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Papà in sala parto e travaglio: frasi da non dire

di Maria Corbisiero

09 Novembre 2017

Papà in sala parto e travaglio: un argomento “scottante” per molte future mamme che, leggendo ed ascoltando i racconti di altre donne, si domandona se sia giusto o meno chiedere ai propri compagni di assistere alla nascita del loro bambino.

C’è chi preferisce vivere da sola quel momento così intimo, le primipare invece scelgono di avere accanto una persona che abbia già avuto esperienza, la loro mamma ad esempio, altre invece vogliono e pretendono di avere il papà in sala parto perché non vogliono rinunciare a condividere quelle magiche emozioni con lui.

 

Tuttavia tale esperienza può a volte rivelarsi traumatica, soprattutto se i papà in sala parto, o durante il travaglio, si lasciano andare a frasi e domande del tutto fuori luogo.

Curiosando qua e la sul web abbiamo raccolto alcune delle frasi che i papà in sala parto e travaglio non devono mai dire alla propria compagna.

Papà in sala parto e travaglio: frasi da non dire.

Papà in sala parto e travaglio: frasi da non dire

Argomento principale di ogni parto è sicuramente il dolore, quello che in tante provano a descrivere senza successo, quelle che in tante temono e quelle che tanto vorrebbero evitare.

Ebbene uomini, non osate mai, e sottolineo mai, provare a sminuire il dolore provato durante il travaglio ed il parto, non provate nemmeno a paragonarlo a quel leggero fastidio o vostro infortunio procuratovi durante una partita di calcetto.

 

Quindi papà in sala parto e travaglio non pronunciate frasi del tipo:

“Non farà poi così male”

“Che esagerata! Che sarà mai!”

“Ma fa davvero male?”

in quanto rischiate di scatenare l’ira delle vostre compagne che in quel momento non sono di certo le persone più comprensive al mondo.

Papà in sala parto e travaglio: fotografi si ma con discrezione.

Cari genitori, la nascita è un evento unico, sia che riguardi il primo figlio che l’ultimo di una lunga lista, per tale motivo molti avvertono il bisogno di immortalare quegli attimi così da poter conservare ancora più a lungo quel magnifico ricordo.

Bisogna anche ammettere che fare o farsi delle foto non è certo una priorità per le future mamme che si preparano per la fase espulsiva.

 

Le contrazioni infatti impegnano per diverse ore sia il corpo che la mente della futura mamma che può apparire stanca, spossata e di certo non ben predisposta a lasciarsi fotografare.

“Stai ferma che ti scatto una foto”

“Ci facciamo un selfie?”

“Questa la appendiamo in salotto”

“Voglio scattare una foto da mandare ai parenti”

Papà in sala parto e travaglio: frasi da non dire

Uomini, se ci tenente alla vostra incolumità non osate pronunciare queste frasi, piuttosto ricordate alla vostra amata quanto è bella anche se il suo aspetto vi ricorda la protagonista del film “L’esorcista”.

E se proprio volete scattare qualche foto di quei momenti, fatelo con discrezione chiedendo il consenso della vostra compagna con la promessa che resteranno scatti intimi e privati che potrete rivedere solo voi due insieme.

Papà in sala parto e travaglio: quando il tempo non gioca a vostro favore.

Il travaglio può richiedere del tempo, molto tempo se si tratta del primo figlio, basti pensare che vi sono donne che hanno dovuto attendere 24 o 48 ore, se non addirittura di più, dalla loro prima contrazione.

“Dottore ci vuole ancora molto?”

“Siamo qui da ore, ma quando si deciderà ad uscire?”

“Sono stanco di aspettare”

“Quasi quasi esco un attimo, torno tra un po’”.

Carissimi papà in sala parto e travaglio, se avete deciso o promesso di stare accanto alla vostra compagna durante il travaglio e la nascita di vostro figlio allora dovete farlo, sia che ciò avvenga in pochi minuti che dopo un intero giorno.

Non lasciatela sola, lei ha bisogno del vostro sostegno, della vostra silenziosa compagnia, di una carezza o di quel caldo contatto umano che la rassicura.

Ma soprattutto non mettetele fretta, se voi siete stanchi di attendere immaginare lei come sarà allegra e felice di dover sopportare per ore e ore quel dolore.

Papà in sala parto e travaglio: frasi da non dire

Papà in sala parto e travaglio: il prossimo andrà meglio.

Prima di partorire il mio primo figlio ho ascoltato racconti di donne che, durante la fase del travaglio, avevano giurato più e più volte di non voler avere più figli, intimando ai rispettivi mariti di non osare avvicinarsi a loro nei successivi due anni.

Inizialmente ho pensato che stessero scherzando salvo poi ritrovarmi a ripetere le stesse identiche frasi durante le mie 24 e più ore di travaglio.

 

Quindi papà in sala parto, se siete riusciti ad arrivare sani e salvi alla fine di questo lungo viaggio, e se siete riusciti a godere appieno della nascita del vostro bambino, non provate neanche lontanamente a rivolgere la seguente frase alla vostra compagna:

“Stai tranquilla cara, con il prossimo tutto sarà più veloce, me l’ha garantito l’ostetrica”.

Letteralmente sfinita e con ancora impresso il ricordo delle contrazioni che definire dolorose è alquanto riduttivo (e neanche mi azzardo a parlarvi della fase espulsiva), vi garantisco che nella scala dei valori di una neo mamma il progetto di un imminente rapporto intimo con il proprio compagno al fine di procreare un’altra tenera creatura risulta in quel momento come non classificato.

 

Quindi non iniziate a fare piani a lungo termine prima ancora di aver fatto ritorno a casa, soprattutto se questi ultimi includono lo sforzo fisico di un corpo che non è il vostro. Godetevi quel momento, dopotutto siete diventati papà.

Tanti auguri per la vostra nuova avventura!

Papà in sala parto: pro e contro

 

 

 

 

Fonte immagine di copertina Storyblocks con licenza d’uso



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