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Tracciato non rilevava le contrazioni ma lei partorisce: la neonata cade a terra

di Federica Federico

19 Ottobre 2017

Il tracciato non rilevava le contrazioni ma la mamma le sentiva, le ostetriche hanno creduto alla macchina e questa volta la neonata ha rischiato grosso.

La mamma e il papà di Beatrice, questo il nome della bambina, non vogliono che quel che è accaduto alla loro famiglia si ripeta, è per questo che hanno sporto denuncia.

Il tracciato non rilevava le contrazioni ma la mamma, allontanata dal blocco parto perchè non ritenuta nell’imminenza di partorire, velocemente si è trovata a sorreggere la testa di sua figlia: la neonata, però, è scivolata a terra battendo il cranio sul pavimento.

“Chi ha sbagliato ora deve pagare”, hanno detto i genitori e hanno aggiunto: “Denunciamo perché vogliamo che a nessuno accada più quel che è successo a noi”.

Doveva essere un giorno di gioia per mamma Daniela e papà Marco, ma nella notte tra il 9 e il 10 ottobre quello che poteva risolversi in un parto semplice è diventato una situazione a rischio.

 

Tutto ha avuto inizio da un dato tecnico, da un fatto meccanico o, se vogliamo, da un protocollo: in pratica il tracciato non rilevava le contrazioni che, invece, Daniela accusava. Ragion per cui le ostetriche non hanno ritenuto che la mamma si trovasse nell’imminenza della fase espulsiva.

Tracciato non rilevava le contrazioni ma lei partorisce: la neonata cade a terra

Tracciato non rilevava le contrazioni ma la mamma partorisce poco dopo essere stata allontanata dal blocco parto. I fatti:

Daniela si è recata in Ospedale, al San Raffaele, alle 22:.21 del 9 ottobre; aveva perdite incominciate la domenica, 8 ottobre e accusava contrazioni. Alle 22.48 è incominciava il monitoraggio meccanico della mamma, durato sino le 00:05. Le perdite persistevano e 12 minuti dopo la mezzanotte la mamma nuovamente accusava contrazioni e lo riferiva alle ostetriche senza, però, che queste la rivisitassero.

 

Mamma Daniela non era una primipara e ha fatto presente alle ostetriche che la sua prima bambina, nata a sua volta al San Raffaele, venne alla luce con la fretta di chi non ha tempo d’aspettare: a mezz’ora dalle contrazioni. Anche allora il tracciato non rilevava le contrazioni, ma la mamma le sentiva.

 

Le ostetriche, però, non registrando sul tracciato sintomi di parto, a pochi minuti dalla mezzanotte del 9 ottobre, congedavano la coppia.

 

“Ci hanno detto che potevamo andare a casa – ha dichiarato il papà alla fonte stampa –, abbiamo insistito e allora hanno detto: “Se volete fatevi una passeggiata, tornate tra un’ora”. Siamo usciti dal blocco parto, il tempo di prendere due bottiglie d’acqua e Daniela mi ha chiesto di accompagnarla in bagno.

Ha gridato, perdeva sangue. Siamo corsi verso la porta chiusa. Ho suonato, niente, ho risuonato e al citofono ho urlato: “Mia moglie sta partorendo!”, poi ho forzato la porta.

Una voce ha detto di andare verso le sale parto. Abbiamo camminato per 10-15 metri», poi è accaduto tutto.

Daniela sentiva il capo della bimba e cercava di sorreggerla con le sue mani tra i jeans; nel vedere le ostetriche correrle incontro la mamma ha abbassato i pantaloni, lo ha fatto temendo che Beatrice potesse soffocare ma è stato allora che la bambina è caduta a terra battendo la testa.

“Ero agitatissima, non mi sono accorta che era caduta, sentivo Marco gridare e gli chiedevo perché”, ha dichiarato la mamma.

 

“Io l’ho vista cadere – spiega il papà – Ho sentito il rumore, uno shock, ho pensato si fosse fracassata il cranio. Me lo sogno di notte”.

Il padre ha documentato le condizioni della figlia: attraverso una foto scattata all’1:59 del 10 ottobre si vede distintamente un bozzo sulla testa della neonata, il diametro è paragonabile a quello di una prugna. Questo quanto riportato dalla fonte stampa.

Ebbene quel bozzo ha tenuto in allarme tutti, familiari e medici. A seguito della caduta la bambina è stata ricoverata in terapia subintensiva, ha potuto godere dell’abbraccio della mamma solo all’indomani della nascita.

Per sincerarsi delle condizioni della neonta sono state necessarie 2 Tac e 2 risonanze magnetiche nelle prime ore di vita; visite neurologiche; accertamenti oftamologici con ecografie oculari. A coronare il tutto 4 giorni di antibiotico per una «colonizzazione neonatale da streptococco agalactiae».

Dagli accertamenti neurochirurgici è emerso anche un versamento; nei giorni successivi ai genitori è stato reso noto che la bimba aveva riportato anche una frattura, sebbene fortunatamente il sangue deviava in modo non preoccupante. Perché la piccola fosse dimessa mamma e papà hanno dovuto attendere la domenica successiva sapendo che il cammino di questa neonata sarà ancora condizionato da ulteriori controlli e accertamenti.


Fonte immagine di copertina Ingimage con licenza d’uso Id Image:ING_19061_42375

 



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