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Carte Pokémon: 6 Buoni Motivi per Dire Sì a Questo Gioco

di Federica Federico

09 Dicembre 2016

Questa mattina mio figlio ha infilato nello zaino una carta della sua collezione privata. Quando gli ho chiesto conto di questo “trasporto straordinario” mi ha spiegato che alunni e maestra hanno trovato un interessante accordo sulle carte Pokémon: “Mamma, la maestra le ha legalizzate!”, mi addetto felicissimo.

Durante i 10 minuti di pausa per la merenda, ai piccoli studenti della classe di mio figlio è stata data la possibilità di scambiare opinioni e confrontarsi sulle carte Pokémon.

I bambini possono condividere la loro passione purché non litighino, purché gli scambi sino equi, concordi e motivati e sempre eseguiti col consenso e con la supervisione della maestra, solo e soltanto nella pausa merenda. E vi assicuro che per il resto della giornata in classe “non vola una mosca!”

Da mamma, e in modo particolare da mamma blogger che più volte ha preso posizione sulle carte Pokémon, devo dire che ho accolto con grande favore quest’apertura della maestra.

Le carte Pokémon sono una moda secondo alcune mamme, secondo altre sono costose e inutili, secondo altre ancora comperarle non vale la pena. Personalmente ho constatato che tutto questo non è vero e mi sono fatta un’opinione motivatamente positiva sulla Pokémon mania.

carte Pokémon motivi per dire sì a questo gioco

Come in tutte le cose ci vuole misura: nella giusta misura e con un buon criterio educativo le carte Pokémon possono rappresentare per i bambini una sana collezione spunto di rapporti sociali, scambi e interazione. Possono essere persino una palestra di matematica e ingegno. E, cosa da non trascurare, possono rappresentare una responsabilità.

L’esperienza che ho maturata riguarda la fascia d’età 7 -10 anni, ma vale la pena ricordare che le carte Pokémon sono adatte ad un pubblico che va dai 6 a i 100 anni +

Le carte Pokémon sono diverse dal gioco Pokémon Go, che ha conquistato i giovani e letteralmente si è “impossessato” dei telefonini di tanti genitori.

Rispetto al gioco ho già espresso la mia opinione e più volte mi sono confrontata con le mamma circa i pericoli essenzialmente legati alla geolocalizzazione.

Qui il richiamo al gioco on line vale solo per chiarire il fatto che le carte sono completamente diverse da esso e hanno una natura e una ricaduta sociale propria e differente.

Le carte Pokémon sono uno strumento di gioco nelle mani dei bambini.

Ieri mio figlio ha passato due ore a sfidare il nonno e durante l’estate passava ore a sfidare gli amici, cosa che nelle giornate uggiose avviene tutt’ora quando ospitiamo a casa qualche suo piccolo compagno di gioco.

Giocare con le carte Pokémon implica una grande serie di competenze:

ogni carta segue delle evoluzioni e in questo senso il gioco è progressivo; la carta va studiata perché singolarmente possiede caratteristiche sfruttabili sul tavolo da gioco; i mazzi possono essere composti dal bambino e vanno bilanciati quindi richiedono la conoscenza di ogni carta adoperata.

carte Pokémon motivi per dire sì a questo gioco

I bimbi parlano tra loro delle carte Pokémon, le commentano, le osservano, le analizzano, le usano per giocare, le scambiano e persino ne indagano il valore.

Esistono dei luoghi della rete in cui è possibile scoprire il valore economico e le caratteristiche delle carte Pokémon. Posto che i genitori hanno sempre il compito di accompagnare i bambini nella scoperta della rete internet, navigare in detti luoghi, con la debita assistenza di mamma e papà, e valutare il proprio tesoro di carte Pokémon si può tradurre in una sana palestra di matematica.

carte Pokémon motivi per dire sì a questo gioco

Le carte Pokémon possono rappresentare una buona occasione per responsabilizzare i bambini nell’uso congruo e consapevole dei loro soldini.

Molte mamme ritengono che il costo delle carte Pokémon sia troppo elevato al punto da escluderne l’acquisto in radice. In realtà già a 6 anni (età minima consigliata per l’accesso dei piccoli al gioco di carte Pokémon) un bimbo che sappia contare può ben gestire una propria paghetta e con essa decidere cosa acquistare per sé.

 

Dare una paghetta al bambini e permettergli di scegliere se e come fare una collezione significa responsabilizzare i figli nonché offrire loro la possibilità di condividere una passione con gli amici.

Da mamma vi invito a non trascurare l’aspetto della responsabilità nella gestione dei soldi, prima un bambino ha accesso a questa responsabilità prima e più presto impara a distinguere ciò che lo appassiona e ciò che ama.

Mio figlio si definisce un collezionista, destina alle carte la sua paghetta e le sceglie come regalo nelle occasioni importanti.

E’ stato capace di gestite nei giorni un intero box che si è fatto donare dagli zii, tutti insieme, per il compleanno. Ha aperto 3 bustine al giorno implementando la sua collezione e crescendo nella fierezza dell’attesa, senza tradire l’obiettivo di far durare la felicità degli spacchettanti nei giorni.

Cara mamma, se tuo figlio è appassionato di carte Pokémon, sappi che il box è un’ottima idea regalo purché il bimbo prometta di aprire le bustine poco alla volta (il che rappresenta prova di maturità e pazienza).

Spesso noi mamme giudichiamo i giocattoli per il prezzo e ragionandone l’uso secondo la nostra forma mentis. In realtà dobbiamo sforzarci di guardare il mondo con gli occhi dei bambini! Pertanto se da un lato dobbiamo stare al passo con i tempi (senza dire troppi sì), dall’altro dobbiamo informarci sugli interessi dei piccoli (senza negargli l’opportunità di sentirsi alla pari con gli amici).

Le carte Pokémon hanno almeno 6 benefici effetti sui bambini:

  1. si traducono in un interessante gioco da tavolo;
  2. sono una vera opportunità di confronto, dialogo e socializzazione per i bambini;
  3. sono un gioco evolutivo e pertanto il bambino può essere stimolato a mantenere le carte ordinate, ad averne cura e a collezionarle con passione
  4. possono essere una palestra di matematica;
  5. costruendo il suo mazzo il bambino è chiamato a “studiare” il suo gioco aguzzando l’ingegno e mettendo in essere strategie di azione;
  6. se il bimbo viene messo in condizione di acquistare le carte Pokémon con la sua paghetta, la collezione può ben divenire un’opportunità di responsabilizzazione e educazione alla gestione del danaro.

Per completezza di informazione, siccome da mamme non possiamo non essere attente alla qualità dei prodotti e dei beni che mettiamo a disposizione dei bambini, va detto che le carte Pokémon sono distribuite da Gedis, editore italiano e garanzia di qualità.



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