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Ashley Harris Moore: mamma salvata dal doppio trapianto

di Maria Corbisiero

22 Settembre 2017

<<La mia mamma è qui per il mio primo giorno di scuola materna!!>>.

Queste le parole scritte sul biglietto che il piccolo Emerson e la sua mamma mostrano orgogliosi davanti la fotocamera.

Un messaggio che a primo impatto può apparire quasi normale ma che acquista tutto un altro significato una volta appresa la storia di Ashley Harris Moore.

Ashley Harris Moore: mamma salvata dal doppio trapianto.

Ashley Harris Moore: mamma salvata dal doppio trapianto

Ashley Harris Moore nasce a Dallas, in Texas, e la sua vita diventa sin da subito una grande sfida.

 

È infatti affetta da Fibrosi Cistica (FC), una malattia genetica congenita causata da una “mutazione di un singolo gene localizzato sul braccio lungo del cromosoma 7” che comporta la “diminuzione o la totale assenza di trasporto di ioni cloro” con conseguente “riduzione del trasporto di acqua” (Fonte).

Ciò determina il danneggiamento di vari organi come pancreas, fegato, intestino, organi riproduttivi ed in particolar modo i polmoni. È una malattia curabile ma dalla quale non è possibile guarire completamente.

 

 

Descritta come una donna incredibile ed amante dell’avventura, Ashley Harris Moore si trasferisce nel 2003 a Londra dove conosce l’uomo della sua vita, Alastair, che in seguito diventerà suo marito nonché padre del figlio tanto atteso e cercato.

Per ben 7 anni infatti la coppia ha rincorso la cicogna, tanti i tentativi che solo nel 2013 hanno dato i loro frutti: fu proprio allora che la donna si scoprì incinta.

Dopo la nascita del piccolo Emerson, le condizioni di Ashley Harris Moore iniziarono a peggiorare.

La donna, che all’epoca aveva 32 anni, fu sottoposta ad una serie di lunghi trattamenti che la costrinsero a trascorrere sempre più tempo presso l’Harefield Hospital nel Middlesex, ex contea inglese. Soffriva di ricorrenti infezioni al torace che debilitavano sempre più i suoi già fragili polmoni.

A quel punto, parliamo di 2 anni fa, divenne chiaro che necessitava di un urgente trapianto ai polmoni e, nel settembre del 2015, fu inserita nella lista d’attesa. Emerson all’epoca aveva solo 16 mesi.

 

Durante quel periodo Ashley Harris Moore, aiutata da amici e parenti, iniziò a rendere pubblica la sua storia attraverso i social network ed i media al fine di sensibilizzare le persone sulla sua malattia e renderli consapevoli dell’importanza della donazione degli organi.

 

Nel mese di ottobre le condizioni della donna iniziarono ad aggravarsi sempre più, la sua capacità polmonare era del 16% e non era in grado di respirare autonomamente, viveva attaccata ad una macchina speciale che monitorava costantemente i suoi livelli di ossigeno.

I medici stabilirono così il suo trasferimento presso l’unità di terapia intensiva di Harefield, un ospedale specializzato nel trapianto di polmoni, struttura nella quale iniziò la sua estenuante attesa.

Ogni minuto guadagnato poteva essere importante, ogni istante perso poteva esserle fatale.

 

Tutta la sua famiglia era in attesa di una chiamata, di quella chiamata che avrebbe potuto cambiare per sempre la sua vita.

Una chiamata che finalmente arrivò, l’ultima occasione di sopravvivenza per quella giovane mamma.

Ashley Harris Moore: il miracolo del primo giorno di scuola di suo figlio.

Dopo aver trascorso un lungo periodo di degenza, durante il quale ha combattuto contro il suo stesso corpo che cercava di rigettare quell’organo estraneo, una complicazione del trapianto prevista, Ashley Harris Moore ha vinto la sua battaglia ed è stata dichiarata fuori pericolo lo scorso aprile.

 

In questi giorni, a dimostrazione della sua completa rinascita e della grande e generosa possibilità che il donatore le ha dato regalandole una seconda vita, la donna ha voluto condividere una foto che la ritrae insieme al suo piccolo Emerson nel suo primo giorno di scuola.

<<Oggi l’ho portato a scuola come una qualsiasi altra mamma – racconta Ashley Harris Moore – e come ogni altra mamma mi sono commossa all’idea che il mio bambino stia crescendo. Ma, a differenza della maggior parte delle mamme, sono consapevole di essere arrivata vicino al non poter essere in grado di celebrare questo importante giorno, un evento che molti danno per scontato>>.

Meno di un anno fa la malattia l’aveva tenuta lontana dal suo bambino che non comprendeva appieno il perché non potesse stare tutti i giorni con la sua mamma.

Oggi Emerson, appresa l’eccezionalità di quell’evento e venuto a conoscenza della seconda possibilità di vita che una persona molto generosa ha dato alla sua mamma, ha voluto celebrare con un breve messaggio quel momento così importante per lui:

<<La mia mamma è qui per il mio primo giorno di scuola materna!!>>.

 

 

 

 

A fine di ringraziare chi l’ha sostenuta ed aiutata, ma soprattutto chi le ha fatto quel magnifico dono, Ashley Harris Moore ha voluto condividere quello scatto sulla pagina ufficiale facebook del registro dei donatori di organi del National Health Service (NHS), il servizio sanitario inglese, invitando ancora una volta a donare.

<<Voglio condividere questa foto. Oggi è un giorno speciale per me, poiché due anni fa sembrava improbabile che sarei stata qui per il primo giorno di scuola materna del mio piccolo bambino. Grazie ad un generoso giovane e alla sua famiglia che hanno detto sì alla donazione degli organi, ho ricevuto un doppio trapianto di polmoni che ha salvato la mia vita. Il mio trapianto ha fatto di più che salvarmi, mi ha dato una qualità di vita che ho potuto solo immaginare in precedenza.>>.

 

 

 

 

 

 

 

E non poteva esserci un lieto fine migliore di questo.

 

Fonte foto Facebook



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