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Pelle del neonato screpolata? Scopri come averne cura

di Anna Pannico

19 Ottobre 2016

Nei primi mesi di vita la pelle del neonato può apparire secca o screpolata a causa dell’immaturità epiteliale del bebè: l’epidermide, infatti, non garantisce ancora una sufficiente idratazione e la trama cutanea tende a sfaldarsi e a inaridirsi. L’organo cutaneo del bambino impiega tra i 2 e i 3 anni di vita per arrivare al suo pieno sviluppo funzionale. Per tutto questo tempo la pelle è carente in alcune funzioni, tra queste anche l’idratazione.

 

Nel neonato, come nel bambino piccolo, una scarsa idratazione è determinata dal fatto che le ghiandole sebacee, che hanno il compito di produrre sostanze lubrificanti, non si sono ancora del tutto formate. L’insufficiente apporto di liquidi nel derma si manifesta anche col sintomo della pelle screpolata. La cute denutrita, screpolata e inaridita richiede un “nutrimento esterno” volto a sostenerne il naturale sviluppo.

 

La pelle screpolata per il neonato è una condizione del tutto filologica, che non deve destare forti preoccupazioni, ma comunque richiama ad una giusta attenzione e richiede una costante idratazione cutanea con pomate, oli e creme.

Pelle screpolata

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Alcune parti del corpo (come ginocchia, mani , gomiti e viso) sono maggiormente esposte a screpolature. Una volta individuata la zona in cui la secchezza è ricorrente, la prevenzione gioca un ruolo essenziale: la pelle screpolata del neonato va curata, ma contro l’aridità cutanea va fatta pure una prevenzione quotidiana e costante.

 

E’ importante conoscere i prodotti giusti per l’igiene del bambino: i detergenti aggressivi accentuano la pelle screpolata; le polveri inaridiscono la cute limitandone la naturale lubrificazione e, quindi, sono inadatte in caso di screpolature; l’eccessiva aridità può sfociare in lesioni del derma, pertanto una crema emolliente e profondamente idratante è la cura immediata da mettere subito in pratica sulla pelle del bebè (sono particolarmente indicati anche gli oli naturali).

 

L’estrema sensibilità della pelle dei neonati spiega la possibile risposta intollerante ad alcuni saponi e prodotti per l’igiene del neonato, specie quelli che prevedono l’aggiunta di profumazioni intense, forti e non naturali. Per non parlare di quelli che hanno un grosso carico di agenti chimici.

 

La cute secca, in modo particolare, può risultare più vulnerabile perché assottigliata dalla sua condizione di disidratazione e resa più fragile.

 

Il primo luogo in cui la pelle screpolata trova ristoro è l’acqua. Via libera, quindi, a bagnetti frequenti, tiepidi, arricchiti con prodotti capaci di nutrire la pelle e seguiti da massaggi ristrutturanti per la cute, come ad esempio i prodotti per il bagno Mustela.

 

E’ bene selezionare, tra i detergenti da utilizzare per il bagnetto, solo i prodotti studiati appositamente per la pelle secca del neonato, ad esempio i saponi non saponi o i prodotti a base naturale. Per lenire la secchezza della cute è utile aggiungere in acqua un cucchiaio di amido di riso, facendolo sciogliere bene prima di immergere il bambino. Grazie alle proprietà lenitive e rinfrescanti, l’amido di riso attua una detersione delicata della pelle, nel rispetto della sua naturale composizione.

 

Per favorire la giusta idratazione, soprattutto in caso di pelle screpolata, dopo il bagnetto è opportuno applicare degli oli, preferibilmente naturali e senza profanazioni aggiunte. L’olio, infatti, ha un alto potere idratante e penetra in profondità tra le trame della cute. Una volta assorbito dalla pelle, le restituirà un piacevole senso di morbidezza.

 

Gli emollienti sono la cura perfetta per la pelle screpolata del bambino, ciò grazie ad una profonda azione lenitiva. Gli agenti emollienti sono contenuti in numerosi detergenti, lozioni e creme. Pertanto, per curare e prevenire la secchezza cutanea, in alternativa agli oli possono essere utilizzate anche creme lenitive ed emollienti. Gli agenti emollienti stimolano la produzione dei lipidi che formano la barriera cutanea (hanno un’azione lipidizzante). L’applicazione dei prodotti idratanti ed emollienti, soprattutto se naturali, può essere ripetuta anche più volte al giorno.

 

In un neonato con pelle screpolata o tendente alla secchezza, anche l’area cutanea coperta dal pannolino (dai genitali alla pancia e alla schiena) potrebbe manifestare screpolature e aridità cutanea.

Se il tuo bimbo ha una pelle arida, durante il cambio è benefico applicare una pasta lenitiva al fine di creare una barriera contro le infiammazioni. È proficuo anche detergere ad ogni cambio l’area dei genitali, non facendo mai mancare un risciacquo con acqua; è bene passare una spugnetta naturale imbevuta d’acqua anche sulla schiena e sulla pancia nella zona a diretto contatto col pannolino, asciugando bene ed idratando prima di rimettere al bebè un nuovo panetto.

 

Agire per la cura della pelle screpolata del bebè implica anche la scelta di un abbigliamento che favorisca il processo di guarigione.

Se il neonato presenta una pelle infiammata e screpolata è preferibile che indossi indumenti freschi di cotone o lino, evitando rigorosamente il contatto con tessuti sintetici o lanosi. E’ importante garantire che i tessuti scelti per i nostri bambini siano ad alta traspirabilità, che siano morbidi sulla pelle e che siano stati prodotti senza l’impiego di sostante nocive (il consiglio è quello di leggere le etichette anche dei vestiti). Per l’inverno invece una buona opzione sono i capi d’abbigliamento di lana biologica mista a seta.

 

Anche il lavaggio dei vestiti è di fondamentale importanza! La mamma non deve tener conto soltanto del capo d’abbigliamento, ma deve considerare le specifiche esigenze della pelle delicata del bambino, pensando anche che i residui di saponi e detergenti per il bucato entrano a contatto con la cute del bebè. La scelta dei detersivi è, quindi, decisiva e va ben vagliata.

 

Mamma, il modo in cui lavi il bucato di tuo figlio ricade sulla salute della sua pelle, ricordalo!

 

Il suggerimento è quello di selezionare detersivi delicati con ph neutro. Evitate il ricorso ad ammorbidenti, spesso troppo carichi di profumazioni; optate per un ammorbidente naturale, potendo scegliere anche il “fatto in casa”; nel lavaggio aggiungete un prodotto antibatterico ma fatelo senza esagerare, attenetevi alle dosi indicate in etichetta oppure optate per l’aggiunta di un cucchiaino di bicarbonato, l’effetto disinfettante è assicurato ma il prodotto non è assolutamente aggressivo.

 

Se il fenomeno della pelle screpolata del neonato non regredisce, malgrado le normali cautele, come qui descritte, e malgrado la giusta idratazione, è bene richiedere il consulto di uno specialista.

 

Autore Foto: poplasen – Fotolia.com



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