodo in cui ci si allontana dal lavoro e il luogo che si desidera visitare; fino a quando non arriva l’estate, durante la quale, per un periodo di tempo soggettivo, che varia a seconda degli impegni e delle ferie prestabilite, la mente si lascia completamente andare alla leggerezza, allo svago, alla libertà di potersi recare in luoghi tanto desiderati e compiere tutto ciò che si vuole, trascurando gli appuntamenti, gli impegni e dunque tralasciando completamente il concetto di tempo cronologico.
In questo periodo di vacanza dunque Kronos (tempo cronologico) viene assolutamente trascurato e prende il sopravvento Kairos (i tempi e i momenti giusti o opportuni): finalmente è giunto il momento di non guardare incessantemente l’orologio per paura di far tardi a qualunque incontro, ma di viversi ogni attimo di pace, spensieratezza e libertà.

Ogni persona ha il diritto di vivere i propri momenti di relax come meglio reputa, per ognuno la vacanza è in primis la “sua vacanza”!

Se in una famiglia le scelte del luogo e dei giorni da ritagliarsi per partire diventano motivo di discussioni, significa che a monte non c’è una totale intesa che possa permettere all’intero nucleo di vivere il momento dell’organizzazione come fonte di piacere e perché no, anche di felicità.
La scelta di una vacanza, se intesa davvero come momento di relax e benessere, deve essere un modo per riunire una famiglia, non per riaprire fratture celate: sono spesso eventi scatenanti, a volte in aspettabili, a far emergere il rancore che sovente si cela per “salvare le apparenze”.
Quindi per decidere una villeggiatura formato famiglia che sia soddisfacente e benefica per ogni individuo è necessario che ognuno dei membri esprima liberamente le proprie necessità e quali siano dunque tutti i fattori che possano favorire un totale e assoluto benessere, staccando momentaneamente la spina da tutti gli impegni routinari.

Una volta giunti alla meta bramata, suggerisco di viversi appieno ogni attimo, respirando finalmente odore di spensieratezza e di piacere, lasciando a casa le agende, i palmari e tutto ciò che può essere associato ad ansie e preoccupazioni.
Se da un lato consiglio a tutti i villeggianti di fare tutto ciò che si vuole nel pieno della libertà, dall’altro sarebbe utile non lasciarsi trasportare dalla monotonia e variare nelle attività: dunque se un giorno lo si trascorre al mare, l’altro può essere dedicato alla visita turistica; si può spaziare da momenti dedicati allo shopping a quelli sportivi, dalle sere in discoteca alle cenette in compagnia, non è solo il luogo ciò che favorisce sollievo ad ogni villeggiante, ma è il modo in cui egli stesso vive quello spazio nel tempo prestabilito a favorire soddisfacenti benefici.



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