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Un Bravo Bambino, NON è Sempre Necessario Esserlo

di Gioela Saga

03 Marzo 2017

Quante volte ripetiamo a nostro figlio che deve essere un bravo bambino, ma abbiamo mai riflettuto veramente su queste parole?

 

Non devono esser un semplice modo di dire ma nascondono un significato profondo, un messaggio che ogni madre dovrebbe conoscere prima di trasmetterlo ai propri figli.

Essere un bravo bambino, cosa vuole dire veramente

bravo bambino educazione

 

A volte mi sono domandata cosa volesse dire veramente quando dicevo ad uno dei miei figli di “essere un bravo bambino”, e ci ho riflettuto a lungo, arrivando alla conclusione che forse neppure io sapevo cosa stavo veramente chiedendo ai miei figli.

Cosa voglio dire io veramente chiedendo a mio figlio di fare il bravo bambino?

Chiedendogli di fare il bravo bambino gli sto chiedendo di aderire ad un “protocollo” prestabilito che mi indica ciò che è giusto e ciò che è sbagliato.

 

Dunque non sarebbe più opportuno focalizzare l’attenzione proprio su questo, piuttosto che sul suo essere in un certo modo?

 

Mi spiego meglio, con le parole di una mamma, visto che è solo la mia esperienza che mi porta a questa riflessione particolarissima.

 

Quando dico a uno dei miei figli di fare il bravo bambino, lui mi guarda con un sorriso sornione che nasconde il timore di fallire, la vergogna di non essere forse all’altezza delle mie aspettative.

 

Il bravo bambino dovrebbe emergere, mentre lui ha la sensazione di non esserne capace, di non poter uscire dal guscio in cui si sente intrappolato. Inizia a temere di non essere amato come vorrebbe, che la mamma, in fondo, preferirebbe un altro bimbo, quello “bravo”, che invece lui non è.

 Bravo Bambino educazione

Questo innesca una serie di meccanismi a catena che fanno cadere il bambino da un fallimento ad un altro e da una frustrazione ad un’altra. Se non addirittura a quel senso di ribellione per cui “fanno tutto il contrario di ciò che gli si dice.”

 

Il Bravo Bambino che non c’è

In realtà sappiamo benissimo che noi amiamo il nostro bambino più della nostra vita e che non lo cambieremmo per nessuno al mondo, vogliamo solo assicurarci che lui si comporti meglio.

 

Ma dovremmo allo stesso modo sapere che la comprensione dei bambini è veramente poco capace di astrarsi e recepisce tutto in modo molto concreto e diretto, le metafore non sono spesso comprensibili, né tanto meno il linguaggio generico.

Per loro, nella loro semplicità, ogni parola vuole dire esattamente ciò che è… ne ignorano il possibile significato nascosto.

“Fai il bravo bambino può diventare un “non essere più te stesso”

Un bambino più remissivo potrebbe finire con l’accettare questa richiesta in modo talmente passivo da farla diventare parte integrante del suo carattere.

 

Il bimbo può diventare dunque una persona timorosa di comportarsi nel modo sbagliato, insicura, pronta a cambiare e non essere se stessa per compiacere gli altri; questo potrebbe essere valido soprattutto per le femminucce.

Cosa fare dunque e cosa dire al posto di “fai i bravo bambino”?

Innanzitutto bisognerebbe almeno accompagnare queste parole da una spiegazione approfondita, chiara e semplice, senza lasciare nulla alla comprensione individuale del bambino, ma spiegandogli esattamente cosa vuol dire senza margine di ambiguità.

Un po’ come non dovremmo mai etichettarlo come “sei un bambino cattivo”.

Non diamo nulla per scontato.

 

Dovremmo distinguere ciò che il bimbo è da ciò che il bimbo fa o può fare di sbagliato.

“Tu non sei un bambino cattivo ma in questo caso non ti sei comportato bene…”

 

“La mamma ti ama così come sei ma vorrebbe che tu imparassi che in questa situazione dovresti comportarti così…per sentirti meglio…”

 Bravo Bambino educazione

 

“Tu sei un bravo bambino ma in questo modo non lo hai dimostrato anche a chi non ti conosce….”

 

So che sembrano sfumature ma la focalizzazione sull’azione e non sul soggetto cambia moltissimo per ciò che riguarda la comunicazione del messaggio al bambino e la sua relativa reazione e crescita.

 

Ricordiamo sempre che i nostri figli crescono grazie ai nostri stimoli, i nostri rinforzi e input: ripetere di sovente una certa cosa può avere un effetto benefico o devastante, dipende da noi e da ciò che loro sono in grado di recepire.

 

A volte fare il bravo bambino può anche voler dire sporcarsi, rotolare, gridare, essere curiosi, essere semplicemente se stessi.

 

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