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Congestione cause e sintomi, perché fa paura alle mamme

Congestione cause e sintomi: brividi e sudorazione fredda, pallore, spossatezza, mal di pancia, nausea e vomito. Quanto si deve aspettare dopo il pasto prima di fare il bagno in mare

di Federica Federico

13 Giugno 2022

Congestione cause e sintomi

La forte suggestione che viviamo a riguardo della congestione dipende fortemente da ragioni culturali. Appena pranzato e prima di concederci un bagno in mare, infatti, ci vengono in mente i divieti con cui la mamma e le nonne ci ammonivano quando eravamo piccoli:“Non entrare in acqua prima di 3 ore!”. Questa suggestione la estendiamo sui nostri figli. È tempo, però, che le mamme approfondiscano il tema della congestione cause e sintomi con meno nostalgia dei moniti delle nonne e più consapevolezza scientifica.

 

Vita da Mamma cerca qui di fornire le corrette informazioni senza cadere in eccessi assolutistici, la regola di base era e rimane: buona informazione e giusta prudenza!

 

Congestione a mare: tutto quello che una mamma deve sapere

L’attenzione sulla congestione è tipica della nostra cultura, in altri paesi d’Europa e del mondo il problema di quanto aspettare prima di fare il bagno non è nemmeno dibattuto.

 

 In una recente live su Facebook, Vita da Mamma ha parlato dell’argomento congestione cause e sintomi col medico chirurgo e divulgatore scientifico Pier Luigi Spada e la conclusione è stata di evidenza:

a fronte di un pasto frugale e considerate le temperature comuni dei nostri mari, di norma trattenere i bambini al caldo torrido è più pericoloso che calarsi in acqua. 

Nell’immaginario collettivo si pensa che ogni volta che mangiamo, qualsiasi cosa ingeriamo, il sangue confluisce nell’addome in grandi quantità per lavorare alla digestione, pertanto la nostra temperatura corporea deve mantenersi calda a tutela del lavoro digestivo. L’immersione in acqua, sempre secondo l’immaginario comune, raffredderebbe l’addome abbassando la temperatura corporea e, quindi, aprendo la strada alla congestione. Ma questa è, in parte e in relazione al nostro clima, una falsa credenza.

 

Congestione cause e sintomi, cosa si intende per congestione

Se siamo abituati ad associare la parola congestione all’idea del blocco digestivo, ovvero alla congestione intestinale, dobbiamo riflettere sul fatto che la congestione riguarda più diffusamente il corpo umano facendo riferimento ad un accumulo di sangue in un organo o in una periferia del corpo (esiste anche la congestione cerebralepolmonare e delle prime vie respiratorie).

 

Lo stomaco ha bisogno di sangue durante i processi digestivi, questo è vero: dopo i pasti stomaco e intestino necessitano di molto ossigeno, serve loro a trasformare il cibo in energia, e viene veicolato nell’area addominale attraverso il flusso sanguigno. 

 

Pertanto, è teoricamente vero che un raffreddamento repentino del corpo potrebbe bloccare questo flusso determinando una reazione a catena, ovvero un rallentamento dei processi digestivi e, di conseguenza, malesseri da congestione. Tuttavia, rispetto alla congestione causata da immersione in mare, i ma sono molti: non è un fenomeno così diffuso come si potrebbe pensare a giudicare dalla suggestione culturale sul tema.

 

Congestione intestinale, non solo bagno in mare

Più comunemente la congestione è conseguenza dell’ingestione di bevande ghiacciate. Bere freddo, diciamo anche gelato, significa immettere in un organismo surriscaldato, durante o subito dopo i pasti, un liquido che in fatto di temperatura crea un vero choc termico nell’intestino

 

Allo stesso modo l’equilibrio dei flussi sanguigni può essere alterato durante la digestione anche da un eccessivo sforzo fisico oppure dal passaggio da un ambiente caldo ad uno freddo (ad esempio quando, dopo aver mangiato in spiaggia ed essere rimasti a lungo sotto l’ombrellone, entriamo in una zona climatizzata a una temperatura ambientale molto più bassa rispetto a quella esterna).

 

Queste azioni, ovvero ingerire bevande fredde, entrare in un logo climatizzato e molto più freddo dell’ambiente esterno o fare sforzi subito dopo aver mangiato espongono a una congestione intestinale allo stesso modo che prendere un bagno in mare, se non addirittura di più.

 

È chiaro, dunque, che la congestione è causata dalla differenza di temperatura tra l’organismo e l’elemento esterno, nella specificità del bagno in mare gli elemante da raffrontare sono l’acqua fredda del mare e la temperatura dello stomaco che sta elaborando la digestione.

 

Congestione: quanto tempo deve passare dal pasto per poter fare il bagno in mare

La logica suggerisce, allora, che dopo un pasto frugale, considerate le temperature dei nostri mari in estate, non sempre è necessario attendere tre ore. Il tempo di attesa prima di tuffarsi in acqua dipende da cosa e quanto abbiamo mangiato.

 

Va tenuto presente che per adulti e bambini i tempi di digestione sono identici, sebbene i bambini risultino più a rischio difficoltà digestive semplicemente perché il loro apparato digerente è più delicato e perché sono meno attenti ai segnali inviati dal corpo.

 

In una massima approssimazione che dovrebbe sempre misurarsi sulle quantità del cibo, nonché con le temperature esterne e quelle dell’acqua, possiamo dire che:

  • Per yogurt e frutta non sono necessari tempi di attesa,
  • Se si beve una tazza di latte saranno necessari 30 minuti circa,
  • Quando si mangia un gelato abbondante sarà necessaria un’ora circa,
  • A chi, invece, consuma un pasto light (pasta con condimento leggero tipo olio a crudo o insalatone o caprese) occorrerà circa un’ora e mezza,
  • Per un pasto completo o abbondante (il canonico primo, secondo, dessert) l’attesa dovrà essere di 3 ore circa.

Tutto ciò sempre in un’ottica di prudenza e giusta considerazione dei fattori esterni per come elencati 

 
Congestione cause e sintomi

Congestione cause e sintomi: come avviene e come si arriva al malessere

Ciò che causa la congestione non è l’immersione nell’acqua, ma l’immersione in un elemento più freddo rispetto la temperatura corporea, non è plausibile che l’acqua del mare lo sia sempre e in assoluto. 

 

Quando la temperatura del mare è alta e l’acqua è calda, non vi sono evidenze scientifiche che fare il bagno dopo l’assunzione di una modesta quantità cibo incida sulla vasocostrizione e che ne risenta la digestione.

 

Per evitare la congestione è importante entrare in acqua con calma ed evitare sforzi eccessivi

È consigliabile entrare in acqua lentamente affinché il corpo si adatti pian piano alla temperatura del mare.

 

La pratica sportiva in acqua dopo mangiato aumenta le possibilità di congestione. Il sangue è impegnato ad irrorare lo stomaco per consentire la digestione, in caso di attività, come per esempio il nuoto sportivo, il sangue verrebbe richiamato in periferia “indebolendo” la parte interessata alla digestione. Se non si è lontani dalla digestione, meglio entrare in acqua per rimanerci “pucciati” piuttosto che per una nuotata vigorosa.

 

Per completezza di informazione aggiungiamo che il consumo di alcol aumenta del 25% il rischio di annegamento per congestione.

 

La congestione intestinale in mare e dopo ave mangiato: ne parliamo dal minuto 9:12 al minuto 11:55 del video che segue, per visionarlo clicca “Guarda su Facebook“:

1° bagnetto a mare, quando; come aumentare le #difeseimmunitarie in #estate; #sole, quali accortezze; canalizzare le energie e buon sonno… abbiamo parlato di questo e di tanto altro col Dottor Pier Luigi Spada in collaborazione con Alleanza Assicurazioni

Pubblicato da Vita da Mamma su Mercoledì 1 giugno 2022

Congestione cause e sintomi: come si manifesta

Allo stesso modo del colpo di calore e come per l’insolazione, Ia congestione ha una sintomatologia facilmente confondibile con disturbi comuni o con altri malesseri, ne sono sintomi tipici:

  • sudorazione fredda,
  • brividi,
  • colorito pallido,
  • pelle d’oca,
  • sensazione di pesantezza allo stomaco,
  • bruciore allo stomaco,
  • mal di pancia,
  • crampi all’addome e/o allo stomaco,
  • mal di stomaco,
  • dolore al torace,
  • mal di testa,
  • spossatezza e capogiri,
  • stato confusionale,
  • visione offuscata,
  • senso di nausea,
  • vomito,
  • abbassamento della pressione arteriosa, 
  • abbassamento delle frequenza cardiaca,
  • sensazione di svenimento o svenimento.
 

Tra questi sono sintomi di esordio, ovvero i primi a comparire, brividi e sudorazione fredda, seguiti da pallore e spossatezza. I sintomi dolorosi arrivano di conseguenza, quindi subito dopo comparino i crampi, il mal di pancia o mal di stomaco. La nausea e il  vomito sopraggiungono dopo e sono sintomi già importanti.

 

Morte per annegamento da congestione

La morte per annegamento da shock termico è estremamente rara, non è una condizione che può verificarsi comunemente alle nostre temperature e nelle nostre acque, perché accada le condizioni sono:

  • una immersione rapida (un tuffo) in acqua molto fredda durante la digestione
  • e in una condizione di temperatura corporea molto superiore rispetto a quella dell’acqua stessa.
 

Quindi, via libera ai bagni ma con prudenza: pasti light se ci si vuole tuffare poco dopo aver pranzato, niente alcol e sopratutto tanta attenzione!



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