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Festa per bambini: come rendere indimenticabile il compleanno di tuo figlio

di Federica Federico

02 Ottobre 2017

Molte mamme e tanti papà considerano i festeggiamenti del compleanno di un figlio come una comune occasione di gioia in cui riunire parenti ed amici; in realtà dall’età prescolare in poi (ovvero dai 3 anni d’età) ogni festa per bambini che si rispetti dovrebbe appartenere al festeggiato e andrebbe riconosciuta al bambino come un suo diritto, strumento di affermazione sociale.

Cosa intendiamo dire?

Una festa per bambini non è semplicemente la memoria di una data bella da ricordare, essa è il bilancio che il bimbo materialmente fa dei suoi affetti.

 

Una festa in onore di un bimbo rappresenta il “luogo” in cui il cucciolo d’uomo vede materializzarsi il bene che parenti e amici nutrono per lui.

Attenzione: il bene che ogni festa per bambini esercita sul suo piccolo protagonista non si concretizza nei regali ma si esprime nella partecipazione. E prima ancora conta l’organizzazione della festa perché è di fondamentale importanza l’aderenza dei festeggiamenti alla personalità del bambino.

Una festa per bambini ben riuscita è, dunque, una festa che soddisfi i desideri del bimbo, che gli assomigli, che gli appartenga … che, in poche parole, sia realizzata “a sua immagine e somiglianza”.

Immaginate una festa per bambini a tema calcetto per un bimbo che adora il karatè oppure una festa piena di parenti e amici di famiglia per un bimbo che vorrebbe i suoi compagno di scuola intorno alla torta.

Perché una festa per bambini non è solo “tanti auguri a te” ? In che senso è il bilancio della vita sociale e affettiva del bambino? Per quale motivo è importante che il piccolo ne resti emotivamente soddisfatto?
Grazie al contributo di Festa24 (www.festa24.it), Vita da Mamma ha potuto intervistare un professionista dell’animazione; il nostro scopo è comprendere quanto possa essere importante una festa di compleanno per un bimbo e quali caratteristiche essa debba avere per rendere il piccolo veramente felice e soddisfatto si se stesso, a vantaggio della sua autostima e della sua vita sociale.

Pier Giorgio Esposito nasce come animatore e nel 2012 fonda Festa24, col suo vestito da clown ha ispirato gioia e sorrisi.

festa per bambini

– A cosa serve una festa per bambini e a cosa le mamme dovrebbero rinunciare per il bene dei figli? Tra i tanti desideri dei più piccoli, esiste una priorità che accomuna tutti i bimbi tra i 3 e gli 11 anni quando si parla della loro festa di compleanno?

 

Una festa di compleanno è un momento di aggregazione, si può definire un rituale ma sempre originale nel quale, forse, la cosa a cui dovrebbero rinunciare i genitori è scegliere. Scegliere per il bambino il modo in cui farlo sentire protagonista e metterlo eccessivamente al centro dell’attenzione.

Al centro di una festa è onere e onore di un bravo intrattenitore metterci il divertimento. E uno dei vantaggi di avere a che fare con i bambini è la loro sincerità. Loro non seguono nessun copione e non hanno sovrastrutture. Sanno esattamente cosa li diverte e come divertirsi. Sta in questo caso alla bravura dell’intrattenitore leggere questo divertimento.

 

 

Mettere un bambino eccessivamente al centro dell’attenzione vuol dire anche, a volte, sottoporlo ad uno stress e fargli recitare una parte invece di dargli la possibilità di godersi a pieno un giorno speciale ricco di affetto e divertimento.

Non deve sentirsi isolato dagli altri bambini perché è il festeggiato.

Io ho sempre chiesto ai genitori di affidarsi un po’ a me evitando di passare da tappe obbligatorie. Io parlo con il bambino e cerco di capire cosa suscita in lui il divertimento.
La priorità che deve accomunare tutti i bambini, sembra banale ma è invece fondamentale, è che l’intrattenitore ami profondamente il suo lavoro e ami i bambini e non sia uno che improvvisa. L’animatore deve avere la capacità di trasferire l’amore per quello che fa attraverso i suoi strumenti e il suo repertorio.

festa per bambini, festa 24

– Qual è il regalo più bello per ogni bambino?

Il regalo più grande che può fare un genitore, lo dico anche per la mia formazione accademica, è ritrarlo invece che dipingerlo. Permettetemi di scendere un attimo nel filosofico:

un bambino ha il desiderio che il genitore ne abbia un ritratto evidente di com’è e non di come il genitore vorrebbe che fosse.

Per quanto riguarda una festa di compleanno, i bambini, soprattutto quelli piccoli, non amano tanto l’originalità. Sono ancora in una fase per così dire “conformista” della loro crescita, in cui si vogliono riconoscersi in un gruppo e quindi tutto ciò che li fa sentire parte di qualcosa è sicuramente importante. Tanto è vero che spesso troviamo in feste diverse gli stessi bravissimi animatori (da una parte menomale direi) perchè un bambino, anche per spirito di emulazione, alla propria festa vuole riproporre ciò che ha visto già e che lo ha divertito.

In ultima analisi quindi sono convinto che “il bel ricordo” che lascia una festa, al di là dell’oggetto materiale, è sicuramente il regalo più bello. La memoria della gioia è quanto di più prezioso si può donare ad un figlio, il bambino porterà con se i ricordi migliori durante la crescita.

Nella mia carriera di mamma ho sempre voluto che le feste dei miei figli fossero guidate da un buon animatore. Per parte mia credo che mettere un animatore al timone del divertimento significhi mettere i bimbi nella condizione di essere seguiti e coccolati.

– Qual è la differenza tra una festa animata e una “libera”, cioè condotta senza un animatore?

Rischiando di dire una cosa quasi controproducente per il mestiere che ho fatto per una vita, un bambino è facilmente in grado di generarsi il divertimento. Per energia, per spirito di iniziativa, per fantasia ed inventiva.

A dire il vero, la differenza tra una festa libera (o condotta da un animatore non professionista) e una festa animata da un professionista c’è e si sostanzia nel divertimento: nel primo caso, cioè se la festa è libera o guidata da mani inesperte, i bambini vanno ad esaurire le loro energie come dei cuccioli! Correndo, strillando, facendo la lotta (esponendosi inevitabilmente a qualche pericolo) consumano le energie disperdendole in tutti i modi possibili.
Il compito del buon animatore è invece quello di canalizzare le energie di questi bambini attraverso il repertorio, il colore, e qualsiasi gancio emotivo e di effetto che è in grado di proporre.

L’animatore stimola il divertimento lavorando per fare in modo che i bimbi possano godersi la festa e lo spettacolo divertendosi in modo sano, equilibrato e senza rischi.

I bambini hanno la capacità di capire se un animatore sarà di intralcio al loro divertimento o se invece li accompagnerà per tutta la festa, come uno squalo percepisce il sangue, quindi la bravura di un animatore sta nel sapere fin da subito catalizzare la loro attenzione e le loro energie su di lui.

festa per bambini

 

– Perché è importante che in una festa per bambini il festeggiato sia contornato da coetanei e come la presenza dell’animazione può rendere i festeggiamenti “perfetti”? Ti è mai capitato di “salvare una festa” liberando il piccolo festeggiato da una delusione o da un inaspettato attacco di pianto?

 

Per risponderti mi ricollego al concetto di compito dell’animatore: il nostro ruolo è di canalizzazione delle energie dei bambini.

 

Non è detto che l’energia dei bambini sia espressa solo con l’attività motoria, con i giochi di movimento dove si stancano e si stravolgono. L’energia dei bambini è dentro la loro testa e nella loro fantasia smisurata. Se si riesce a far sognare i bambini i festeggiamenti saranno perfetti.

Durante i miei spettacoli raramente è capitato di dover “salvare la festa”.

Mi viene in mente l’effetto cinema. Quando un bambino è particolarmente divertito e affascinato tiene la bocca aperta perchè i muscoli del viso si rilassano. Sta proprio fermo. Ma anche se il corpo è fermo la testa è in grandissimo movimento, perchè sta viaggiando con la fantasia insieme all’intrattenitore (in questo caso insieme al mago), tanto che il bambino arriva alla sera decisamente più stanco.

Tutto ciò crea anche qualcosa di fruibile anche per i genitori presenti che hanno modo di godersi lo spettacolo.
E’ ovviamente importante che il bambino sia attorniato da un gruppo di suoi pari perchè, come dicevo prima, la fascia d’età 3/4 fino agli 11/12 è particolare. Il bambino ha ancora bisogno di identificarsi in un gruppo. Ciò non toglie che si possa anche festeggiare con i parenti.

 

– Come definiresti la missione di un animatore e come hai fatto a tradurre un lavoro così concreto in un portale che oggi dà a tutti l’accesso al tuo modo di vivere e vedere una festa (www.festa24.it)?

L’animatore non è la persona che può contribuire al buon esito di una festa, è il “capitano” assoluto e quindi ha una grande responsabilità. Così come in ogni altro settore non basta UN animatore qualunque … come un buon piatto ma servito male, come una bella sala ma addobbata male, come un bellissimo spettacolo teatrale ma portato in scena senza luci … ciò che è necessario è L’animatore, quello giusto e ben preparato.

Avrò fatto migliaia di feste, per oltre 10 anni lavorando tutti i giorni, e più gli anni passavano più mi rendevo conto che il tempo che i genitori potevano dedicare all’organizzazione di una festa si andava riducendo. Non perchè non volessero bene ai propri figli ma proprio per la mancanza di tempo per via del lavoro, della vita frenetica di tutti i giorni. Mi sono reso conto che facevo sempre meno feste a casa e sempre più feste dentro una sala per feste, i buffet erano sempre meno artigianali e più organizzati da un catering, stessa cosa per gli addobbi e così via. Il più delle volte non per fare una festa particolarmente grande e speciale ma veramente per la mancanza di tempo.

Parlando con i genitori mi ricordo che spessissimo mi dicevano: “Mr. Pepe (il mio nome d’arte) per te sono proprio soldi benedetti quelli che spendo (io ero un filino più costoso della media, perchè avevo una marea di materiali e investivo tantissimo per fare feste speciali in cui mi potessi divertire tanto anche io). Perchè non ti occupi tu di tutto? Sei tanto bravo…”.

 

Il grande stress delle mamme era che nella filiera dell’organizzazione della festa c’era costantemente qualcosa che non funzionava (quando le luci, quando gli addobbi, quando il food e beverage). Per la mancanza di tempo talvolta si tendeva a far curare tutti gli aspetti ad una sola azienda ed inevitabilmente qualche servizio non era all’altezza o peggio ancora era improvvisato.

Io ero molto bravo nel mio mestiere, ma come poteva un clown garantire per la buona riuscita di un catering, di un allestitore, insomma garantire per il servizio che poi svolge un’altra azienda?

Mi sono detto che sarebbe stato bellissimo trovare un modo per agglomerare tutti i professionisti del settore e dare l’opportunità ad una mamma di scegliere con facilità tutti i servizi di cui aveva bisogno.
Da questa idea pensata per le mamme e i bambini è fattivamente nata Festa24, 6 anni fa (sembra poco tempo fa ma era appena iniziata l’era dello smartphone in Italia). Sviluppata l’idea, l’anno dopo esce sul web il portale Festa24. A portata di clik la festa arriva dalle mamme … tu, insieme al tuo bambino, potrai studiare la soluzione che preferisci e realizzare i suoi piccoli sogni. Tutto questo ovviamente lasciando alla mamma la possibilità di poter conoscere il professionista, poterci parlare e confrontarsi perchè non va mai perso di vista l’aspetto umano che è fondamentale.

festa per bambini

Articolo realizzato in collaborazione con Festa 24 (www.festa24.it). Vita da Mamma ringrazia Pier Giorgio Esposito per la gentile collaborazione e augura a tutti i bambini la migliore festa della vita perché la memoria della gioia ha un valore inestimabile (ricordatelo mamme!!!).



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