State per mettere sul fuoco la pentola con l’acqua, oggi si mangia pasta! Ma quando bisogna salare l’ acqua della pasta?
Ci hanno abituati a salare l’ acqua della pasta non appena incomincia a bollire. Questa prassi non è proficua per la salute perché consente alla pasta di assorbire molto sale.
Oltre a salare l’ acqua della pasta, altro sale si aggiunge nel condimento e spesso si corregge la salatura anche a fine cottura per aggiustare il livello di sapidità del cibo.
Un cibo saporito è buono e gradevole ma troppo sale fa male! Non tutti sanno che salare l’ acqua della pasta quando inizia a bollire aumenta l’assimilazione di cloruro di sodio perché, appunto, aumenta la quantità di sale assorbito dall’alimento. Per evitare ciò, a favore della buona salute arteriosa, sarebbe bene salare l’acqua della pasta solo 1 o 2 minuti prima di scolarla ovvero nell’imminenza della fine cottura.
Salare l’ acqua della pasta quando la cottura sta per concludersi aiuta a ridurre la quantità di sale assorbita dall’alimento ed è, quindi, una sana e salutare abitudine.
Per conferire sapore ai piatti, il sale può essere sostituito con una bustina di zafferano o 2 foglie di alloro da unire all’acqua ad inizio cottura. Zafferano e alloro sono validi insaporitori, ottimi sostituti naturali del sale.
Diverse cono le spezie sfruttabili per insaporire i cibi. Per esempio, anche il peperoncino dà sapore e colore ai piatti e persino l’aglio e la cipolla possono, con i loro sapori forti e ricchi, sostenere il gusto di un cibo aiutando la riduzione del sale.
Ridurre la quantità di sale quotidianamente ingerita aiuta a vivere meglio e ad avere più cura della propria salute. Scoprire che per farlo basta salare l’ acqua della pasta solo qualche minuto prima della fine della cottura, non può che essere un vantaggio da sfruttare.