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Papà Inventa un Braccio Artificiale per il Figlio

di Gioela Saga

09 Marzo 2017

Se il nostro bambino avesse un problema noi non faremmo forse di tutto per risolverlo?

 

Ma certo che sì, è la risposta certa di ogni genitore. Così è anche stato per questo papà che, davanti alla necessità, ha voluto imparare tutto sulla robotica e la bioingegneria per aiutare suo figlio. Così, dal nulla, un papà inventa un braccio artificiale per il figlio.

Papà inventa un braccio artificiale per il figlio

papà inventa un braccio bionico per il figlio

 

Il piccolo Sol, nato nel marzo 2015, ha subito l’amputazione di un braccio, appena sotto il gomito, a soli dieci giorni dalla nascita, quando ha avuto un coagulo di sangue inaspettato e non risolvibile per il ritardo con cui si è proceduto alla sua individuazione.

 

Quando il neopapà ha appreso la notizia ha avuto una specie di shock, per diversi giorni è rimasto in silenzio, nascosto in giardino e la moglie Kate temeva ormai che avesse subito un tale trauma da non rientrare più in se stesso.

 

“Non l’ho visto per giorni e ho temuto per la sua salute.”

Possiamo immaginare l’angoscia di questa mamma che stava già affrontando la malattia improvvisa del figlio con l’amputazione, a dieci giorni dal parto…

 

 

Alla fine, invece, è emerso dal suo rifugio dopo aver lungamente pensato, passa diversi giorni nel laboratorio situato nel garage ed ne esce orgoglioso della sua invenzione: un braccio bionico per il suo piccolo Sol.

 

Un papà virtuoso inventa un braccio bionico per il figlio neonato

Ryan è un insegnante di psicologia di Bangor, nel Regno Unito ed era rimasto insoddisfatto di fronte alle aspettative di qualità di vita che aspettavano il suo piccolo.

 

Le protesi erano tutte molto ingombranti. Inoltre, quelle dotate di sensori tecnologici, non potevano essere disponibili per essere applicati a bimbi inferiori ai 3 o 4 anni. Tra l’altro non era scontato che il bimbo potesse poi accedere alla protesi anche perché molti bambini poi la rigettano se applicate dopo i due anni e mezzo.

papà inventa un braccio bionico per il figlio

 

Insomma una contraddizione in termini: protesi applicate dopo i 3-4 anni perché troppo ingombranti ma, allo stesso tempo, aumentando il rischio di rigetto in maniera proporzionale più aumenta l’età.

Ryan non voleva far aspettare così tanto suo figlio e decide di fare da solo: il papà inventa il braccio nuovo al figlio dopo essere diventato un autodidatta in bioingegneria.

“C’è un periodo in cui il cervello e le sue capacità cognitive crescono in modo esponenziale, fino all’età di circa due anni e mezzo, è questo dunque il periodo per far adattare meglio il bimbo alla protesi e diminuire la possibilità del rigetto.”

Questo secondo gli studi del papà.

 

Per questo si prodiga a costruire un prototipo su misura per Sol che consentisse di essere indossato e minimizzare i rischi di rigetto, stringendo i tempi.

Papà inventa il prototipo del braccio del figlio

Il suo primo prototipo è stato un modellino fatto con una stampante 3d.

Il modello doveva essere sicuro, senza possibili parti piccole che potessero essere ingerite o inalate, adattarsi al bambino, con dei sensori che potessero funzionare anche con bimbi così piccoli.

La sua ispirazione è stata quella mutuata dall’agilità delle zampe dei ragni, che hanno delle sacche di fluido tra le giunture per facilitare il movimento, così la funzionalità idraulica è al centro dei questa fantastica invenzione che agevolava la protesi anche sotto i tre anni e con risultati sorprendenti.

 

E’ leggera, non ha bisogno di batterie e non costosa vista la possibilità di stampaggio in 3d.

Ryan fonda addirittura una società, la Ambionics, per la quale raccoglie anche fondi e mette in atto una campagna di diffusione e sensibilizzazione per far conoscere la sua invenzione e i risultati sorprendenti che permettono a questi piccoli di diventare grandi con minori traumi possibili.

papà inventa un braccio bionico per il figlio

 

E’ la prima volta che protesi così sofisticate vengono applicate a bimbi così piccoli come Sol: papà inventa una protesi per tutti.

“Sono contento di aver fatto qualcosa di utile non solo per Sol ma anche per tanti altri bambini, è infatti mia intenzione garantire ad un numero sempre maggiore di persone, la possibilità di usufruire della protesi.

 

Solo negli Stati Uniti, si calcola che almeno 1000 bambini all’anno potrebbero beneficiare di questo tipo di protesi innovativa.

Papà inventa un nuovo braccio per il figlio: si “improvvisa” ingegnere per aiutare il suo piccolino.

Come Ryan illustra anche nella sua pagina Facebook, il primo braccio viene applicato a Sol a sole cinque settimane di vita, affrancato con del velcro, e lui si adatta benissimo, ad esempio mentre passa il suo tempo tentando di raggiungere gli animaletti del carillon che girano sopra la sua culletta.

papà inventa un braccio bionico per il figlio

I medici avevano anche avvisato i genitori che forse il piccolo Sol si sarebbe adattato fisicamente ma non psicologicamente e che, ben presto, avrebbe rinunciato a questo adattamento che avrebbe richiesto tempo e sarebbe stato tutto in salita. Un giorno avrebbe potuto anche ribellarsi e strapparsela di dosso.

 

Il papà però, per amore del figlio, non si è arreso, da autodidatta ha imparato tutto quello che poteva sulle protesi e, modello dopo modello, ha ottenuto un prototipo perfettamente personalizzato e funzionante per il suo Sol.

 

Ryan lavora ora in collaborazione con l’ingegnere Paul Sohi di Autodesk che è rimasto impressionato dal lavoro da autodidatta fatto da questo coraggioso e devoto papà, anche particolarmente dotato dal punto di vista intellettivo.

 

“Lavorare con lui è davvero motivante, un’ispirazione il suo progetto innovativo ed ambizioso.” ha commentato Sohi.

L’impegno di del papà è ammirevole, anche perché, appunto, ne beneficeranno anche numerosissimi altri bambini. Gli auguriamo ogni bene nel suo nuovo impegno e soprattutto tanta serenità con il piccolo Sol.

 

Neonata Amputata a 3 Giorni di Vita dopo un Incidente

Video:

 

Fonte: Telegraph



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