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12enni accusati di violenza su bimba di 6 anni: sentenza choc

di Maria Corbisiero

22 Settembre 2017

Una sentenza a dir poco scioccante che sta facendo molto discutere e che purtroppo prende spunto da un altro caso di violenza su minore conclusosi anch’esso con l’annullamento di tutte le accuse.

12enni accusati di violenza su bimba di 6 anni: i fatti.

12enni accusati di violenza su bimba di 6 anni: sentenza choc

Ci troviamo a Sydney, capitale dello stato australiano Nuovo Galles del Sud (NSW), ed i fatti risalgono agli ultimi giorni di agosto e le prime due settimane di settembre dello scorso anno.

In quel periodo una bambina di appena 6 anni, che frequenta una scuola elementare situata sulle spiagge settentrionali della città, aveva raccontato ai propri genitori e ad alcuni addetti della scuola di esser stata molestata più volte da alcuni ragazzi che l’avevano costretta a rapporti intimi nei bagni dell’istituto.

 

Dopo aver appreso i fatti così come raccontati dalla piccola, il dipartimento dell’educazione ha provveduto a notificare il tutto alla polizia di NSW.

È così iniziata l’indagine, durata circa 2 settimane, nei confronti dei 12enni accusati di violenza che nel settembre del 2016 sono stati poi arrestati e condotti nella stazione di polizia di Chatswood, importante quartiere commerciale di Sydney.

 

Il “ragazzo A” ed il “ragazzo B” – essendo entrambi minori, e per ovvie questioni di privacy, non sono state rese note le generalità dei due 12enni accusati di violenza intima – si sono da subito dichiarati non colpevoli, respingendo ogni accusa mossa dalla bambina di 6 anni.

12enni accusati di violenza su bimba di 6 anni: sentenza choc.

Come riportato dalle fonti stampa straniere, l’accusa sosteneva che entrambi i ragazzi, oggi 13enni, hanno abusato della bambina in 3 diverse occasioni, tra le ore 8 del 24 giugno e le ore 16 del 1° luglio 2016, trascinandola nel bagno della scuola.

Il ragazzo A era stato inoltre accusato di aver aggredito da solo la bimba in altre occasioni, ossia tra il 24 giungo ed il 1° luglio del 2016 e il 16 agosto del medesimo anno.

 

A più di un anno dai fatti, il magistrato Jeffrey Hogg ha deciso di respingere tutte le accuse rivolte contro i due ragazzi e di imporre alla polizia di NSW di pagare loro le spese legali.

 

Nell’emettere la tanto criticata sentenza che assolve così i 12enne accusati di violenza nei confronti della bambina di 6 anni, l’onorevole Hogg ha dichiarato di aver fatto riferimento alla decisione che l’Alta Corte dell’Australia aveva preso nel Caso S193 / 2016 RP v The Queen.

Tale sentenza aveva assolto dalle accuse di violenza intima sul fratello minore un 11enne perché considerato incapace di comprendere l’errore morale commesso.

In altro parole, il ragazzo, come anche i 12enne accusati di violenza, non sarebbero in grado di distinguere il bene dal male perché troppo giovani per comprendere che ciò che stavano facendo era sbagliato.

Tale concetto viene definito doli incapax, una legge comune che gli inglesi applicano ai bambini sotto i 14 anni che, per l’appunto, non avrebbero secondo la legge la giusta maturità di poter comprendere appieno l’atto fisico di un crimine.

È compito della procura riuscire a dimostrare che il bambino, in questo caso i 12enni accusati di violenza, ha agito in modo consapevole al pari di un adulto.

 

Ma, come detto in precedenza, la sentenza choc è andata ben oltre ogni aspettativa: il magistrato Hogg ha infatti disposto che la polizia di NSW dovrà pagare le spese legali dei due ragazzi, 11.315 dollari per il ragazzo A e 9746 dollari per il ragazzo B.

 

Fonte: Daily Telegraph

 

 

 

 

 

 

Fonte immagine di copertina Ingimage con licenza d’uso ID: ING_17215_09230

 

 



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