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Portare il bambino nel marsupio: benefici

di Redazione VitaDaMamma

17 Luglio 2017

Portare il bambino nel marsupio o nelle fasce porta bebè significa portare il bambino sul corpo e col corpo, a tutto vantaggio del contatto pelle a pelle e cuore a cuore. E’ il cosiddetto babywearing, una pratica che viene associata alla cultura dei paesi orientali anche se si sta pienamente affermando anche in occidente.

 

Sebbene chi scelga di portare il bebè spesso lo fa per praticità e come alternativa al trasporto in carrozzina, va detto subito che la pratica di portare il bambino nel marsupio o nelle fasce ha un risvolto psicologico, educativo e emotivo.

Largamente inteso il “portare il bebè” è una filosofia di vita.

 

Oltre ad essere pratico e semplice, portare il bambino nel marsupio arreca molteplici benefici al bambino ed ai genitori, in quanto favorisce un maggiore contatto tra i due soggetti affettivi, perché è anche così che bisogna considerare mamma e bambino: due entità che si stanno conoscendo e amando e che insieme crescono in nome dell’amore.

 

Portare il bambino nel marsupio: un momento di intimità tra madre e figlio.

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Fonte Immagine Pimperepette

Il trasporto nel marsupio arreca al bambino benefici sia sul piano psicologico che emotivo in quanto contribuisce a creare un ambiente simile al grembo materno nel quale il bambino si sente protetto e rassicurato.

Il marsupio, se di buona qualità, morbido e confortevole, rievoca nel bambino le sensazioni vissute quando era ancora nella pancia della mamma.

 

Dopo la nascita, offrire al bambino un ambiente simile a quello uterino favorisce una crescita sana sotto molteplici aspetti e dà continuità al contatto intimo tra madre e figlio, contatto che si instaura sin da quando il bambino è nella pancia.

Pertanto già solo questa intimità dovrebbe suggerire l’importanza della filosofia del portare.

Proprio perché soddisfa il bisogno di vicinanza del piccolo e della mamma, portare il bambino nel marsupio è particolarmente utile per i bambini nati prematuri per i quali il distacco dalla madre avviene in maniera “più brusca” , meno consapevole e naturale.

 

Il bambino “accudito” nel marsupio entra in completa sintonia con la persona che lo trasporta seguendone movimenti, andatura, ritmo del respiro e battito del cuore.

Questi fattori stimolano il bambino sotto il profilo sensoriale perché danno continuità a quella simbiosi che si crea con la mamma durante i 9 mesi nella pancia, favorendo e migliorando il legame affettivo, la confidenza ed il contatto pelle a pelle tra madre e figlio.

 

Sul corpo della mamma o del papà che lo trasporta il bambino trova tutte le condizioni ideali per sentirsi bene emotivamente, ovvero il calore, la vicinanza, sicurezza ed affetto.

 

Portare il bambino nel marsupio dona piacevoli sensazioni anche ai genitori ed in generale, offre vantaggi pratici nel trasporto del bambino.

 

Trasportare il bambino nel marsupio è un momento piacevole non solo per il bambino ma anche per la mamma o per il papà poiché rafforza l’intesa e la comprensione genitori-figli sin dalla tenera età.

 

La stretta vicinanza che si sperimenta nel portare il bambino nel marsupio favorisce una comprensione profonda che permette alla mamma di intuire i bisogni del figlio attraverso una migliore interpretazione dei movimenti corporei e delle espressioni facciali del bambino. Quest’aspetto assume una rilevanza minore quando il trasporto avviene nel passeggino, proprio perché manca il contatto diretto tra i due corpi.

Così facendo, il bambino si sente più appagato nei suoi bisogni ed acquisisce maggiore sicurezza nella mamma, stato d’animo che manifesta esteriormente anche attraverso una minore intensità del pianto. La mamma, allo stesso tempo, aumenta l’autostima perché si sente capace di comprendere meglio i bisogni del figlio.

 

Il contatto intimo mamma-figlio è sicuramente più naturale ed automatico rispetto a quello con i padri ma, portare il bambino nel marsupio aiuta anche i papà.

 

Generalmente i papà interagiscono con i propri figli in un secondo momento, quando il bambino comincia a parlare, rischiando però di saltare alcuni “passaggi” che invece sono importanti per lo sviluppo del bimbo.

Portare il bambino nel marsupio diventa un’opportunità per creare precocemente il legame padre-figlio, migliorandone l’intesa e la confidenzialità. Inoltre, utilizzando il marsupio o la fascia porta bebè il papà si rende conto delle proprie capacità aumentando la fiducia in se stesso, in quanto constata che anche tra le sue braccia il bambino si sente sicuro e tranquillo.

I vantaggi pratici del portare il bambino nel marsupio sono facilmente intuibili ed evitano tutti gli inconvenienti che il trasporto nel passeggino comporta ed a cui i genitori devono fronteggiare ogniqualvolta si spostano da un luogo all’altro.

 

Inoltre, la mamma che tiene il figlio nel marsupio ha maggiore libertà nei movimenti, svolge le proprie attività più comodamente e con facilità evitando la fatica di dover provvedere anche al trasporto materiale della carrozzina.

 

Portare il bambino nel marsupio. Come farlo in totale sicurezza.

 

Ci sono alcuni piccoli accorgimenti da adottare al fine di rendere il trasporto nel marsupio estremamente sicuro per il bambino.

 

  • Scegliere un marsupio o una fascia porta bebè capace di adattarsi alla crescita del bambino. Avendo particolare riguardo al confort delle cuciture e alla morbidezza dei materiali, da essi dipenderà la delicatezza dell’abbraccio in cui il bambino viene accudito.

Questi sistemi di trasporto sono specificamente ideati per ogni fascia d’età e peso del bambino, alcuni si adattano, grazie alle cinghie regolabili e al potenziale di carico, ad un’ampia fascia d’età. Il consiglio pratico è quello di scegliere un dispositivo che copra un arco temporale abbondante.

 

Vita da Mamma ha tratto ispirazione per questa disquisizione sul portare da Pimperepette, luogo della rete da cui proviene un regalo che recentemente ho fatto ad una cara amica da poco mamma. Una delle caratteristiche decisive che ha pesato sulla mia scelta è stata la grande sfruttabilità del marsupio: il bebè può entrarvi quando abbia raggiunto i 65 cm di altezza e può rimanervi sino a 20kg (uno spazio temporale amplissimo che garantisce una lunga sfruttabilità).

Pertanto se decidete di portare il bambino nel marsupio acquistate un prodotto che possa essere sfruttato a lungo nel tempo (controllate il peso massimo di carico, Pimperepette assicura i 20kg che in pratica si traduce in una lunga possibilità di adoperare il dispositivo).

 

 

  • Posizionare il bambino in modo corretto.

Posizionare correttamente il bambino all’interno del marsupio non solo riduce drasticamente i rischi di cattiva respirazione, ma fa sì che il bambino goda pienamente di tutti i benefici del trasporto nel marsupio.

 

  • Controllare il marsupio prima di utilizzarlo.

E’ bene prestare particolare attenzione a tessuti, cuciture, cerniere, ganci e bottoni prima di scegliere il marsupio.

 

La qualità deve essere il punto di forza di ogni prodotto che mettete a disposizione dei vostri figli.

Pimperepette assicura un tessuto confortevole e traspirante, adatto sia per l’estate che per l’inverno, e personalmente, qualunque sia la vostra scelta, vi consiglio di non trascurare l’adattabilità del tessuto ad ogni stagione.

Inoltre io ho scelto meteriali certificati CE , in modo conforme ai requisiti internazionali e ai sistemi di certificazione più rigorosi nel campo della sicurezza della produzione tessile. Particolarmente ho prestato attenzione agli agganci, sistemi fondamentali di sostegno: nel marsupio Pimperepette ogni gancio in plastica può sopportare il carico di 75 kg. Tutte le mamme dovrebbero fare attenzione a questo aspetto di fasce e marsupi.

Ultimo consiglio pratico, non meno importante di altri, concerne la possibilità di lavare il marsupio.

La mia amica mi ringrazierà sin dal primo rigurgito perchè quello che le ho regalato è un marsupio lavabile a 30° con centrifuga standard.

Se decidete di portare il bambino nel marsupio, sappiate che state aderendo ad una filosofia di vita, nel rispetto della stessa e in coerenza con essa cercate anche di favorire un’educazione dolce e dialogante che supporti la crescita del bambino in modo naturalmente sereno.

 



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