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Chiara Poggi: Nuovo Uomo Iscritto nel Registro degli Indagati

di Federica Federico

29 Dicembre 2016

In aula e dinnanzi a una Corte, Alberto Stasi è stato riconosciuto come l’ unico autore dell’omicidio di Chiara Poggi ed è stato condannato a 16 anni di reclusione con sentenza irrevocabile emessa in nome del popolo italiano. Malgrado ciò, la Procura di Pavia ha ricevuto dal collegio difensivo di Alberto Stati la richiesta riaprire il processo.

In queste ore, l’Italia intera si chiede perché mai debba essere riaperto un processo concluso col crisma della legalità e articolato intorno a una lunga indagine dibattuta per anni in giudizio.

Alla Procura è giunta richiesta di revisione del processo di Garlasco per l’omicidio di Chiara Poggi, la revisione è stata domandata dai legali di Alberto Stasi, tutto fonderebbe su una nuova analisi dei risultati delle tracce biologiche trovate sulle unghie di Chiara Poggi.

Detta analisi sarebbe stata promossa dal collegio difensivo di Stasi e condotta da un illustre esperto. Secondo la stampa nazionale, le risultanze finali delle nuove analisi porterebbero all’iscrizione nel registro degli indagati di un nuovo sospetto. Un altro uomo, all’epoca dei fatti 19enne, già sentito in fase investigativa, “familiare” ai genitori della Poggi e noto a Chiara perché da sempre amico del fratello Marco.

L’esperto che che ha firmato le nuove analisi investigative è un biologo forense col titolo di ufficiale dei carabinieri del Ris di Parma in congedo. Lo rende noto la stampa nazionale.

Ovviamente il titolo professionale dell’esperto, a cui la difesa di Alberto Stasi ha affidato le nuove analisi, e la sua esperienza professionale risultano essere garanzia di serietà e competenza. Pertanto legittima è ogni richiesta legale che resta al vaglio degli inquirenti.

A quanto pare, i risultati delle tracce biologiche trovate sulle unghie di Chiara Poggi porterebbero al DNA di uno “sconosciuto” di genere maschile. La stampa associa dette nuove indagini all’iscrizione nel registro degli indagati di un amico di Marco Poggi.

La famiglia di Chiara Poggi e i suoi legali prendono le distanze dall’apertura di un nuovo filone investigativo e ricordano che un processo è stato svolto e una sentenza con carattere definitivo è stata pronunciata.

La stampa nazionale dà in pasto all’opinione pubblica il nome del nuovo iscritto nel registro degli indagati. Intanto la Procura fa sapere che l’iscrizione è qui un atto dovuto.

Alberto Stasi Chiara Poggi delitto

 

Ad onor del vero questo giovane era già stato sentito nell’ambito dell’inchiesta sul caso Poggi, due le sue audizioni, una nell’imminenza della morte di Chiara e una nell’ottobre dell’anno successivo.

 

Perché il giovane era stato interrogato dalle autorità?

L’interesse degli investigatori verso questo giovane amico del fratello di Chiara è probabilmente scattato a causa di 3 telefonate partite dal cellulare del ragazzo e indirizzate a casa Poggi nei giorni in cui Marco era in vacanza con i suoi genitori.

L’amico del fratello di Chiara ha fatto 3 brevissime telefonate a casa Poggi, secondo le fonti stampa la durata delle stesse si misurerebbe nell’ordine di pochi secondi e sono datate 4, 7 e 8 agosto 2007.

 

Perché l’amico di Marco chiama casa Poggi nelle date del 7 e dell’8 agosto quando il suo compagno non c’è poiché il 5 agosto è partito con i genitori per le vacanze in Trentino?

Il giovane, già nelle precedenti audizioni, aveva dichiarato di non conoscer la data precisa della partenza dell’amico.

In una prima telefonata aveva chiesto solo di parlare con Marco, colloquiando con una donna non identificata gli era stato riferito che non c’era;

in una seconda aveva avuto notizia della sua partenza proprio da Chiara e lo aveva poi raggiunto al cellulare;

una terza telefonata, forse, era partita casualmente (come avrebbe chiarito lo stesso ragazzo, nella sua rubrica vi sono registrai i numeri di Marco Poggi cellulare e Marco Poggi casa l’uno di seguito all’altro e a chi non capita un errore di digitazione?).

A quanto pare nel giorno in cui è stata uccisa Chiara Poggi l’amico di Marco si era recato in libreria a Vigevano, avrebbe lasciato casa sua dopo le 10:00 orario in cui dall’abitazione si allontanava anche la mamma per fare la spesa.

La stampa nazionale sottolinea che il giovane, nel corso della sua seconda audizione, datata ottobre 2008, avrebbe presentato lo scontrino di un parcheggio in zona palazzo Ducale. Lo scontrino attesterebbe la presenza del ragazzo nell’area vicina alla libreria nella mattina della morte di Chiara. Il ragazzo stesso ammise, sin da subito, di aver trovato l’esercizio commerciale chiuso e quindi di essere tornato a casa senza libri.

Il collegio difensivo di Alberto Stasi trova anomalo il fatto che il giovane abbia conservato per 14 mesi lo scontrino del parcheggio.

Alberto Stasi Chiara Poggi omicidio

Chiara Poggi, Alberto Stasi fidanzati all’epoca della tragedia.

Oltretutto l’orario impresso sullo scontrino non necessariamente collimerebbe con quello del decesso di Chiara Poggi:

la vittima è morta tra le 9 e12minuti e le 10:00 del 13 agosto 2007, lo scontrino del parcheggio riporta come orario di arrivo le 10:00

L’amico di Marco ha da subito dichiarato di essere presto tornato a Garlasco e i suoi spostamenti, da quel momento in poi, sarebbero stati tutti familiari: sarebbe stato dalla nonna e poi in compagnia del padre. Tra le dichiarazioni del giovane anche alcune precisazioni sul suo rapporto con Chiara che per lui altro non era che la sorella dell’amico, considerata la differenza d’età tra i fratelli Poggi è facile credere che le compagnie e gli interessi fossero differenti.

Alle 16:00 del giorno dell’omicidio di chiara, transitando nella via antistante casa Poggi, l’amico di Marco avrebbe scoperto la tragedia:

dinnanzi alla villetta, c’erano forze dell’ordine, un’ambulanza e altri cittadini attratti dalla ressa. A quel punto, il ragazzo avrebbe chiamato diversi amici ma non avrebbe telefonato direttamente al fratello di Chiara.

Quando gli inquirenti gli chiesero come mai non avesse chiamato direttamente il suo amico, il ragazzo confessò che lo sconcerto gli aveva inedito di fare quella telefonata non sapendo cosa dire e come porsi.

A quanto pare, le nuove tracce investigative sono solo ipotesi tutte da accertare.



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