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Mamma e Figlia Maggiore Scudo Umano: Salvano la Vita a 2 Sorelline

Durante il terremoto, mamma e figlia maggiore fanno da scudo umano e salvano la vita alle due sorelline minori.   Una madre è capace di dare la vita, quando serve lo fa non una ma tutte le volte necessarie a tutelare i figli e ad assicurare loro ogni bene. Tante sono le ...

di Federica Federico

30 Agosto 2016

Durante il terremoto, mamma e figlia maggiore fanno da scudo umano e salvano la vita alle due sorelline minori.

 

Una madre è capace di dare la vita, quando serve lo fa non una ma tutte le volte necessarie a tutelare i figli e ad assicurare loro ogni bene. Tante sono le donne e mamme eroine del terremoto in centro Italia e molte le madri che hanno abbracciato, protetto e salvato i propri figli. Ma tra le diverse storie di vita e lacrime che sono emerse e stanno emergendo dalle macerie del terremoto questa colpisce diritto al cuore!

E’ una storia d’amore, dolore e speranza insieme, nella sua tragicità dimostra il grande valore e coraggio di ben due angeli custodi: mamma e figlia maggiore, due donne piene d’amore.

mamma e figlia maggiore terremoto morte

La vicenda è emersa dalle macerie ed è stata letteralmente svelata dal modo in cui quattro corpi, due vivi e due morti, sono stati rinvenuti. Il lieto fine per le bimbe più piccine si deve agli angeli in divisa da Vigile del Fuoco.

Madre e figlia maggiore hanno fatto da scudo umano riparando con i propri corpi le due sorelline minori. Le piccole si sono salvate mentre la mamma e la sorella più grande sono volate in cielo divenendo angeli.

Il salvataggio delle piccole è stato testimoniato dal Vigile del Fuoco Ciro Zampariello, della sezione di Torre del Greco, Napoli, e operativo tra le macerie di Amatrice alla ricerca di vite da trarre in salvo.

I Vigili del Fuoco, vale la pena sottolinearlo, camminano sulle macerie laddove le strade sono state mangiate dai crolli, smuovono massi, polvere e calcinacci seguendo rumori, pianti e gemiti. Grazie alla loro tenacia e al grande coraggio salvano molte e molte vite umane.

Il Vigile Zampariello (che compare di spalle anche nel video del salvataggio) è stato uno degli angeli tra le macerie che hanno tratto in salvo le due piccole, una di due anni e l’atra di soli pochi mesi.

Nell’atto di custodire le due bimbe piccolissime, accanto alla madre vi è stata anche la sorella: mamma e figlia maggiore in modo coraggiosamente complice hanno messo i loro corpi e le loro vite letteralmente sopra i corpi delle bimbe più piccole, così le hanno protette dai detriti e hanno loro fatto salva la vita.

Ho preso tra le braccia due bimbe incastrate tra le macerie di Amatrice. Piccolissime e ancora vive sotto una montagna di pietre e detriti vicino al campanile. Erano tra i corpi senza vita della madre e della sorella adolescente: hanno fatto da scudo per salvarle in un sacrificio estremo”, sono state queste le parole del soccorritore Ciro Zampariello.

Il rinvenimento delle bambine è stato drammatico, le piccoline erano bloccate e al contempo riparate tra altri due corpi, quelli di mamma e figlia maggiore. In particolare su di loro si erano chiuse le macerie di un’intera casa ed erano rimaste incastrate tra le suppellettili e un termosifone. Per riportarle alla luce i soccorritori hanno dovuto aprire un varco da cui si è resa necessaria prioritariamente l’estrazione del cadavere della mamma.

 

I lamenti delle bambine arrivavano da sotto le macerie ma creare una via sicura tra i detriti non è stata cosa agevole, nell’area del crollo pietre e calcinacci continuavano a muoversi scossa dopo scossa, assestamento dopo assestamento.

Entrambe le sorelline sono vive anche grazie all’intervento di un medico che è riuscito a infilarsi nel cunicolo e a rianimarle.

I calzini bianchi della più piccola si distinguono perfettamente nelle immagini del ritrovamento e colpiscono diritto al cuore, quei piedini piccoli che si muovono e il corpo così minuto da stare su un cuscino sono emblema di vita.

Mamma e figlia maggiore, invece, sono come angeli che hanno riconosciuto e preservato il profumo forte di quelle vite in fiore e per loro si sono sacrificate.

Lo stesso vigile Zampariello ha saputo celebrare il sacrificio delle due donne con parole sensibili e toccanti. Ecco cos’ha dichiarato alla stampa: Quelle bimbe non le ho salvate io, ma la madre e la sorella che hanno fatto da scudo”.

 

Già mentre veniva condotta in eliambulanza la bimba più grande, la prima ad aver visto la luce, si dimostrava reattiva, infatti i soccorritori testimoniano che la piccola stringeva forte le mani di una dottoressa.

 

La sorella adolescente è stata l’ultima a riemergere dalle macerie, un braccio incastrato e la posizione del corpo senza vita hanno testimoniato come abbia veramente cercato di proteggere le sue piccoline. Mamma e figlia maggiore sono state i primi angeli di queste bimbe, ma un plauso va a tutti soccorritori e allo stesso gruppo di Napoli di cui Zampariello fa parte.



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